Test Invalsi disastrosi,tutti contro DAD

egidiopersempre

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ThaiBoxer93;2382715 ha scritto:
Un punto fondamentale è dato dal fatto che le scuole stesse abbiano bisogno di iscritti: per aumentare il numero spesso “s’invitano” i docenti a venire in soccorso degli alunni preparando prove più semplici, per non dire altro, o aumentando la soglia dell’accettabilità della prova, con la conseguenza che per avere voti di un certo tipo ci vuole meno preparazione. I genitori, poi, sono un problema notevolissimo: spesso si permettono di mettere il becco in questioni scolastiche dove la loro presenza è deleteria, prendendo sempre le parti dei figli anche davanti ad azioni inqualificabili, minacciando o peggio il professore di turno. Gli alunni hanno scarsa educazione da parte delle famiglie, che adottano sistemi “educativi” innovativi crescendo ragazzi maleducati e supponenti a cui non importa nulla della scuola, salvo poi lamentarsi se non hanno i voti che vogliono.
Insomma, sono tante le questioni da prendere in esame.
visto che sei di Bergamo, sai per caso la % dei promossi alle scuole superiori? In prima e seconda almeno un terzo vengono bocciati e un altro terzo o poco meno rimandati, se tutti vanno alle stesse superiori dei miei figli. Se poi parliamo di private è un altro ragionamento.
 
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egidiopersempre;2383088 ha scritto:
visto che sei di Bergamo, sai per caso la % dei promossi alle scuole superiori? In prima e seconda almeno un terzo vengono bocciati e un altro terzo o poco meno rimandati, se tutti vanno alle stesse superiori dei miei figli. Se poi parliamo di private è un altro ragionamento.

La percentuale dei bocciati in città è pari al 6% (dato del 2021), con oscillazioni più o meno significative in base al tipo di scuola - per intenderci, nei licei la percentuale è più bassa che nei tecnici o nei professionali. I rimandati si attestano intorno al 23%.
È vero che nelle private il tipo di ragionamento è diverso, ma la tendenza a seguire il numero di iscritti e a rendere le promozioni più semplici si sta affermando anche negli istituti pubblici.
 
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Fino a quando sono entrato alle superiori, si bocciava con tranquillità quasi metà classe al primo anno e per avere la sufficienza dovevi sudare. Sto parlando di poco più di 10 anni fa.

Con il passare degli anni queste cose sono cambiate profondamente, bocciati solo casi estremi, voti alle stelle.. tutti geni? Beh..

Il cambio generazionale dei professori (incompetenti e senza palle al contrario di quelli "vecchio stampo"), i genitori sempre più protettivi, ragazzetti sempre più sbruffoni e interessati solo ai social, programmi scolastici vecchi..

Ormai anche l'università è una pagliacciata... È diventata un liceo 2.0

Ricetta per il disastro
 
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Bè la padronanza della lingua italiana ormai pure senza covid, trovare un italiano a volte è difficile pure in piazza
 
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Djici;2383081 ha scritto:
Non so cosa hai dovuto supportate per avere un sentimento così e mi dispiace per te.
La scuola ai miei tempi e stato il top. E ancora oggi, quando trovo studenti che ormai hanno 23 anni e mi vengono a trovare dicono tutti di come sono nostalgici e quanto era bello andare a scuola.
Ovviamente aggiungono tutti che se avrebbero saputo cosa riserva la vita avrebbero studiato di più e si sarebbero impegnati.

Ma e un super ricordo per tutti. Anche per chi e stato bocciato e non prendeva bei punti.

ma per queste valutazioni mica mi baso sui singoli casi, se vai a vedere i dati vedrai che in Italia l'abbandono scolastico è altissimo forse il piu alto in europa, quindi la scuola non è proprio il posto piu ambito dai ragazzi. Ripeto andrebbe cambiato tutto, partendo dalla visione gentiliana della scuola ormai anacronistica: il mondo viaggia in una direzione e noi abbiamo ancora la scuola divisa per classi sociali, con il liceo classico :asd: i professionali ecc Poi come detto andrebbe inserito un metodo per valutare i prof e quindi per premiare il merito .
 

