Il giornalista (ma soprattutto complottista secondo i debunkers) Massimo Mazzucco ha postato un video, dove racconta tutte le bugie, ma anche le censure da parte dei media mainstream, riguardo la guerra in Ucraina. E non solo, nel video sono mostrati anche frammenti riguardanti opinioni passate, di giornalisti come Bruno Vespa e di leader politici quali Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky, in merito alla Russia, che differiscono totalmente da quello che pensano oggi.
Video al secondo post.
Sti video qua li ho sempre considerati poco utili (anche quelli ucraini eh) e volti solo a spammare una visione del mondo parziale.
Che poi se Mazzucco viene considerato come viene considerato dei motivi ci sono eh...
Non è che chi va contro "il mainstream" o "il patronato" (che nessuno ha ancora ben capito chi o cosa siano tra l'altro) è automaticamente un perseguitato geniale messo a tacere...
Mi sembra che viviamo ormai in un'epoca in cui andare "controcorrente" per partito preso sia in realtà il massimo del conformismo, e personaggi come questo un po ci sguazzino.
Se ci pensate, sono 10 anni (casualmente dall'esplosione dei social) che va davvero molto di moda prendere quello che viene detto dagli esperti e sostenere il contrario così, per gusto.
Si è fatto ai tempi con il covid, si fa oggi con la Russia, si è fatto con "il colpo di stato contro Berlusconi", con il revisionismo storico woke negli USA...
Viene il dubbio che l'accesso ad informazioni incontrollate e un tanto al chilo non sia stato così geniale per l'occidente, perchè in tanti pifferai magici ne hanno approfittato con effetti deleteri sulla nostra coesione sociale.
Non dico che prima fosse il paradiso eh (disgustoso che la società civile abbia fatto silenzio su palesi violazioni del diritto internazionale da parte USA come in Somalia, Serbia, Iraq e Libia), ma non so se oggi siamo messi molto meglio anzi... forse il silenzio non era così male a confronto.
Detto questo è sicuramente un argomento che meriterebbe fiumi di parole e pagine e pagine di trattati.
Ma in fondo io mica sono un sociologo, stavolta passo!
