Suso, il tridente e la cura di tutti i mali

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A metà campo ora come ora Hakan garantisce un gioco prezioso e imprescindibile, è l'unico che va sempre incontro alla palla, si smarca sempre e permette la transizione dalla difesa all'attacco. Domani Bennacer dovrebbe darci una grossa mano in questo gioco, deve crescere difensivamente (nel frattempo vedremo sempre Biglia in certe partite in trasferta), però ora come ora Hakan è l'unico che da continuità nella partita. Anche Paquetà ha troppe assenze nel gioco, per ora, come mezzala non può giocare se non in partite tatticamente più facili con squadre rinunciatarie, a ritmi blandi. Con avversari ostici come il Verona non giocherà mezzala.

Inoltre nella sterilità del nostro gioco offensivo attuale il fatto che Hakan sulla trequarti verticalizzi e calci in porta adesso è importante, le pochissime occasioni create sono venute da sue iniziative.

In definitiva Hakan capisco sia disprezzato da tutti però ora come ora è titolare e necessario in mezzo, almeno fino a quando non cresceranno gli altri in certi frangenti del gioco.

Calha mezz'ala può avere un senso, era da attaccante esterno una cosa senza logica.
 
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A metà campo ora come ora Hakan garantisce un gioco prezioso e imprescindibile, è l'unico che va sempre incontro alla palla, si smarca sempre e permette la transizione dalla difesa all'attacco. Domani Bennacer dovrebbe darci una grossa mano in questo gioco, deve crescere difensivamente (nel frattempo vedremo sempre Biglia in certe partite in trasferta), però ora come ora Hakan è l'unico che da continuità nella partita. Anche Paquetà ha troppe assenze nel gioco, per ora, come mezzala non può giocare se non in partite tatticamente più facili con squadre rinunciatarie, a ritmi blandi. Con avversari ostici come il Verona non giocherà mezzala.

Inoltre nella sterilità del nostro gioco offensivo attuale il fatto che Hakan sulla trequarti verticalizzi e calci in porta adesso è importante, le pochissime occasioni create sono venute da sue iniziative.

In definitiva Hakan capisco sia disprezzato da tutti però ora come ora è titolare e necessario in mezzo, almeno fino a quando non cresceranno gli altri in certi frangenti del gioco.

Paquetà è in difficoltà tecnica e tattica.
Continuo a vederlo a suo agio maggiormente quando staziona largo.
In mezzo perde tempi di gioco ed è costretto poi a giocate brasiliane con le quali alcune volte se la cava alla grande ma altre perde palla e/o sbaglia.
Parafrasando ancelotti si potrebbe utilizzarlo largo in fascia di un 4-4-2 ma libero poi di accentrarsi quando sale il terzino alle sue spalle.
Non sto proponendo un nuovo modulo, chiariamo, dico solo che i ruoli sono dettati dalle qualità tecniche.
E paquetà dentro al campo fisso continuo a non vederlo.
Lo scorso anno giocava da mezz'ala di un 4-5-1 ma spesso andava quasi naturalmente ad allargarsi, in quel gioco di scalate che faceva con calha, per sfuggire al traffico.
La mezz'ala vera l'ha mai fatta.
 

gabri65

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A metà campo ora come ora Hakan garantisce un gioco prezioso e imprescindibile, è l'unico che va sempre incontro alla palla, si smarca sempre e permette la transizione dalla difesa all'attacco. Domani Bennacer dovrebbe darci una grossa mano in questo gioco, deve crescere difensivamente (nel frattempo vedremo sempre Biglia in certe partite in trasferta), però ora come ora Hakan è l'unico che da continuità nella partita. Anche Paquetà ha troppe assenze nel gioco, per ora, come mezzala non può giocare se non in partite tatticamente più facili con squadre rinunciatarie, a ritmi blandi. Con avversari ostici come il Verona non giocherà mezzala.

Inoltre nella sterilità del nostro gioco offensivo attuale il fatto che Hakan sulla trequarti verticalizzi e calci in porta adesso è importante, le pochissime occasioni create sono venute da sue iniziative.

