Terim e G. Galli sui derby del passato.

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La GDS in edicola ha intervistato Terim, Giovanni Galli, Paolo Bertolucci (ex tennista) e l'attore Tognazzi sul Milan e sul derby

Gullit sul Milan e sul derby QUI -) https://www.milanworld.net/threads/gullit-inter-favorita-milan-serve-qualita-lo-scudetto.112597/

Terim:"Ho un ricordo speciale e impresso nella memoria del mio derby da allenatore rossonero. E’ la partita del 21 ottobre 2001 e vincemmo: il derby di Milano è tra le partite più importanti non solo in Italia ma in tutto il mondo. Anzi è più di una gara, è un evento internazionale, planetario. E’ storia del calcio, importante per i milanesi e per tutti gli appassionati di questo bellissimo sport. Quello del 2001 fu bellissimo perché vincemmo e anche se San Siro è di entrambe, allora lo facemmo a casa loro: ancora più bello. In più fu un successo in rimonta, l’Inter passò in vantaggio con Nicola Ventola. All’inizio del secondo tempo cominciò la nostra straordinaria rimonta e solo nel finale loro trovarono il gol dell’inutile 4 a 2. In quella ripresa facemmo una grandissima partita, giocando un calcio spettacolare: e soprattutto fu un ottimo risultato e una gran bella festa. Un successo storico anche per come arrivò".

Giovanni Galli:"Ho vissuto tanti derby e per fortuna ne ho persi pochissimi (uno su 8 tra i pali, ndr), ma uno in particolare, devo ammetterlo, resta nella memoria: era il derby di fine aprile 1988, vincemmo due a zero in una partita senza storia. Loro di fatto non superarono la metà campo, furono completamente annullati. Non ci fu gara anche perché il nostro Milan era troppo forte: eravamo in un momento d’oro. Arrivavamo dalla vittoria in casa della Roma e andammo poi a vincere sul campo del Napoli, il primo maggio per 3 a 2, partita determinante per il vantaggio scudetto. In quel derby fu come prendere la rincorsa decisiva: gli avversari si arresero al nostro strapotere fisico e tattico. L’immagine del raddoppio fu emblematica, Virdis in pressing che ruba palla a Passarella e infila Zenga: se anche Virdis si metteva a far pressione significava che eravamo proprio al massimo... Ricordo la parte nerazzurra di San Siro quasi rassegnata: l’Inter non aveva mai mollato, ma noi non demmo loro respiro.
 
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La GDS in edicola ha intervistato Terim, Giovanni Galli, Paolo Bertolucci (ex tennista) e l'attore Tognazzi sul Milan e sul derby

Gullit sul Milan e sul derby QUI -) https://www.milanworld.net/threads/gullit-inter-favorita-milan-serve-qualita-lo-scudetto.112597/

Terim:"Ho un ricordo speciale e impresso nella memoria del mio derby da allenatore rossonero. E’ la partita del 21 ottobre 2001 e vincemmo: il derby di Milano è tra le partite più importanti non solo in Italia ma in tutto il mondo. Anzi è più di una gara, è un evento internazionale, planetario. E’ storia del calcio, importante per i milanesi e per tutti gli appassionati di questo bellissimo sport. Quello del 2001 fu bellissimo perché vincemmo e anche se San Siro è di entrambe, allora lo facemmo a casa loro: ancora più bello. In più fu un successo in rimonta, l’Inter passò in vantaggio con Nicola Ventola. All’inizio del secondo tempo cominciò la nostra straordinaria rimonta e solo nel finale loro trovarono il gol dell’inutile 4 a 2. In quella ripresa facemmo una grandissima partita, giocando un calcio spettacolare: e soprattutto fu un ottimo risultato e una gran bella festa. Un successo storico anche per come arrivò".

Giovanni Galli:"Ho vissuto tanti derby e per fortuna ne ho persi pochissimi (uno su 8 tra i pali, ndr), ma uno in particolare, devo ammetterlo, resta nella memoria: era il derby di fine aprile 1988, vincemmo due a zero in una partita senza storia. Loro di fatto non superarono la metà campo, furono completamente annullati. Non ci fu gara anche perché il nostro Milan era troppo forte: eravamo in un momento d’oro. Arrivavamo dalla vittoria in casa della Roma e andammo poi a vincere sul campo del Napoli, il primo maggio per 3 a 2, partita determinante per il vantaggio scudetto. In quel derby fu come prendere la rincorsa decisiva: gli avversari si arresero al nostro strapotere fisico e tattico. L’immagine del raddoppio fu emblematica, Virdis in pressing che ruba palla a Passarella e infila Zenga: se anche Virdis si metteva a far pressione significava che eravamo proprio al massimo... Ricordo la parte nerazzurra di San Siro quasi rassegnata: l’Inter non aveva mai mollato, ma noi non demmo loro respiro.
" strapotere fisico" perché quelmilan il 50% delle partite le risolveva con un colpo di testa.

E fondamentale che una squadra vincente abbia anche la fisicità di risolvere le partite che non si possono risolvere con palla a terra
 
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