G. Galli
Tassotti
Maldini
Colombo
Costacurta (F. Galli)
Baresi
Donadoni
Rijkaard (Ancelotti)
Van Basten
Gullit
Evani
All.: Sacchi
Silenzio.
Eh si ... secondo me è interessante notare la struttura di quella squadra con quella attuale, aldilà del valore dei singoli, giusto per vedere come l'assemblaggio è fondamentalmente diverso:
Milan Sacchi:
- un centrocampista di rottura (Colombo)
- un centrocampista polivalente (Ancelotti)
- un centrocampista di supporto e creatività (Donadoni)
- un centrocampista di raccordo (Evani)
- un trequartista che rientra (Gullit)
Se andate a vedere nel Milan attuale, siamo molto lontani:
- Kessie non è certo un centrocampista di rottura, sgroppa e basta
- non abbiamo un centrocampista polivalente (Biglia fa incontrista e regista basso, non di più)
- il centrocampista di creatività potrebbe essere Chalanoglu, ma è troppo marginale là sulla fascia, e non si muove come Donadoni
- il centrocampista di raccordo sarebbe Bonaventura, ma non difende come Evani
- il trequartista è un ruolo teoricamente ricoperto da Suso, nuovamente troppo marginale e non in grado di effettuare gioco a centrocampo
Come attacco con Higuain saremmo anche messi bene, anche se Van Basten è inarrivabile.
Lasciamo stare la difesa. Giusto per evidenziare, questi non prendevano gol di testa in area, eppure Baresi/Costacurta come centrali non erano certo più alti di Romagnoli e Musacchio. Perché? Tassotti a quei tempi ancora non si era consacrato, quindi rimane solo un Maldini giovane. Troppo poco per dire che quella difesa era in quel momento incredibilmente più forte di quella attuale. Dove sta l'inghippo?
Scusate la digressione, ma ci tengo a sottolineare come quella struttura di squadra si è poi mantenuta praticamente inalterata per circa un ventennio, garantendo successi a pioggia. Non sto parlando di moduli, sto parlando delle funzionalità dei giocatori. Dovremmo rivisitarla, tralasciando fantasiosi 4-3-3, 5-6-7 e altre ilarità del genere.