In definitiva Hakan capisco sia disprezzato da tutti però ora come ora è titolare e necessario in mezzo, almeno fino a quando non cresceranno gli altri in certi frangenti del gioco.

Ho capito, amico, ma purtroppo il giocatore quello è. Pur rispettando la tua visione, per me è irrilevante perché ha troppi limiti, è una toppa in un vestito già ampiamente sdrucito.

Sinceramente non vedo né la visione di gioco né le verticalizzazioni. Hakan gioca in una squadra che fa affidamento su di lui quando invece è una tipologia di giocatore che deve avere supporto da tutta la squadra per rendere al meglio. A Chalanoglu manca proprio la personalità del centrocampista, è un compito che svolge come ripiego, non come indole, indole che secondo me Paquetà un minimo ce l'ha, anche se interpretata nel suo modo "brasileiro".

Hakan verrà sistematicamente mangiato da centrocampi fisici e che sono più coesi. E vedrai che andrà inevitabilmente, a causa della sua foga di volere per forza segnare e dimostrare che vale, a cozzare contro i muri eretti dall'avversario.

Comunque tanto è ormai due anni che facciamo sempre le solite considerazioni. Altri giocatori nel ruolo di mezzala non ci sono, perché Bonaventura non lo è, e Paquetà, che io continuerei a impiegare, non è ancora ben visto. Vedrai che nonostante gli sforzi tattici di Giampaolo, la squadra esprimerà sempre il solito gioco molto sterile e orizzontale, e soffrirà squadre più strutturate a centrocampo. Io ormai ragiono in proiezione da qui a due anni minimo, quando questa gente andrà a scadenza.
 
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La fase difensiva è stata modificata nella sua posizione, diversi metri in avanti, ma resta il problema delle caratteristiche dei nostri centrali. Entrambi non adatti a giocare con 30 e oltre metri di campo alle spalle, per questo motivo mi piacerebbe l'esperimento DC a destra, a creare la linea a 3 in fase di impostazione con Theo a spingere a sinistra.

In attacco non se ne esce, Suso gioca in un solo modo e se lo vuoi (devi) tenere in campo solo largo a destra può stare. Ho notato il tentativo di Giampaolo di rendere meno "Susocentrica" la manovra offensiva, non andando sempre e solo a destra, ma questo richiede tempo e soprattutto un compromesso. Se il tecnico, come sembra, non vuole abbandonare il 4-3-1-2/4-3-2-1 deve sacrificare Suso, almeno nell'11 iniziale. Lo spagnolo è incompatibile con una manovra "moderna", fatta di rapidi fraseggi (ma non è il solo, purtroppo anche da questo punto di vista la rosa pullula di giocatori dai 3-4 tocchi minimo), e gioca in un solo modo, a volte funziona altre no ma il suo tergiversare sterilizza i movimenti di Piatek e anche le potenziali aggressioni al secondo palo del secondo attaccante.

Se Suso deve giocare sempre, allora non c'è alternativa al 4-3-3.
 

Lineker10

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Paquetà è in difficoltà tecnica e tattica.
Continuo a vederlo a suo agio maggiormente quando staziona largo.
In mezzo perde tempi di gioco ed è costretto poi a giocate brasiliane con le quali alcune volte se la cava alla grande ma altre perde palla e/o sbaglia.
Parafrasando ancelotti si potrebbe utilizzarlo largo in fascia di un 4-4-2 ma libero poi di accentrarsi quando sale il terzino alle sue spalle.
Non sto proponendo un nuovo modulo, chiariamo, dico solo che i ruoli sono dettati dalle qualità tecniche.
E paquetà dentro al campo fisso continuo a non vederlo.
Lo scorso anno giocava da mezz'ala di un 4-5-1 ma spesso andava quasi naturalmente ad allargarsi, in quel gioco di scalate che faceva con calha, per sfuggire al traffico.
La mezz'ala vera l'ha mai fatta.

