Innanzi tutto mi scuso qualora il mio post sia sembrato più aggressivo di quanto fosse nelle mie intenzioni (come effettivamente mi sembra rileggendolo). Quello che volevo dire è: Trump è più attaccato per la "iconografia pop" creata su di lui più di quanto sia effettivamente responsabile con azioni concrete.
Per esempio, i conflitti. Il Nobel per la pace Barack Obama ha le mani sporche di sangue per le operazioni agghiaccianti portate avanti in nord Africa, le primavere arabe sono ancora lì a testimoniare il suo fallimento in politica estera (facciata che ha tentato di salvare con la surreale operazione Bin Laden). Quanti marines sono morti in suolo straniero per volontà di Trump? Nessuno. Checchè se ne voglia, il guerrafondaio Trump non ha scatenato guerre come invece è piaciuto fare al suo predecessore abbronzato. Biden, o meglio, il figlio di Biden ha chiarito i propri rapporti con Ucraina e Cina? Perché qui la gente attacca Trump ma non si rende conto di chi sia la "faccia pulita" che lo vuole sostituire. Biden, nei fatti, è più guerrafondaio di Trump.
Sull'economia: i numeri sono favorevoli a Trump. La crescita sarà stata più o meno fisiologica, fatto sta che c'è stata e Trump ha riscosso un inaspettato successo... tra i neri. Questo per dire che BLM, pietose crociate antirazziste e simili non sono poi serviti granchè, perché sotto lo stesso Obama non penso che i neri e le varie minoranze sguazzassero nell'oro e nel riconoscimento sociale. Il sistema Americano ingloba le minoranze e le divora, punto.
Covid: Trump qui ha davvero sbagliato, e su questo sono d'accordo. Ha preso il problema alla leggera e i numeri sono lì a sconfessarlo. Impostare una campagna elettorale sulle mascherine, comunque., evidenzia la povertà argomentativa della controparte e rafforza la tesi per cui il Covid sia stato una benedizione per Biden, il quale ancora una volta si potrà sentire legittimato a elargire attestati di stima ai suoi amici cinesi, di cui ama notoriamente gli spaghetti.
Il pompaggio pro Biden: odioso.