Spread al minimo storico, disoccupazione giù.

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Non per smorzare gli entusiasmi
Lo spread è sceso 1) per effetto dell'annuncio BCE di ripresa del QE. Sono scesi tutti gli spread rispetto a Bund (Spagna è a 65); 2) per la decisione della CE di non far partire la procedura disavanzo eccessivo. Ciò ha comportato l'impegno dell'Italia a rispettare i limiti del DEF nel 2020 (ovvero trovare 25 miliardi per il 2020, aumentando l'IVA o con altre misure; senza contare le risorse per coprire la flat tax). Facile prevedere che a fine settembre la giostra ricomincerà.
L'occupazione (numero di persone che hanno lavorato almeno 1 ora nell'ultima settimana; nel 1977 il criterio per essere considerati occupati era molto più retrittivo) è aumentata. Rispetto a prima della crisi (2007) siamo ancora sotto per varie centinaia di milioni di ore.

Non per sminuire la competenza di Kurt, ma con la nostra situazione societaria di bilanci, indagini UEFA e quant'altro, in questo forum ci sono diversi soggetti che non sfigurerebbero al ministero dell'economia....

:applauso:
 
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Incoraggianti segnali da più fronti per l italia. Spread sotto i 200 punti ai minimi dal 2017, occupazione su ( miglior tasso di crescita dal 1977) e disoccupazione sotto il 10%.

Il problema è che in Italia non abbiamo sviluppo nei nuovi settori come l' IT per esempio. Siamo una economia vecchia e matura, dove le maggiori società sono ancora dei dinosauri vicini all'estinzione come società petrolifere e banche. Ad esclusione di alcune limitatissime aree (Milano e alcuni distretti Lombardi/ Veneto / Emilia Romagna siamo un paese a zero innovazione.

Serve un piano trentennale per decidere su cosa puntare. Io penso che 1 dei punti su cui puntare forte sia l' economia green ma non con sussidi a fondo perduto, ma investimenti in ricerca e innovazione.
 

juventino

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C’è poco da festeggiare. Questi numeri sono pura e semplice cosmesi elettorale, come lo erano quelli di Renzi.
 

Super_Lollo

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C’è poco da festeggiare. Questi numeri sono pura e semplice cosmesi elettorale, come lo erano quelli di Renzi.

Cosmesi o no, questo governo per i media era composto da ignoranti fascisti inesperti che avrebbero fatto implodere i conti in 2 mesi.

Così non è stato per buona pace dei fegati di 3/4 di stampa italiota.
 

gabri65

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Cosmesi o no, questo governo per i media era composto da ignoranti fascisti inesperti che avrebbero fatto implodere i conti in 2 mesi.

Così non è stato per buona pace dei fegati di 3/4 di stampa italiota.

Me lo auguro.

C’è poco da festeggiare. Questi numeri sono pura e semplice cosmesi elettorale, come lo erano quelli di Renzi.

Senza polemica, ma quali sono i parametri per capire quando i dati sono veritieri? Se lo spread va sù, le cose non vanno bene, se va giù è solo cosmesi.

Considerazione, eh, non è sarcasmo.
 

overlord

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Non per smorzare gli entusiasmi
Lo spread è sceso 1) per effetto dell'annuncio BCE di ripresa del QE. Sono scesi tutti gli spread rispetto a Bund (Spagna è a 65); 2) per la decisione della CE di non far partire la procedura disavanzo eccessivo. Ciò ha comportato l'impegno dell'Italia a rispettare i limiti del DEF nel 2020 (ovvero trovare 25 miliardi per il 2020, aumentando l'IVA o con altre misure; senza contare le risorse per coprire la flat tax). Facile prevedere che a fine settembre la giostra ricomincerà.
L'occupazione (numero di persone che hanno lavorato almeno 1 ora nell'ultima settimana; nel 1977 il criterio per essere considerati occupati era molto più retrittivo) è aumentata. Rispetto a prima della crisi (2007) siamo ancora sotto per varie centinaia di milioni di ore.

Per completezza d'informazione il punto fondamentale della discesa di ieri sotto i 200 è la nomina ormai scontata di Christine Lagarde exFMI alla presidenza BCE anziché il candidato della Merkel Jens Weidmann che ci avrebbe affossato clamorosamente.
Il tutto perché si stima che la francese sarà ancora più "generosa" nelle future manovre rispetto al suo predecessore Marione nazionale, tra cui dare continuità al QE annunciato qualche settimana fa. Vedremo...
 
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Me lo auguro.



Senza polemica, ma quali sono i parametri per capire quando i dati sono veritieri? Se lo spread va sù, le cose non vanno bene, se va giù è solo cosmesi.

