Ecco, probabilmente la radice dell'incomunicabilità di fondo tra chi la pensa come me e chi la pensa come te è proprio qua.
Nel senso, io non riesco sinceramente a concepire come si possa preferire un'amministrazione assolutamente imprevedibile che passa di palo in frasca manipolando i mercati e facendo saltare alleanze decennali, che minaccia un giorno si e l'altro pure mezzo mondo di dazi e l'altra metà (in primis l'Iran) di bombardamenti e aggressioni, con retorica da far west.
Dall'altro lato hai un'amministrazione USA "normale", come moltissime altre nella storia americana, sicuramente non tra le peggiori o più esecrabili (per dirne un paio, molto meglio di farabutti come Nixon, da cui derivano la stragrande maggioranza dei problemi che abbiamo oggi a livello politico), o la condotta internazionale di Lyndon Johnson che si divertiva a mandare al macello in Vietnam migliaia di ragazzini e faceva bastonare chi protestava.
Per me sarà sempre inconcepibile quel "Trump avrà anche difetti ma meglio lui rispetto all'ultimo normale presidente "istituzionale" USA".
E questo, sottolineo, arriva da una persona che è ben consapevole delle difficoltà politiche, sociali ed economiche che abbiamo in occidente dal 2007-2008 ad oggi.
Anche io sono deluso e indignato dalla direzione che stiamo prendendo, non credere.
So perfettamente che noi stiamo peggio dei nostri genitori, i nostri figli staranno peggio di noi e così via.
Ma non per questo penso che sia una buona idea buttare all'aria il nostro intero sistema gettandoci nelle braccia del nuovo trend delle autocrazie e democrature in salsa turca/ungherese, per non parlare di esempi più estremi come Russia o, per carità, Cina.
Che devo dirti, probabilmente ho il privilegio di non avere addosso così tanta rabbia come molti altri, anche se fatico a capire l'utilita del cupio dissolvi in questo momento storico già complesso per noi.
Riassumendo, potrei dire che "capisco senza comprendere"