Però è troppo lento nel breve per giocare esterno. Non è il suo ruolo.
Si trova meglio forse perché c'è meno traffico e dunque più tempo, ma Paqueta deve giocare centrale.

Come tipo di giocatore tatticamente deve evolvere come Hamsik, centrocampista centrale di inserimento, ma deve crescere tanto. Il problema non sono le giocate brasiliane che vanno bene, il problema sono i tempi di gioco brasiliani.
 

Lineker10

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Ho capito, amico, ma purtroppo il giocatore quello è. Pur rispettando la tua visione, per me è irrilevante perché ha troppi limiti, è una toppa in un vestito già ampiamente sdrucito.

Sinceramente non vedo né la visione di gioco né le verticalizzazioni. Hakan gioca in una squadra che fa affidamento su di lui quando invece è una tipologia di giocatore che deve avere supporto da tutta la squadra per rendere al meglio. A Chalanoglu manca proprio la personalità del centrocampista, è un compito che svolge come ripiego, non come indole, indole che secondo me Paquetà un minimo ce l'ha, anche se interpretata nel suo modo "brasileiro".

Hakan verrà sistematicamente mangiato da centrocampi fisici e che sono più coesi. E vedrai che andrà inevitabilmente, a causa della sua foga di volere per forza segnare e dimostrare che vale, a cozzare contro i muri eretti dall'avversario.

Comunque tanto è ormai due anni che facciamo sempre le solite considerazioni. Altri giocatori nel ruolo di mezzala non ci sono, perché Bonaventura non lo è, e Paquetà, che io continuerei a impiegare, non è ancora ben visto. Vedrai che nonostante gli sforzi tattici di Giampaolo, la squadra esprimerà sempre il solito gioco molto sterile e orizzontale, e soffrirà squadre più strutturate a centrocampo. Io ormai ragiono in proiezione da qui a due anni minimo, quando questa gente andrà a scadenza.

Dubbi sul piano atletico ci sono, ma Hakan da mezzala ha cominciato a giocare quest'anno con continuità.
Vedrai che crescerà parecchio perché questo è il suo ruolo.

Ora come ora è il migliore che abbiamo come mezzala, con tutti i suoi limiti.
 
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Però è troppo lento nel breve per giocare esterno. Non è il suo ruolo.
Si trova meglio forse perché c'è meno traffico e dunque più tempo, ma Paqueta deve giocare centrale.

Come tipo di giocatore tatticamente deve evolvere come Hamsik, centrocampista centrale di inserimento, ma deve crescere tanto. Il problema non sono le giocate brasiliane che vanno bene, il problema sono i tempi di gioco brasiliani.

Proprio hamsik mi citi?
Hamsik nel gioco a due tocchi in italia è stato il più forte per anni nel ruolo di mezz'ala sinistra.
Controllo con un piede e passaggio con l'altro, controllo con finta e passaggio con l'altro piede....
Lo slovacco nel traffico era un mostro.
Paquetà nel traffico pare legato, legnoso e lento.
 

Lineker10

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Proprio hamsik mi citi?
Hamsik nel gioco a due tocchi in italia è stato il più forte per anni nel ruolo di mezz'ala sinistra.
Controllo con un piede e passaggio con l'altro, controllo con finta e passaggio con l'altro piede....
Lo slovacco nel traffico era un mostro.
Paquetà nel traffico pare legato, legnoso e lento.

Parlo di Hamsik prima di Sarri. Quel tipo di giocatore.
Poi col tempo un domani anche Paqueta può fare la mezzala, oggi per me no.
Giocatori diversi ma tatticamente vedo la medesima evoluzione perché la loro principale qualità è la stessa.
Paqueta quando si avvicina all'area è micidiale, ha tempi e capacità di coordinazione al tiro eccellenti e nel gioco aereo è fortissimo per tempi e stacco. Deve crescere nella lettura dei movimenti a riporto delle punte e nei tempi giusti, per me segnerà come un attaccante.

Paqueta deve velocizzare nel tempo e nel pensiero, questo subito, a prescindere dal ruolo o non può giocare in italia.
 
