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Francesco Totti festeggia oggi, 28 Marzo 2013, i 20 anni di Serie A. Il suo debutto avvenne il 28 Marzo 1993 contro il Brescia. La Gazzetta dello Sport, per l'occasione, ha intervistato il capitano della Roma. Ecco i passaggi più significativi
"Questi 20 anni sono volati, ho sempre giocato con passione. Se avessi giocato sempre prima punta credo che avrei già segnato 300 gol e superato Piola. La prossima settimana arriverà a Roma Pallotta. E parleremo del rinnovo di contratto. Quale calciatore italiano ritengo superiore a me? Nessuno, perchè i numeri parlano chiaro. Solo Messi è più forte di me. L'avversario più forte che abbia mai affrontato è Ronaldo. I compagni più forti, Batistuta e Cassano. Lippi è il miglior allenatore con in quale abbia mai lavorato. Ma anche Capello è un grande, come Spalletti. Con chi mi piacerebbe lavorare? Con Mourinho. Se nel 2000 l'Italia avesse vinto l'europeo credo io avrei ottenuto il Pallone d'oro. Due volte volevo lasciare: quando c'era Carlos Bianchi, che non sopportava i romani, stavo per andare alla Samp. E non sarei mai tornato. Prima del penultimo rinnovo con la Roma avevo scelto il Real Madrid. Ma poi ho deciso di restare per questioni di vita privata. Cosa penso della vicenda dello sceicco? Solo a Roma poteva succedere una cosa del genere. Se Balotelli è un fenomeno? Diciamo che può diventarlo, ma dipende dalla testa che avrà e dai comportamenti. Quello che fai esternamente lo trasmetti in campo. Un giocatore che mi piacerebbe avere alla Roma a parte Messi e Cristiano Ronaldo? Xavi".
"Questi 20 anni sono volati, ho sempre giocato con passione. Se avessi giocato sempre prima punta credo che avrei già segnato 300 gol e superato Piola. La prossima settimana arriverà a Roma Pallotta. E parleremo del rinnovo di contratto. Quale calciatore italiano ritengo superiore a me? Nessuno, perchè i numeri parlano chiaro. Solo Messi è più forte di me. L'avversario più forte che abbia mai affrontato è Ronaldo. I compagni più forti, Batistuta e Cassano. Lippi è il miglior allenatore con in quale abbia mai lavorato. Ma anche Capello è un grande, come Spalletti. Con chi mi piacerebbe lavorare? Con Mourinho. Se nel 2000 l'Italia avesse vinto l'europeo credo io avrei ottenuto il Pallone d'oro. Due volte volevo lasciare: quando c'era Carlos Bianchi, che non sopportava i romani, stavo per andare alla Samp. E non sarei mai tornato. Prima del penultimo rinnovo con la Roma avevo scelto il Real Madrid. Ma poi ho deciso di restare per questioni di vita privata. Cosa penso della vicenda dello sceicco? Solo a Roma poteva succedere una cosa del genere. Se Balotelli è un fenomeno? Diciamo che può diventarlo, ma dipende dalla testa che avrà e dai comportamenti. Quello che fai esternamente lo trasmetti in campo. Un giocatore che mi piacerebbe avere alla Roma a parte Messi e Cristiano Ronaldo? Xavi".