Mou
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L'andata dei quarti di finale contro il Real Madrid, come tutti purtroppo sapete, è finita 0-3 in favore dei campioni d'Europa in carica. Oltre la sconfitta in sé, secondo me si è trattata di una sconfitta emblematica circa lo stato di salute della squadra. Una sconfitta rivelatrice, potremmo dire, o che piuttosto ci dà la conferma di qualcosa che sospettavamo da tempo.
E' ora che Buffon, Barzagli e Chiellini vadano in pensione. Buffon continua a fare più danni della grandine anche e soprattutto fuori dal campo, lasciandosi andare a dichiarazioni arrendevoli sinceramente imbarazzanti che tutto fanno tranne che motivare la squadra. Predica sempre equilibrio, e questo va benissimo, ma è ormai chiaro che in Europa sia necessario aggiungere imprevedibilità e verve. Con l'equilibrio e basta non andiamo da nessuna parte e in due partire col Real prendiamo 4 pere. Bisogna avere il sangue negli occhi e aggredire, la Juventus compassata e conservativa ha fatto il suo tempo, la mentalità cinica può andare bene con un Tottenham di turno ma poi con le big vere, nel momento decisivo, quali risultati porta? Berlino e Cardiff. Punto. Buffon è il portabandiera di una mentalità che spero venga presto messa in soffitta. Grazie di tutto, dentro Szceszny e tanti saluti.
Barzagli e Chiellini sono al tramonto, il primo ancora più del secondo. Difensori rocciosi, attenti, duri, ma vecchi. Barzagli ormai regge una partita ogni due settimane, Chiellini per la Serie A va ancora bene ma poi in Europa si lascia andare a qualche errore e viene scherzato dai campioni degli altri. Non sono più sufficienti e anche loro portano con sé quella mentalità difensivista e attendista che non sopporto proprio più. Grazie di tutto, dentro Benatia, Rugani e Caldara e tanti saluti.
Due parole finali. In giro leggo che per i senatori come loro bisogna avere solo rispetto e gratitudine, ci hanno condotti a sei scudetti consecutivi, coppe Italia, supercoppe e così via. Non sono d'accordo. Una squadra di calcio è grande fintantoché vince e soprattutto fintantoché vince competizioni prestigiose contro avversari blasonati e potenti. Non si vive di ricordi, anche perché questi diventano ben presto una prigionia. E' meglio mettere alla porta chi ormai non ha più nulla da dare (con rispetto, applaudendo, ma mettendo alla porta, sì) o è meglio rimanere incatenati ai fantasmi? Nel momento in cui il loro contributo si fa piccolo, troppo piccolo, i giocatori vanno spinti all'uscita senza tante cerimonie. Hanno preso milioni di euro per anni, non sono eroi. Grazie e arrivederci.
E' ora che Buffon, Barzagli e Chiellini vadano in pensione. Buffon continua a fare più danni della grandine anche e soprattutto fuori dal campo, lasciandosi andare a dichiarazioni arrendevoli sinceramente imbarazzanti che tutto fanno tranne che motivare la squadra. Predica sempre equilibrio, e questo va benissimo, ma è ormai chiaro che in Europa sia necessario aggiungere imprevedibilità e verve. Con l'equilibrio e basta non andiamo da nessuna parte e in due partire col Real prendiamo 4 pere. Bisogna avere il sangue negli occhi e aggredire, la Juventus compassata e conservativa ha fatto il suo tempo, la mentalità cinica può andare bene con un Tottenham di turno ma poi con le big vere, nel momento decisivo, quali risultati porta? Berlino e Cardiff. Punto. Buffon è il portabandiera di una mentalità che spero venga presto messa in soffitta. Grazie di tutto, dentro Szceszny e tanti saluti.
Barzagli e Chiellini sono al tramonto, il primo ancora più del secondo. Difensori rocciosi, attenti, duri, ma vecchi. Barzagli ormai regge una partita ogni due settimane, Chiellini per la Serie A va ancora bene ma poi in Europa si lascia andare a qualche errore e viene scherzato dai campioni degli altri. Non sono più sufficienti e anche loro portano con sé quella mentalità difensivista e attendista che non sopporto proprio più. Grazie di tutto, dentro Benatia, Rugani e Caldara e tanti saluti.
Due parole finali. In giro leggo che per i senatori come loro bisogna avere solo rispetto e gratitudine, ci hanno condotti a sei scudetti consecutivi, coppe Italia, supercoppe e così via. Non sono d'accordo. Una squadra di calcio è grande fintantoché vince e soprattutto fintantoché vince competizioni prestigiose contro avversari blasonati e potenti. Non si vive di ricordi, anche perché questi diventano ben presto una prigionia. E' meglio mettere alla porta chi ormai non ha più nulla da dare (con rispetto, applaudendo, ma mettendo alla porta, sì) o è meglio rimanere incatenati ai fantasmi? Nel momento in cui il loro contributo si fa piccolo, troppo piccolo, i giocatori vanno spinti all'uscita senza tante cerimonie. Hanno preso milioni di euro per anni, non sono eroi. Grazie e arrivederci.