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Paragonare Springsteen ai Floyd è insensato in radice, è come paragonare Ligabue agli Area. Proposte artistiche totalmente differenti.Credetemi, non c’è paragone: giocano in campionati diversi.
I Pink Floyd hanno al loro attivo un disco storico (Dark Side) e una serie di grandissimi brani sparsi in album un po’ discontinui (dagli iniziali pezzi d’avanguardia poi confluiti in Ummagumma dal vivo si salta a piè pari alle ballate del lato 2 di Atom Earth Mother, ad Echoes e One Of These Days; dopo Dark side la bellissima Shine On Crazy Diamond e Wish You were here. Dopo, si salva Dogs e saluti alla compagnia. Nel contesto Gilmour funzionava in tandem con Waters; individualmente sono roba per nostalgici o modaioli.
In ogni caso, l’estrazione dei cinque membri
storici è direi molto middle class, parliamo, per loro come per i Genesis di gruppi creati da studenti di licei artistici o simili.
Springsteen, che scrive le sue canzoni, le canta e le suona da solo o in compagnia ha infilato qualcosa come 6-7 dischi di livello stratosferico e molto versatili musicalmente: l’uomo ha inventato poco ma ha creato una sintesi unica tra le varie voci della musica americana.
È un italo irlandese della classe lavoratrice, di lì viene e per questo le sue canzoni generalmente parlano di persone un po’ incasinate.
La sua idea di America non ha nulla a che fare con il radical chicchismo, né con l’assistenzialismo: è semplicemente quello che tutti identificano col
Sogno americano: un posto che da apportunità a chi si rimbocca le maniche, l’etica del lavoro delle scorse generazioni (di lì i concerti di tre e passa ore: è il mio lavoro e lo devo far bene). Totalmente imparagonabile con i Floyd e Gilmour fermo restando trattarsi di gusti.
Detto ciò, artisticamente ed espressivamente basta una Echoes a sotterrare tutto Springsteen.
Per come la vedo io Springsteen è l' involuzione del cantautore alla Bob Dylan/bob Seger/Neil young.
Gli riconosco una grande autenticità ed energia ma a me personalmente comunica proprio quella pomposità e cafonaggine tipica dell' AOR da stadio statunitense.
Ottimo dal vivo soprattutto nei 70, grazie alla band. Musicalmente non ha aggiunto assolutamente nulla al panorama esistente. Un paio di buoni dischi (Born to run e Darkness on the edge of town. Già Nebraska e the River mi appallano a morte), ottime canzoni da autogrill ma niente di stratosferico.
Tra quelli più celebrati Born jn the USA è uno dei dischi più brutti, coi suoni di plastica anni 80 più osceni che esistano.