Tassotti: frecciate a Ibra, Fonseca, Redbird. Le dichiarazioni.

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Mauro Tassotti contro tutti, a Radio Anch'io. Le dichiarazioni

"Ibra? Fare il giocatore è una cosa, il dirigente un'altra, soprattutto con quelle responsabilità, anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po' di esperienza, che Ibra non ha. Si sta facendo le ossa, magari qualche errore lo farà. E poi i risultati devono aiutarti, anche Adriano Galliani e Ariedo Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati".

"La partita di ieri? È frutto delle prestazioni dell'ultimo periodo. Si poteva pareggiare anche con la Stella Rossa, poi è arrivato l'episodio fortunato all'ultimo minuto. Ma il nervosismo di Paulo Fonseca a fine partita era stato un segnale. Tanti hanno avuto difficoltà dopo le coppe, ma ieri era una partita da vincere. Ci sono molte squadre davanti, non sarà semplice scalare la classifica Arrivare in Champions per questo tipo di società è fondamentale. Un anno di purgatorio in Europa League o Conference sarebbe deleterio per tutto l'ambiente".

"Redbird? Ci sono nuove realtà alle quali bisogna abituarsi. Le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' fatica ad accettarlo".

"Pioli e Fonseca? Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Rafael Leão è riuscita la cosa, con Theo Hernández stiamo a vedere".

"Non c'è solo un colpevole se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società"


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Mauro Tassotti contro tutti, a Radio Anch'io. Le dichiarazioni

"Ibra? Fare il giocatore è una cosa, il dirigente un'altra, soprattutto con quelle responsabilità, anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po' di esperienza, che Ibra non ha. Si sta facendo le ossa, magari qualche errore lo farà. E poi i risultati devono aiutarti, anche Adriano Galliani e Ariedo Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati".

"La partita di ieri? È frutto delle prestazioni dell'ultimo periodo. Si poteva pareggiare anche con la Stella Rossa, poi è arrivato l'episodio fortunato all'ultimo minuto. Ma il nervosismo di Paulo Fonseca a fine partita era stato un segnale. Tanti hanno avuto difficoltà dopo le coppe, ma ieri era una partita da vincere. Ci sono molte squadre davanti, non sarà semplice scalare la classifica Arrivare in Champions per questo tipo di società è fondamentale. Un anno di purgatorio in Europa League o Conference sarebbe deleterio per tutto l'ambiente".

"Redbird? Ci sono nuove realtà alle quali bisogna abituarsi. Le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' fatica ad accettarlo".

"Pioli e Fonseca? Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Rafael Leão è riuscita la cosa, con Theo Hernández stiamo a vedere".

"Non c'è solo un colpevole se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società"
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Mauro Tassotti contro tutti, a Radio Anch'io. Le dichiarazioni

"Ibra? Fare il giocatore è una cosa, il dirigente un'altra, soprattutto con quelle responsabilità, anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po' di esperienza, che Ibra non ha. Si sta facendo le ossa, magari qualche errore lo farà. E poi i risultati devono aiutarti, anche Adriano Galliani e Ariedo Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati".

"La partita di ieri? È frutto delle prestazioni dell'ultimo periodo. Si poteva pareggiare anche con la Stella Rossa, poi è arrivato l'episodio fortunato all'ultimo minuto. Ma il nervosismo di Paulo Fonseca a fine partita era stato un segnale. Tanti hanno avuto difficoltà dopo le coppe, ma ieri era una partita da vincere. Ci sono molte squadre davanti, non sarà semplice scalare la classifica Arrivare in Champions per questo tipo di società è fondamentale. Un anno di purgatorio in Europa League o Conference sarebbe deleterio per tutto l'ambiente".

"Redbird? Ci sono nuove realtà alle quali bisogna abituarsi. Le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' fatica ad accettarlo".

"Pioli e Fonseca? Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Rafael Leão è riuscita la cosa, con Theo Hernández stiamo a vedere".

"Non c'è solo un colpevole se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società"


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comunque pure l'apparato mediatico sta vacillando.
Fra poco mi sa che viene giù tutto.

Fino a 6 mesi fa, un'intervista del genere con queste parole su Ibra, Red Bird, fallimento se non si entra in champions, sarebbe stato impensabile che la facessero pubblicare.
 

Giangy

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comunque pure l'apparato mediatico sta vacillando.
Fra poco mi sa che viene giù tutto.

Fino a 6 mesi fa, un'intervista del genere con queste parole su Ibra, Red Bird, fallimento se non si entra in champions, sarebbe stato impensabile che la facessero pubblicare.
A Febbraio speriamo di liberarci almeno di Cardianale, di RedBird e magari anche della star di Ibra. Temo però che Scaroni e paperino saranno ancora qui anche dopo un possibile addio di Cardianale e Ibra. Con Idiott, specialmente paperino temo avrà un ruolo ancora più importante in dirigenza, spero di sbagliarmi in merito, e spero che Idiott sia solo di passaggio.
 
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Mauro Tassotti contro tutti, a Radio Anch'io. Le dichiarazioni

"Ibra? Fare il giocatore è una cosa, il dirigente un'altra, soprattutto con quelle responsabilità, anche se non sono chiarissimi i suoi compiti. Ci vuole un po' di esperienza, che Ibra non ha. Si sta facendo le ossa, magari qualche errore lo farà. E poi i risultati devono aiutarti, anche Adriano Galliani e Ariedo Braida, quando i risultati non arrivavano, venivano contestati".

"La partita di ieri? È frutto delle prestazioni dell'ultimo periodo. Si poteva pareggiare anche con la Stella Rossa, poi è arrivato l'episodio fortunato all'ultimo minuto. Ma il nervosismo di Paulo Fonseca a fine partita era stato un segnale. Tanti hanno avuto difficoltà dopo le coppe, ma ieri era una partita da vincere. Ci sono molte squadre davanti, non sarà semplice scalare la classifica Arrivare in Champions per questo tipo di società è fondamentale. Un anno di purgatorio in Europa League o Conference sarebbe deleterio per tutto l'ambiente".

"Redbird? Ci sono nuove realtà alle quali bisogna abituarsi. Le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' fatica ad accettarlo".

"Pioli e Fonseca? Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Rafael Leão è riuscita la cosa, con Theo Hernández stiamo a vedere".

"Non c'è solo un colpevole se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società"


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Se anche uno come il Tasso si "sbilancia" così vuol dire che la misura è davvero colma, è il momento di contestare questi maiali senza tregua. Forse Maldini (se è vero che ha declinato l'invito) doveva andare, sarebbe stato osannato da parte dello stadio.
 

Basileuon

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comunque pure l'apparato mediatico sta vacillando.
Fra poco mi sa che viene giù tutto.

Fino a 6 mesi fa, un'intervista del genere con queste parole su Ibra, Red Bird, fallimento se non si entra in champions, sarebbe stato impensabile che la facessero pubblicare.

Molto vero. Sarà che la guerra fraticidra fra RB ed Elliot sta entrando nel vivo?
 

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