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Dopo il derby e la terribile delusione per la prestazione e per il risultato ( in realtà dopo aver visto la formazione non avevo grandi aspettative) resto sempre più convinto che il problema maggiore sia in attacco.
Non che negli altri ruoli non ci siano lacune, non dico questo, ma i cambi per ottenere dei miglioramenti negli altri reparti sono più logici e immediati.
Nel milan delle prossime uscite infatti immagino già l'inserimento di Theo per RR e di Bennacer per Biglia.
Due staffette logiche ma destinate a stravolgere l'interpretazione del ruolo e le relative prestazioni dei rispettivi reparti.
In attacco invece i problemi sono profondi e derivano dalle qualità e dai limiti dei singoli.
Il derby lo abbiamo giocato con piatek e leao larghi mentre suso fungeva da trequartista.
Due i motivi che hanno portato il mister a questa decisione :
-in fascia serviva gamba per aggredire e abbassare gli esterni dell'inter, serviva poi forza sulle ripartenze.
E' chiaro che in questo tipo di disegno tattico suso in fascia sarebbe stato deleterio.
-piatek nel legare il gioco fa troppa fatica.

Un tridente molto particolare e anomalo per certi versi. Di certo ben lontano nelle idee e nei movimenti da quello che insegue e insegna il mister (interscambi , tagli , fraseggi).
Perchè tutta questa confusione tattica?
A mio parere il motivo è semplice : suso è il regista designato del reparto ma , con due mesi di ritardo , abbiamo scoperto che lo spagnolo totalizza il gioco offensivo solo con la palla nei piedi e solo sulla zona di campo a lui più congeniale, la proverbiale mattonella.
Cosa implica ciò?
Relegare il regista offensivo in una zona di campo distrugge in un sol colpo l'idea calcistica offensiva del mister.
Nella samp di giampaolo infatti il ramirez/saponara della situazione stazionava principalmente in mezzo ma non disdegnava movimento ad allargare o allungare.
Gli altri due interpreti si muovevano sincronizzati su questi movimenti alla ricerca di ampiezza e profondità.
Nessuno dei tre era relegato prettamente a una zona di campo ma l'imprevedibilità era la dote migliore , imprevedibilità che era figlia di un calcio tecnico in velocità.
Per fare un paragone 'europeo' banale potrei citare il real di zidane che giocava col 10 tra le linee (isco ) e due punte davanti (benzema più cr7).
Il tipo di calcio inseguito era quello.
Un modo di attaccare che si distingue nettamente da chi attacca col 4-3-3 che infatti non concepisce il taglio profondo degli esterni ma lavora essenzialmente in ampiezza .
Per fare un altro paragone banale potrei citare il liverpool di kloop con salah e manè in fascia e firmino in mezzo.
Salah e manè attaccano in ampiezza, delle volte tagliano in mezzo ma mai sono portati ai tagli profondi : salah non va a finire sulla corsia mancina mentre manè non va mai a finire sulla fascia destra.
Questione di spaziature e di modi differenti di dividersi il fronte di attacco.
Che però sia 4-3-3 stile liverpool o 4-3-1-2 in stile real o samp alla fine nelle peculiarità dei singoli abbiamo grosso modo le stesse caratteristiche inseguite per allestire il reparto:
-il 9, il finalizzatore nonchè uomo d'area;
-il 10, mente e regista del reparto;
-l'11 , l'ala/seconda punta che offre profondità e funge da equilibratore del gioco.

Nel real il 10 era isco, il nove benzema e l'11 cr7. In realtà nel caso di benzema e cr7 vi era poi un compromesso tattico che portava spesso benzema a fare il lavoro sporco per ronaldo, col fine ovvio e direi saggio di liberare in area tutta la capacità realizzativa del portoghese.
In appoggio le botte tipiche del 9 le prendeva benzema, nei ripiegamenti il lavoro sporco lo faceva benzema anzichè la seconda punta ma in area benzema si muoveva in base ai movimenti dettati da cr7. Non un tridente canonico quindi ma costruito 'su misura'.

