Tebas: "Liga più forte, progetto di Perez debole"

Andris

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Tebas parla a margine della presentazione del nuovo progetto Impulso alla rivista Influencers:

“Il problema che ha il presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, è che se La Liga è più forte e i club possono essere economicamente più solidi e avere giocatori e infrastrutture migliori, il suo progetto della Superlega sarà sempre meno attraente.
I club non vogliono distruggere i campionati nazionali e la Super League li distrugge, qualunque cosa dica Florentino Pérez.
Quello che sta facendo Florentino Pérez con il suo progetto danneggia il Real Madrid.

Si crea una distanza con il resto dei tifosi in Spagna, che prima non esisteva

Voglio continuare e voglio che il piano Impulso che svilupperemo con i soldi di CVC sia sviluppato perché mi hanno eletto presidente per progetti di questo tipo.
Quello che il progetto CVC ci consente di fare è anticipare investimenti che avrebbero richiesto quindici o vent’anni da fare e che consentiranno ai club di modernizzarsi, investire in infrastrutture, digitalizzarsi


L’unico che dice di non conoscere le regole è il Barcellona, ma sanno da tempo come funziona il controllo economico.
Quello che succede è che, a causa del contesto che hanno, è meglio incolpare Tebas, quando non sono io quello che controlla l’economia

Lo scorso giugno abbiamo presentato un reclamo alla UEFA (e ai tribunali francesi) contro il PSG, che si aggiunge a quello che abbiamo presentato anche contro il Manchester City lo scorso aprile, perché capiamo che questi club violano continuamente le attuali normative sul fair play finanziario.
Continuerò a lavorare per garantire il rispetto delle regole"
 
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Tebas parla a margine della presentazione del nuovo progetto Impulso alla rivista Influencers:

“Il problema che ha il presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, è che se La Liga è più forte e i club possono essere economicamente più solidi e avere giocatori e infrastrutture migliori, il suo progetto della Superlega sarà sempre meno attraente.
I club non vogliono distruggere i campionati nazionali e la Super League li distrugge, qualunque cosa dica Florentino Pérez.
Quello che sta facendo Florentino Pérez con il suo progetto danneggia il Real Madrid.

Si crea una distanza con il resto dei tifosi in Spagna, che prima non esisteva

Voglio continuare e voglio che il piano Impulso che svilupperemo con i soldi di CVC sia sviluppato perché mi hanno eletto presidente per progetti di questo tipo.
Quello che il progetto CVC ci consente di fare è anticipare investimenti che avrebbero richiesto quindici o vent’anni da fare e che consentiranno ai club di modernizzarsi, investire in infrastrutture, digitalizzarsi


L’unico che dice di non conoscere le regole è il Barcellona, ma sanno da tempo come funziona il controllo economico.
Quello che succede è che, a causa del contesto che hanno, è meglio incolpare Tebas, quando non sono io quello che controlla l’economia

Lo scorso giugno abbiamo presentato un reclamo alla UEFA (e ai tribunali francesi) contro il PSG, che si aggiunge a quello che abbiamo presentato anche contro il Manchester City lo scorso aprile, perché capiamo che questi club violano continuamente le attuali normative sul fair play finanziario.
Continuerò a lavorare per garantire il rispetto delle regole"

In Italia dove arriviamo 20 anni dopo in tutto continuiamo a parlare di Premier League, che oramai fa uno sport a parte. Sarebbe ora di parlare della Liga e della Bundes che sono i nostri competitor. Progetti, infrastrutture, hanno lavorato molto bene con il prodotto televisivo (anche meglio della Premier) ecc...fatto sta che 8 anni fa la serie A era seconda per diritti TV esteri, oggi la Liga ci ha doppiato. Ma Gravina pensa che il problema dell'Italia sono gli stranieri, un pò come Salvini.
 

maxxxxi222

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In Italia dove arriviamo 20 anni dopo in tutto continuiamo a parlare di Premier League, che oramai fa uno sport a parte. Sarebbe ora di parlare della Liga e della Bundes che sono i nostri competitor. Progetti, infrastrutture, hanno lavorato molto bene con il prodotto televisivo (anche meglio della Premier) ecc...fatto sta che 8 anni fa la serie A era seconda per diritti TV esteri, oggi la Liga ci ha doppiato. Ma Gravina pensa che il problema dell'Italia sono gli stranieri, un pò come Salvini.
Tutto ciò è corretto e purtroppo rappresenta lo specchio di un paese che si è seduto
 

Franco

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Tebas è un pagliaccio.
Durante la sua gestione il Barcellona ha accumulato 1,5 miliardi di perdite. Con lui che doveva controllare girato dall'altra parte, perché gli faceva comodo che i campioni giocassero in Spagna. Adesso che i campioni li compra il Psg e la premier Tebas si è riscoperto paladino della sostenibilità. Un uomo ridicolo e imbarazzante.
 
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Franco

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In Italia dove arriviamo 20 anni dopo in tutto continuiamo a parlare di Premier League, che oramai fa uno sport a parte. Sarebbe ora di parlare della Liga e della Bundes che sono i nostri competitor. Progetti, infrastrutture, hanno lavorato molto bene con il prodotto televisivo (anche meglio della Premier) ecc...fatto sta che 8 anni fa la serie A era seconda per diritti TV esteri, oggi la Liga ci ha doppiato. Ma Gravina pensa che il problema dell'Italia sono gli stranieri, un pò come Salvini.