Djici

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Oronzo Canà;2383280 ha scritto:
ma per queste valutazioni mica mi baso sui singoli casi, se vai a vedere i dati vedrai che in Italia l'abbandono scolastico è altissimo forse il piu alto in europa, quindi la scuola non è proprio il posto piu ambito dai ragazzi. Ripeto andrebbe cambiato tutto, partendo dalla visione gentiliana della scuola ormai anacronistica: il mondo viaggia in una direzione e noi abbiamo ancora la scuola divisa per classi sociali, con il liceo classico :asd: i professionali ecc Poi come detto andrebbe inserito un metodo per valutare i prof e quindi per premiare il merito .

Ovviamente quello che ti riporto e la mia esperienza personale.
Quasi 20 anni di insegnamento con più di 100 giovani ogni anno.
E non ho mai incontrato qualcuno che avesse questa opinione. Ovviamente non significa che il problema non esista.
 

Masanijey

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Comunque al di là delle sacrosante valutazioni sul sistema scolastico (in decadimento) e del materiale umano rappresentato dagli studenti (in decadimento), se la domanda è: un anno e mezzo di dad può aver danneggiato le basi degli studenti? La mia risposta è sì. Ed è sì perché ho visto i miei 3 in questo anno e mezzo.
Il mio grande in seconda superiore ha perso l'anno e diversi mesi fa è venuto da me e candidamente mi ha detto: "papà, io non riesco più a seguire a distanza". Probabilmente è anche attitudine personale, perché non l'ho giustificato, ma l'ho capito. Perché anche io per esempio ho faticato in smart working. Mi immagino i ragazzi di oggi. È stata un'agonia far sì che rimanessero lì davanti al pc con la concentrazione giusta. Probabilmente è anche un fallimento mio, ma mesi fa scherzavo con i miei amici dicendo che tra 20 anni i chirurghi prima di operare al cuore guarderanno i tutorial su yt.
Ed è anche per questo che mi arrabbiavo quando si parlava di riapertura delle scuole e si diceva che le scuole non erano un problema. Questa è la mia esperienza personale ovviamente.
 

gabri65

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Masanijey;2383339 ha scritto:
Comunque al di là delle sacrosante valutazioni sul sistema scolastico (in decadimento) e del materiale umano rappresentato dagli studenti (in decadimento), se la domanda è: un anno e mezzo di dad può aver danneggiato le basi degli studenti? La mia risposta è sì. Ed è sì perché ho visto i miei 3 in questo anno e mezzo.
Il mio grande in seconda superiore ha perso l'anno e diversi mesi fa è venuto da me e candidamente mi ha detto: "papà, io non riesco più a seguire a distanza". Probabilmente è anche attitudine personale, perché non l'ho giustificato, ma l'ho capito. Perché anche io per esempio ho faticato in smart working. Mi immagino i ragazzi di oggi. È stata un'agonia far sì che rimanessero lì davanti al pc con la concentrazione giusta. Probabilmente è anche un fallimento mio, ma mesi fa scherzavo con i miei amici dicendo che tra 20 anni i chirurghi prima di operare al cuore guarderanno i tutorial su yt.
Ed è anche per questo che mi arrabbiavo quando si parlava di riapertura delle scuole e si diceva che le scuole non erano un problema. Questa è la mia esperienza personale ovviamente.

Capisco.

Ne abbiamo dette di tutti i colori sulle aperture delle scuole, e onestamente penso ancora che siano inopportune, in un certo senso.

Però quando scrivi così non si può darti torto.

Io credo che il grosso problema stia a monte, manca proprio la capacità degli insegnanti di coinvolgere e stimolare l'attenzione dei ragazzi. Avere un insegnante che trasmette bene i concetti e li rendi stimolanti, fa tutta la differenza del mondo. Questo manca.

Poi ovviamente la DAD esacerba questo fatto, i ragazzi hanno troppe distrazioni e la vedono come una sorta di compito a casa facoltativo, non come un investimento su un percorso di vita, come dovrebbe essere la vera scuola.

Per chiudere, credo che la DAD ingigantisce il problema, ma anche con la presenza il destino della scuola sembra segnato se non facciamo un cambio di passo totale, sia da parte delle strutture scolastiche, sia come atteggiamento ed educazione dei genitori.
 