Il liverpool è l'elogio della transizione e del calcio in velocità : firmino è in teoria il centravanti ma in pratica è il vero regista dell'attacco. Salah e manè sono le frecce che allargano e tagliano le difese ma in area hanno poi il peso e il senso del gol di punta e seconda punta.
Un tridente totale nelle caratteristiche dove tutti sanno fare tutto.
Non credo di esagerare se lo definisco il tridente più forte del mondo attualmente.
E il nostro milan come è messo ? Che tridente ha progettato?
Dopo un'estate intera persa dietro a suso abbiamo scoperto che suso il regista ( è quello il suo ruolo per peculiarità e parafrasando il concetto di 9, 10 e 11) lo può fare ma in fascia, non certo in mezzo.
Il regista di fascia nel tridente nasce come figura nel bayern di robben e ribery : due atcaccanti a piede opposto in fascia coi terzini che sfrecciano per liberare le zone centrali del campo.
La finta di robben la conoscevano tutti, il suo tiro a giro pure eppure l'olandese ha regalato go le spettacolo per anni.
Il suo amico/compagno ribery dalla parte opposta ha fatto la stessa cosa.
Due dieci quindi in fascia a supporto del centravanti.
Altro modo di fare calcio , altro modo di attaccare.
Esistono poi i tridenti 'anomali' , quelli che come si suol dire pendono da una parte.
Il napoli in italia è stato l'esempio più chiaro :
-un centravanti;
-un regista di fascia;
-una seconda punta che riempie l'area e funge da equilibratore.
Un tridente nato quasi per caso quando si è capito che insigne in mezzo al campo si perdeva.
Insigne-mertens-callejon erano uno dei segreti del napoli di sarri.


Il milan di suso e con suso che tipo di attacco insegue? Quale è il modulo più congeniale?
Dando per scontato e assodato che suso possa giocare solo largo, direi che le strade sono due :
-4-3-2-1 in stile bayern con terzini a tutta fascia e mezze ali che vanno dentro;
-4-3-3 in stile napoli con suso da una parte e attaccante esterno dalla parte opposta.

Però già qua sorge una storpiatura : insigne infatti pur essendo il 10 del tridente quando l'azione partiva dalla parte opposta era capace di chiudere sul secondo palo, come era capace di riempire l'area nonchè era forte in transizione a campo aperto.
Lorenzo quindi era il 10 della situazione ma una sorta di 11 quando il gioco nasceva sulla fascia destra.
Anche robben e ribery avevano queste doti di '11 da lato debole'.
Suso tutte queste doti non le possiede. E già qua sorgono grosse lacune su certe situazioni di gioco.

Il tridente visto ieri era dal punto di vista tattico l'ennesimo salto mortale per far quadrare i conti nelle due fasi senza mai esser del tutto organizzati e completi.
Suso in mezzo poi ci ha giocato un pezzo di partita per poi esser relegato in fascia con piatek dirottato in mezzo a perdersi nelle giocate qualitative di appoggio.
Il nostro progetto attacco è in alto mare. Si decida in fretta su chi puntare e come allestire il reparto perchè stiamo allestendo dei tridenti folli e che camminano su equilibri sottilissimi.
Mi auguro di non vedere più esperimenti tattici come ieri.
Il milan vuole puntare su suso?
Giampaolo vuole puntate su suso ?Bene , lo faccia con logica.
Nel milan di domani esiste un attacco senza suso? Bene, si faccia una scelta forte e coraggiosa.
Di certo la nostra manovra offensiva attuale ha nulla delle idee del mister ed è figlia di scelta, ruoli e spaziature scriteriate.
Questo è il mio pensiero .
Ieri ho visto il 9 in fascia perchè il 10 non può pressare e allungare e perchè il 9 è scarso nel fraseggio, il 10 in mezzo per un pò e poi rimesso in fascia perchè in mezzo non sa giocare, il 9 rimesso in mezzo ma scarso nel legare il gioco con tutto ciò che ne consegue.
Non se ne esce più.
 

