Non mi riferisco al tipo di gioco, ma al modo di arrivarci.
Per arrivare ad essere una squadra che crea tre azioni da goal concedendo niente (cosa per me impossibile), o una che concede 5 azioni facendone 10 come si fa?
È inevitabile fare delle figuracce, anche se vuoi fare la prima. Perché fare un pressing fatto bene e giocare a ritmi alti come vuole Conceicao non è banale. Devi comunque sbagliare tanto prima di trovare l’equilibrio e sintonia. Devi mettere in conto l’errore più e più volte.
Quindi per me la cosa più importante è ricercare l’equilibrio, fare bene le due fasi, creare un gruppo e meritarsi il risultato (non sempre, ma progressivamente e quasi sempre si).
Poi se si arriva quarti bene, se si arriva sesti ok. Ma vorrebbe dire cominciare la prossima stagione con 7 mesi d’anticipo e con un’identità ben precisa.
Altrimenti il prossimo anno ci ritroveremo nella stessa situazione, senza poter fare tre passaggi e senza aver ancora trovato un equilibrio. Questo succede se si va alla frenetica ricerca del risultato.
Non voglio sembrare un monaco, perché a me il risultato interessa come tutti voi. Solo che mi importa poco del risultato immediato e magari fortunoso, io penso ad un Milan ambizioso che tra due anni potrebbe aprire un ciclo vincente e lungo, e per farlo bisogna essere disposti a sacrificare qualcosina nel presente