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gabri65;2383383 ha scritto:
Capisco.

Ne abbiamo dette di tutti i colori sulle aperture delle scuole, e onestamente penso ancora che siano inopportune, in un certo senso.

Però quando scrivi così non si può darti torto.

Io credo che il grosso problema stia a monte, manca proprio la capacità degli insegnanti di coinvolgere e stimolare l'attenzione dei ragazzi. Avere un insegnante che trasmette bene i concetti e li rendi stimolanti, fa tutta la differenza del mondo. Questo manca.

Poi ovviamente la DAD esacerba questo fatto, i ragazzi hanno troppe distrazioni e la vedono come una sorta di compito a casa facoltativo, non come un investimento su un percorso di vita, come dovrebbe essere la vera scuola.

Per chiudere, credo che la DAD ingigantisce il problema, ma anche con la presenza il destino della scuola sembra segnato se non facciamo un cambio di passo totale, sia da parte delle strutture scolastiche, sia come atteggiamento ed educazione dei genitori.

Guarda, inerente alla parte in grassetto: conosco diversi ragazzi che frequentano le superiori e credo che la DAD sia stato un problema un po' per tutti, anche per chi era realmente interessato a studiare. Non è solo una questione di distrazione. In alcuni casi mi dicevano che anche i prof stessi erano troppo incoerenti con le interrogazioni e valutazioni. Pare che questi ultimi fossero ancora più stressati del solito e questa cosa da studente la percepisci eccome perchè si ripercuote su di te. Quindi è ovvio che poi a prescindere dalle distrazioni, che ci sono, diventa stressante anche per lo studente riuscire a reggere e subire certe cose. Poi mettici il fatto che comunque l'attenzione davanti ad uno schermo è inevitabilmente scarsa e molto più breve. E la cosa più assurda è che nonostante questo, da quel che ho capito, facevano davvero parecchie ore.
Detto questo, è un ossimoro parlare di DAD e allo stesso tempo dire che il livello di quelli in 5 sia rimasto 3 media. Prima del Covid avevano fatto 3 anni e mezzo di superiori. La DAD e il Covid sono il classico capro espiatorio per non fare un cambiamento assolutamente necessario ma che richiede un grande impegno, sia di denaro che di organizzazione. Ormai in ogni attività pubblica nascondono le proprie lacune con il Covid. Direi che in certi settori questa pandemia è stata letteralmente una manna dal cielo.
 

Masanijey

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gabri65;2383383 ha scritto:
Capisco.

Ne abbiamo dette di tutti i colori sulle aperture delle scuole, e onestamente penso ancora che siano inopportune, in un certo senso.

Però quando scrivi così non si può darti torto.

Io credo che il grosso problema stia a monte, manca proprio la capacità degli insegnanti di coinvolgere e stimolare l'attenzione dei ragazzi. Avere un insegnante che trasmette bene i concetti e li rendi stimolanti, fa tutta la differenza del mondo. Questo manca.

Poi ovviamente la DAD esacerba questo fatto, i ragazzi hanno troppe distrazioni e la vedono come una sorta di compito a casa facoltativo, non come un investimento su un percorso di vita, come dovrebbe essere la vera scuola.

Per chiudere, credo che la DAD ingigantisce il problema, ma anche con la presenza il destino della scuola sembra segnato se non facciamo un cambio di passo totale, sia da parte delle strutture scolastiche, sia come atteggiamento ed educazione dei genitori.

Come sempre Gabri il quadro ha diversi colori. Quindi non c'è una decisione giusta o sbagliata (riguardo le chiusure), ma solo la decisione che fa meno danni.
Sulla scuola come sistema c'è poco da dire. È tutto al collasso, non sta seguendo i cambiamenti delle abitudini e della società. I ragazzi di oggi sono bombardati dalla tecnologia, il loro cervello è stimolato troppo e troppo nella maniera sbagliata, mentre il sistema di insegnamento è antiquato.
Allargando il discorso oltre la scuola io sono davvero preoccupato e dispiaciuto per questa generazione, in un certo senso mi fanno addirittura pena.
 
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