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Dopo il derby e la terribile delusione per la prestazione e per il risultato ( in realtà dopo aver visto la formazione non avevo grandi aspettative) resto sempre più convinto che il problema maggiore sia in attacco.
Non che negli altri ruoli non ci siano lacune, non dico questo, ma i cambi per ottenere dei miglioramenti negli altri reparti sono più logici e immediati.
Nel milan delle prossime uscite infatti immagino già l'inserimento di Theo per RR e di Bennacer per Biglia.
Due staffette logiche ma destinate a stravolgere l'interpretazione del ruolo e le relative prestazioni dei rispettivi reparti.
In attacco invece i problemi sono profondi e derivano dalle qualità e dai limiti dei singoli.
Il derby lo abbiamo giocato con piatek e leao larghi mentre suso fungeva da trequartista.
Due i motivi che hanno portato il mister a questa decisione :
-in fascia serviva gamba per aggredire e abbassare gli esterni dell'inter, serviva poi forza sulle ripartenze.
E' chiaro che in questo tipo di disegno tattico suso in fascia sarebbe stato deleterio.
-piatek nel legare il gioco fa troppa fatica.

Un tridente molto particolare e anomalo per certi versi. Di certo ben lontano nelle idee e nei movimenti da quello che insegue e insegna il mister (interscambi , tagli , fraseggi).
Perchè tutta questa confusione tattica?
A mio parere il motivo è semplice : suso è il regista designato del reparto ma , con due mesi di ritardo , abbiamo scoperto che lo spagnolo totalizza il gioco offensivo solo con la palla nei piedi e solo sulla zona di campo a lui più congeniale, la proverbiale mattonella.
Cosa implica ciò?
Relegare il regista offensivo in una zona di campo distrugge in un sol colpo l'idea calcistica offensiva del mister.
Nella samp di giampaolo infatti il ramirez/saponara della situazione stazionava principalmente in mezzo ma non disdegnava movimento ad allargare o allungare.
Gli altri due interpreti si muovevano sincronizzati su questi movimenti alla ricerca di ampiezza e profondità.
Nessuno dei tre era relegato prettamente a una zona di campo ma l'imprevedibilità era la dote migliore , imprevedibilità che era figlia di un calcio tecnico in velocità.
Per fare un paragone 'europeo' banale potrei citare il real di zidane che giocava col 10 tra le linee (isco ) e due punte davanti (benzema più cr7).
Il tipo di calcio inseguito era quello.
Un modo di attaccare che si distingue nettamente da chi attacca col 4-3-3 che infatti non concepisce il taglio profondo degli esterni ma lavora essenzialmente in ampiezza .
Per fare un altro paragone banale potrei citare il liverpool di kloop con salah e manè in fascia e firmino in mezzo.
Salah e manè attaccano in ampiezza, delle volte tagliano in mezzo ma mai sono portati ai tagli profondi : salah non va a finire sulla corsia mancina mentre manè non va mai a finire sulla fascia destra.
Questione di spaziature e di modi differenti di dividersi il fronte di attacco.
Che però sia 4-3-3 stile liverpool o 4-3-1-2 in stile real o samp alla fine nelle peculiarità dei singoli abbiamo grosso modo le stesse caratteristiche inseguite per allestire il reparto:
-il 9, il finalizzatore nonchè uomo d'area;
-il 10, mente e regista del reparto;
-l'11 , l'ala/seconda punta che offre profondità e funge da equilibratore del gioco.

Nel real il 10 era isco, il nove benzema e l'11 cr7. In realtà nel caso di benzema e cr7 vi era poi un compromesso tattico che portava spesso benzema a fare il lavoro sporco per ronaldo, col fine ovvio e direi saggio di liberare in area tutta la capacità realizzativa del portoghese.
In appoggio le botte tipiche del 9 le prendeva benzema, nei ripiegamenti il lavoro sporco lo faceva benzema anzichè la seconda punta ma in area benzema si muoveva in base ai movimenti dettati da cr7. Non un tridente canonico quindi ma costruito 'su misura'.