Va anche fatta una considerazione. Rispetto agli anni 80 e 90 il calcio è diventato globale (perché lo è diventato il mondo). Un tempo ogni nazione seguiva il suo campionato e lì finiva. Ora invece, in questo nuovo scenario, l'Inghilterra ha un vantaggio culturale e storico che non può essere colmato: la lingua inglese e le ex colonie. È normale che negli USA e in tutto il commonwealth seguano la premier e non la serie a: sono centinaia di milioni di persone. In più l'inglese, lingua universale. Allo stesso mondo l'america latina ha e avrà sempre un'affinità con la Spagna (ma non solo, lo spagnolo è parlato da mezzo miliardo di persone e solo negli USA ci sono 60 milioni di ispanici). E più si va avanti, più il mondo diventa globalizzato e più lo sarà anche il calcio. Una soluzione semplicemente non c'è: l'unica sarebbe inventare la macchina del tempo e conquistare noi mezzo mondo al posto degli inglesi.
 
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Va anche fatta una considerazione. Rispetto agli anni 80 e 90 il calcio è diventato globale (perché lo è diventato il mondo). Un tempo ogni nazione seguiva il suo campionato e lì finiva. Ora invece, in questo nuovo scenario, l'Inghilterra ha un vantaggio culturale e storico che non può essere colmato: la lingua inglese e le ex colonie. È normale che negli USA e in tutto il commonwealth seguano la premier e non la serie a: sono centinaia di milioni di persone. In più l'inglese, lingua universale. Allo stesso mondo l'america latina ha e avrà sempre un'affinità con la Spagna (ma non solo, lo spagnolo è parlato da mezzo miliardo di persone e solo negli USA ci sono 60 milioni di ispanici). E più si va avanti, più il mondo diventa globalizzato e più lo sarà anche il calcio. Una soluzione semplicemente non c'è: l'unica sarebbe inventare la macchina del tempo e conquistare noi mezzo mondo al posto degli inglesi.
Ok, questo che dici ha senso. Ma resta il fatto che negli anni 90 avevi il campionato migliore e hai dilapidato tutto il vantaggio proprio nel momento in cui bisognava modernizzare e globalizzare altrimenti si sarebbe potuto tenere botta.
 

Franco

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Ok, questo che dici ha senso. Ma resta il fatto che negli anni 90 avevi il campionato migliore e hai dilapidato tutto il vantaggio proprio nel momento in cui bisognava modernizzare e globalizzare altrimenti si sarebbe potuto tenere botta.

Doveva essere usato il mondiale in italia per costruire degli stadi come Dio comanda. Invece ci hanno mangiato su.
Ma a parte questo, dagli anni 90 non è cambiato solo il calcio, è cambiato il mondo, perciò da oggi in poi si può anche fare tutto bene, ma non si può spremere tanto di più un mercato di 60 milioni di persone. Dall'altra parte hanno un mercato potenziale enormemente più ampio. Il divario è destinato ad ampliarsi, non a ridursi. È una battaglia che non si può vincere.
 

Solo

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In Italia dove arriviamo 20 anni dopo in tutto continuiamo a parlare di Premier League, che oramai fa uno sport a parte. Sarebbe ora di parlare della Liga e della Bundes che sono i nostri competitor. Progetti, infrastrutture, hanno lavorato molto bene con il prodotto televisivo (anche meglio della Premier) ecc...fatto sta che 8 anni fa la serie A era seconda per diritti TV esteri, oggi la Liga ci ha doppiato. Ma Gravina pensa che il problema dell'Italia sono gli stranieri, un pò come Salvini.
Beh, ma noi abbiamo un obiettivo chiaro. Farci superare anche dalla Ligue 1 e diventare l'ultima ruota del carro.
 

Milanforever26

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Va anche fatta una considerazione. Rispetto agli anni 80 e 90 il calcio è diventato globale (perché lo è diventato il mondo). Un tempo ogni nazione seguiva il suo campionato e lì finiva. Ora invece, in questo nuovo scenario, l'Inghilterra ha un vantaggio culturale e storico che non può essere colmato: la lingua inglese e le ex colonie. È normale che negli USA e in tutto il commonwealth seguano la premier e non la serie a: sono centinaia di milioni di persone. In più l'inglese, lingua universale. Allo stesso mondo l'america latina ha e avrà sempre un'affinità con la Spagna (ma non solo, lo spagnolo è parlato da mezzo miliardo di persone e solo negli USA ci sono 60 milioni di ispanici). E più si va avanti, più il mondo diventa globalizzato e più lo sarà anche il calcio. Una soluzione semplicemente non c'è: l'unica sarebbe inventare la macchina del tempo e conquistare noi mezzo mondo al posto degli inglesi.
Il treno è passato e non tornerà più.. Purtroppo altri hanno avuto più lungimiranza e hanno colto l'attimo giusto.. Poi vabbè il nostro calcio è anche imploso a causa di troppi farabutti che hanno distrutto il sistema economico come Tanzi, cragnotti, Cecchi Gori, sensi...
Ora possiamo solo sperare che in America dove il calcio sta prendendo davvero piede, vogliamo veramente puntare sulla serie A..
Vedremo..
 

Antokkmilan

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Ok, questo che dici ha senso. Ma resta il fatto che negli anni 90 avevi il campionato migliore e hai dilapidato tutto il vantaggio proprio nel momento in cui bisognava modernizzare e globalizzare altrimenti si sarebbe potuto tenere botta.
Era un altro mondo chi aveva i soldi spendeva. Ma soprattutto a cavolo tra il 1990
E il 2010 abbiamo avuto i migliori giocatori del mondo come talento: Baggio, Mancini, Del Piero, Maldini, Baresi, Donadoni, Signori, Totti, Nesta, Cannavaro.
 
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