Da una parte vedo gente che odia. Può essere vero, io non me ne sento parte. Da quell'altra parte vedi della gente che odia i corrispettivi.
Codesti, che probabilmente tu condividi, odiano una sola cosa: la normalità. Che non mi sembra un concetto negativo.
Odiano la storia e le tradizioni. 1+1 farà sempre 2, e il sano vivrà sempre meglio del malato. E se siamo qui e non a livello di scarafaggi, è per tutta una trafila di storia e di un percorso che non va condannato, come buttare giù statue o cancellare il pregresso.
Se gli uomini primitivi avessero fatto i progressisti non sarebbero sopravvissuti.
Chi spara alle fondamenta della casa è destinato a vederla crollare.
Il problema più grande delle discussoni sulla "normalità" è che normale è un termine fortemente normativo, nel senso che viene utilizzato in modo non descrittivo. È un termine per il quale devi definire o fornire una serie approssimativa di condizioni o desiderata.
Quando si parla di normale, di cosa stiamo parlando? Un intervallo statistico di un concetto quantificabile? Un'analisi qualitativa di una certa proprietà? Un'idea popolare o di massa su un determinato argomento? La propria opinione personale o il valore usato per giudicare qualcosa? Questa normalità viene usata per opprimere le persone? Per costringerle ad accettare una opinione su cui basiamo la nostra normalità? Per reprimere una certa comprensione?
I filosofi in anticipo sui tempi in materia di schiavitù, genocidio, libertà sessuale erano considerati degli anormali deviati. Ma evidentemente il loro processo non era altro che di distruggere alcune di quelle gabbie normative di cui sopra.
Hai scritto di salute, di malati e di sani. Nietzsche affermava che non sappiamo cosa sia la "salute", che ci sono molti tipi di salute, che ogni essere vivente deve trovare la propria salute. E che i valori della maggior parte della società si fondano su sistemi antiquati, vecchi, tirannici, di cui una vera persona "virtuosa" si sbarazzerebbe.
E' vero che siamo tutti coinvolti in vari processi storico / sociali e non possiamo fare a meno di fare appello a un terreno comune. Si spera però che i nostri discorsi siano radicati in intuizioni benevole e non fissati sulla normalità statistica.
Alcune tradizioni abbracciano fortemente il conservatorismo e la normalità, come fondamento per un certo tipo di vita sociale, ad es. gli Amish. Non fanno però di certo affermazioni universali ed oppressive verso chi non le segue.
Le tradizioni psicoterapeutiche per esempio danno valore non tanto alla normalità ma all'autostima, al funzionamento sociale e alla felicità. E la normalità, in questo senso, è una percezione.