Il liverpool è l'elogio della transizione e del calcio in velocità : firmino è in teoria il centravanti ma in pratica è il vero regista dell'attacco. Salah e manè sono le frecce che allargano e tagliano le difese ma in area hanno poi il peso e il senso del gol di punta e seconda punta.
Un tridente totale nelle caratteristiche dove tutti sanno fare tutto.
Non credo di esagerare se lo definisco il tridente più forte del mondo attualmente.
E il nostro milan come è messo ? Che tridente ha progettato?
Dopo un'estate intera persa dietro a suso abbiamo scoperto che suso il regista ( è quello il suo ruolo per peculiarità e parafrasando il concetto di 9, 10 e 11) lo può fare ma in fascia, non certo in mezzo.
Il regista di fascia nel tridente nasce come figura nel bayern di robben e ribery : due atcaccanti a piede opposto in fascia coi terzini che sfrecciano per liberare le zone centrali del campo.
La finta di robben la conoscevano tutti, il suo tiro a giro pure eppure l'olandese ha regalato go le spettacolo per anni.
Il suo amico/compagno ribery dalla parte opposta ha fatto la stessa cosa.
Due dieci quindi in fascia a supporto del centravanti.
Altro modo di fare calcio , altro modo di attaccare.
Esistono poi i tridenti 'anomali' , quelli che come si suol dire pendono da una parte.
Il napoli in italia è stato l'esempio più chiaro :
-un centravanti;
-un regista di fascia;
-una seconda punta che riempie l'area e funge da equilibratore.
Un tridente nato quasi per caso quando si è capito che insigne in mezzo al campo si perdeva.
Insigne-mertens-callejon erano uno dei segreti del napoli di sarri.


Il milan di suso e con suso che tipo di attacco insegue? Quale è il modulo più congeniale?
Dando per scontato e assodato che suso possa giocare solo largo, direi che le strade sono due :
-4-3-2-1 in stile bayern con terzini a tutta fascia e mezze ali che vanno dentro;
-4-3-3 in stile napoli con suso da una parte e attaccante esterno dalla parte opposta.

Però già qua sorge una storpiatura : insigne infatti pur essendo il 10 del tridente quando l'azione partiva dalla parte opposta era capace di chiudere sul secondo palo, come era capace di riempire l'area nonchè era forte in transizione a campo aperto.
Lorenzo quindi era il 10 della situazione ma una sorta di 11 quando il gioco nasceva sulla fascia destra.
Anche robben e ribery avevano queste doti di '11 da lato debole'.
Suso tutte queste doti non le possiede. E già qua sorgono grosse lacune su certe situazioni di gioco.

Il tridente visto ieri era dal punto di vista tattico l'ennesimo salto mortale per far quadrare i conti nelle due fasi senza mai esser del tutto organizzati e completi.
Suso in mezzo poi ci ha giocato un pezzo di partita per poi esser relegato in fascia con piatek dirottato in mezzo a perdersi nelle giocate qualitative di appoggio.
Il nostro progetto attacco è in alto mare. Si decida in fretta su chi puntare e come allestire il reparto perchè stiamo allestendo dei tridenti folli e che camminano su equilibri sottilissimi.
Mi auguro di non vedere più esperimenti tattici come ieri.
Il milan vuole puntare su suso?
Giampaolo vuole puntate su suso ?Bene , lo faccia con logica.
Nel milan di domani esiste un attacco senza suso? Bene, si faccia una scelta forte e coraggiosa.
Di certo la nostra manovra offensiva attuale ha nulla delle idee del mister ed è figlia di scelta, ruoli e spaziature scriteriate.
Questo è il mio pensiero .
Ieri ho visto il 9 in fascia perchè il 10 non può pressare e allungare e perchè il 9 è scarso nel fraseggio, il 10 in mezzo per un pò e poi rimesso in fascia perchè in mezzo non sa giocare, il 9 rimesso in mezzo ma scarso nel legare il gioco con tutto ciò che ne consegue.
Non se ne esce più.

Perfetto.
 
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