Considerazione, eh, non è sarcasmo.
I dati sono veri, non c’e’ nessuna cosmesi. Bisogna solo sapere cosa significano e da cosa dipendono. Sullo spread vedi mio post precedente. Sull’occupazione: il dato grezzo, come dicevo, considera occupato anche chi ha lavorato solo un’ora nell’ultima settimana. In altre parole, se si trasforma un lavoro a tempo pieno in 4 lavori part time, l’occupazione aumenta di 3 unità. Nell’ultimo decennio sono in effetti aumentati molto i part-time involontari. Insomma, per capire cosa sta succedendo bisogna considerare oltre al totale delle teste il totale delle ore lavorate. Per queste siamo sotto al livello pre-crisi per 600 milioni di ore (vado a memoria).
In ogni caso, un aumento dell’occupazione (anche in termini di ore lavorate) a fronte di produzione stagnante o in calo (come e’ il nostro caso) non è una granché buona notizia: significa che la produttività (prodotto per unità di lavoro) sta diminuendo.
Insomma, conoscere cosa significano i dati. Ogni singolo dato decontestualizzato si presta ad usi propagandistici. E’ sempre successo, ma alla lunga non paga.
 

gabri65

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I dati sono veri, non c’e’ nessuna cosmesi. Bisogna solo sapere cosa significano e da cosa dipendono. Sullo spread vedi mio post precedente. Sull’occupazione: il dato grezzo, come dicevo, considera occupato anche chi ha lavorato solo un’ora nell’ultima settimana. In altre parole, se si trasforma un lavoro a tempo pieno in 4 lavori part time, l’occupazione aumenta di 3 unità. Nell’ultimo decennio sono in effetti aumentati molto i part-time involontari. Insomma, per capire cosa sta succedendo bisogna considerare oltre al totale delle teste il totale delle ore lavorate. Per queste siamo sotto al livello pre-crisi per 600 milioni di ore (vado a memoria).
In ogni caso, un aumento dell’occupazione (anche in termini di ore lavorate) a fronte di produzione stagnante o in calo (come e’ il nostro caso) non è una granché buona notizia: significa che la produttività (prodotto per unità di lavoro) sta diminuendo.
Insomma, conoscere cosa significano i dati. Ogni singolo dato decontestualizzato si presta ad usi propagandistici. E’ sempre successo, ma alla lunga non paga.

Grazie del tuo intervento, ma, abbi pazienza, io sono limitato e conosco poco la materia. Comprendo che non si può spiegare un mondo complesso come questo in poche parole.

Capisco che un singolo dato decontestualizzato non fa testo e ci sono milioni di variabili da tenere in considerazione. Capisco anche che viene posta enfasi per ovvii motivi di propaganda. Però i media stessi bombardano con i numeri. Sembra che gli indicatori come spread, PIL, debito siano quelli più evidenti. Naturalmente c'è una inerzia enorme, ed i provvedimenti giusti di un periodo si riflettono solo più tardi sull'andamento dello status del paese, magari quando c'è un altro governo. Fin qui ci arrivo.

Se non è così, allora basiamoci su un paniere di altre variabili, altrimenti non si riesce a capire se il governo sta facendo bene o male. Quello è il mio scopo, onde indirizzare bene la mia preferenza. Se poi, come lasci intendere (e come nuovamente, capisco fin troppo bene) è sempre la solita fregatura, allora il voto non può che essere dato a casaccio o per simpatia superficiale.

Nuovamente, sono solo considerazioni.
 
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Io la prendo molto più alla larga e faccio una considerazione banale,
mai e poi mai mi sarei aspettato un governo m5s / lega...

se fosse stato possibile intervistare ogni singolo elettore pre-voto,
ogni pro-lega avrebbe sputato **** sui grillini, e viceversa.

Invece in Italia, siccome la poltrona fa comodo a tutti,
siamo riusciti a creare una porcheria.

Io rimango dell'idea che il nostro sistema elettorale non vada bene...
 

Casnop

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Non per smorzare gli entusiasmi
Lo spread è sceso 1) per effetto dell'annuncio BCE di ripresa del QE. Sono scesi tutti gli spread rispetto a Bund (Spagna è a 65); 2) per la decisione della CE di non far partire la procedura disavanzo eccessivo. Ciò ha comportato l'impegno dell'Italia a rispettare i limiti del DEF nel 2020 (ovvero trovare 25 miliardi per il 2020, aumentando l'IVA o con altre misure; senza contare le risorse per coprire la flat tax). Facile prevedere che a fine settembre la giostra ricomincerà.
L'occupazione (numero di persone che hanno lavorato almeno 1 ora nell'ultima settimana; nel 1977 il criterio per essere considerati occupati era molto più retrittivo) è aumentata. Rispetto a prima della crisi (2007) siamo ancora sotto per varie centinaia di milioni di ore.
Alle tue osservazioni, caro Kurt, mi permetto di aggiungere che al fabbisogno finanziario da soddisfare nella prossima legge di bilancio dovrà aggiungersi il rifinanziamento delle mancate entrate da privatizzazioni, che il Governo aveva convenuto nello scorso dicembre con la Commissione UE per l'importo di circa 18 miliardi di euro, onde avere il via libera da Bruxelles per la previsione di saldo deficit/PIL al 2,04% per il 2019, e che, confermato recentemente dal DEF, sono state realizzate che per poche centinaia di milioni. Il loro rifinanziamento dovrà ora essere assicurato nel 2020, e nel 2021, onde garantire l'osservanza del Patto di Stabilità per come aggiornato nei giorni scorsi. Con esse, e la salvaguardia dall'aumento dell'IVA al 25,5%, per l'importo di circa 25 miliardi, la manovra di finanza pubblica per il 2020 ammonta ad ora a circa 43 miliardi di euro, al netto della incidenza della annunciata riforma fiscale, prudentemente quotata dalla Lega a 15 miliardi. Vedremo ora a settembre, alla preparazione della nuova legge di bilancio :sisi:
 
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