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GDS in edicola: Fikayo Tomori è tornato a essere un punto fermo nel nuovo progetto tecnico di Massimiliano Allegri al Milan. Dopo una stagione difficile, in cui era spesso in panchina, il difensore inglese ha ritrovato la sua centralità, rifiutando a gennaio un'offerta della Juventus da 30 milioni di euro.
"Ho sempre detto che ero contento qua", ha dichiarato Tomori, parlando in italiano dopo l'amichevole contro il Perth Glory. "E fino all’ultimo giorno che indosserò questa maglia, darò tutto per il Milan. Sarà sempre così". Questo "patto d'amore" è stato accolto positivamente dalla dirigenza e da Allegri, che lo considera il suo "Barzagli rossonero" per la sua capacità di adattarsi a diversi moduli. Il suo futuro a lungo termine dipenderà dal rendimento di questa stagione: un possibile rinnovo o una cessione a giugno 2026.
Tomori ha spiegato che la sua rinascita è legata alla nuova filosofia di Allegri: "La cosa che il mister ci ha detto subito, e noi sapevamo bene, è che ci manca la continuità. Lo scorso anno abbiamo avuto troppi alti e bassi di rendimento e nel corso di questa stagione dobbiamo essere più concreti e più bilanciati".
L'obiettivo principale del Milan è la qualificazione alla prossima Champions League. Tomori crede che la ricetta sia "pensare partita dopo partita" e "non fare calcoli o proclami". Ha anche parlato del suo nuovo ruolo tattico, che prevede l'alternanza tra una difesa a tre (come marcatore) e una a quattro (come terzino destro in fase di possesso): "Il ruolo che sto facendo adesso secondo me è buono per me perché ho tra le mie caratteristiche la velocità e l’aggressione. Con la linea a tre o a cinque posso essere più libero di uscire per contrastare gli avversari. Mi sono trovato bene e credo di poter continuare a far bene".
Il difensore si sente pronto per l'inizio della stagione, a partire dall'esordio in Coppa Italia contro il Bari il 17 agosto: "Abbiamo capito quello che il mister vuole e ci stiamo abituando perché si tratta di richieste diverse dal passato. Stiamo lavorando bene e duro. Ci stiamo preparando e quando ci saranno i tre punti in palio, vedrete che saremo pronti".
"Ho sempre detto che ero contento qua", ha dichiarato Tomori, parlando in italiano dopo l'amichevole contro il Perth Glory. "E fino all’ultimo giorno che indosserò questa maglia, darò tutto per il Milan. Sarà sempre così". Questo "patto d'amore" è stato accolto positivamente dalla dirigenza e da Allegri, che lo considera il suo "Barzagli rossonero" per la sua capacità di adattarsi a diversi moduli. Il suo futuro a lungo termine dipenderà dal rendimento di questa stagione: un possibile rinnovo o una cessione a giugno 2026.
Tomori ha spiegato che la sua rinascita è legata alla nuova filosofia di Allegri: "La cosa che il mister ci ha detto subito, e noi sapevamo bene, è che ci manca la continuità. Lo scorso anno abbiamo avuto troppi alti e bassi di rendimento e nel corso di questa stagione dobbiamo essere più concreti e più bilanciati".
L'obiettivo principale del Milan è la qualificazione alla prossima Champions League. Tomori crede che la ricetta sia "pensare partita dopo partita" e "non fare calcoli o proclami". Ha anche parlato del suo nuovo ruolo tattico, che prevede l'alternanza tra una difesa a tre (come marcatore) e una a quattro (come terzino destro in fase di possesso): "Il ruolo che sto facendo adesso secondo me è buono per me perché ho tra le mie caratteristiche la velocità e l’aggressione. Con la linea a tre o a cinque posso essere più libero di uscire per contrastare gli avversari. Mi sono trovato bene e credo di poter continuare a far bene".
Il difensore si sente pronto per l'inizio della stagione, a partire dall'esordio in Coppa Italia contro il Bari il 17 agosto: "Abbiamo capito quello che il mister vuole e ci stiamo abituando perché si tratta di richieste diverse dal passato. Stiamo lavorando bene e duro. Ci stiamo preparando e quando ci saranno i tre punti in palio, vedrete che saremo pronti".
