Spalletti: "Non dormo più per l'esonero di Gravina"

iceman.

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Spalletti a Repubblica

"Non mi passa mai. Mi toglie il sonno, mi condiziona in tutto, perché il pensiero torna sempre lì

Certe volte mi sembra di essere felice, poi però dopo un attimo mi torna in testa quella cosa lì. Non sono riuscito a far capire ai ragazzi che gli volevo bene
Quando mi hanno proposto di guidare la Nazionale non ci ho dormito due giorni: la cicatrice sarà dolorosa anche quando avrà fatto il suo percorso di guarigione

Il mio errore è stato, all’inizio, pigiare troppo su questo senso di appartenenza, di identità. Chiedere di cantare l’inno. Di fare un grido di battaglia prima di ogni allenamento. Volevo stimolare quell’orgoglio che provavo io, ma è stato troppo

Non credo che accettare l'incarico sia stato un errore. Anche perché la Nazionale non chiede, la Nazionale chiama. Non si sceglie se accettare, non c’è una riflessione razionale da fare. Quando la Nazionale chiama, deve gonfiarsi il petto e devi metterti a piena disposizione... Ecco, forse questo è uno dei concetti che stiamo perdendo

No, l’ho detto anche a loro: non vi fate fregare da chi dice che siete scarsi: siete di alto livello. Anche se è finita così e la responsabilità è solo mia, non mi priverei mai di Bastoni, Barella, Dimarco: del mio gruppo storico, insomma.
Dopo l’Europeo eravamo tornati a fare le cose giuste, ho pensato che avessimo trovato la via. Ma, come succede a volte nelle nostre campagne, tu scavi il solco per l’acqua, ma quella prende una strada sua. E scava, e scava e alla fine si crea una voragine".

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Mediocrissimo.
Conte stava vincendo l'Europeo con Pelle Eder Giaccherini Zaza e Parolo
 

gabri65

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Spalletti a Repubblica

"Non mi passa mai. Mi toglie il sonno, mi condiziona in tutto, perché il pensiero torna sempre lì

Certe volte mi sembra di essere felice, poi però dopo un attimo mi torna in testa quella cosa lì. Non sono riuscito a far capire ai ragazzi che gli volevo bene
Quando mi hanno proposto di guidare la Nazionale non ci ho dormito due giorni: la cicatrice sarà dolorosa anche quando avrà fatto il suo percorso di guarigione

Il mio errore è stato, all’inizio, pigiare troppo su questo senso di appartenenza, di identità. Chiedere di cantare l’inno. Di fare un grido di battaglia prima di ogni allenamento. Volevo stimolare quell’orgoglio che provavo io, ma è stato troppo

Non credo che accettare l'incarico sia stato un errore. Anche perché la Nazionale non chiede, la Nazionale chiama. Non si sceglie se accettare, non c’è una riflessione razionale da fare. Quando la Nazionale chiama, deve gonfiarsi il petto e devi metterti a piena disposizione... Ecco, forse questo è uno dei concetti che stiamo perdendo

No, l’ho detto anche a loro: non vi fate fregare da chi dice che siete scarsi: siete di alto livello. Anche se è finita così e la responsabilità è solo mia, non mi priverei mai di Bastoni, Barella, Dimarco: del mio gruppo storico, insomma.
Dopo l’Europeo eravamo tornati a fare le cose giuste, ho pensato che avessimo trovato la via. Ma, come succede a volte nelle nostre campagne, tu scavi il solco per l’acqua, ma quella prende una strada sua. E scava, e scava e alla fine si crea una voragine".

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Anch'io non dormirei più al pensiero di tutti quei melliuni da sputtanare in prostitute e zozzone varie.
 
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Spalletti a Repubblica

"Non mi passa mai. Mi toglie il sonno, mi condiziona in tutto, perché il pensiero torna sempre lì

Certe volte mi sembra di essere felice, poi però dopo un attimo mi torna in testa quella cosa lì. Non sono riuscito a far capire ai ragazzi che gli volevo bene
Quando mi hanno proposto di guidare la Nazionale non ci ho dormito due giorni: la cicatrice sarà dolorosa anche quando avrà fatto il suo percorso di guarigione

Il mio errore è stato, all’inizio, pigiare troppo su questo senso di appartenenza, di identità. Chiedere di cantare l’inno. Di fare un grido di battaglia prima di ogni allenamento. Volevo stimolare quell’orgoglio che provavo io, ma è stato troppo

Non credo che accettare l'incarico sia stato un errore. Anche perché la Nazionale non chiede, la Nazionale chiama. Non si sceglie se accettare, non c’è una riflessione razionale da fare. Quando la Nazionale chiama, deve gonfiarsi il petto e devi metterti a piena disposizione... Ecco, forse questo è uno dei concetti che stiamo perdendo

No, l’ho detto anche a loro: non vi fate fregare da chi dice che siete scarsi: siete di alto livello. Anche se è finita così e la responsabilità è solo mia, non mi priverei mai di Bastoni, Barella, Dimarco: del mio gruppo storico, insomma.
Dopo l’Europeo eravamo tornati a fare le cose giuste, ho pensato che avessimo trovato la via. Ma, come succede a volte nelle nostre campagne, tu scavi il solco per l’acqua, ma quella prende una strada sua. E scava, e scava e alla fine si crea una voragine".

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Alla fine è stato esonerato per una partita, arrivata in un momento sbagliato per la stagione e per i nostri, ma ha anche sbagliato totalmente formazione. Non so cosa gli sia passato per la testa ma l'ha pagata a carissimo prezzo.
Ma sinceramente Gattuso mi da tate ma proprio tante insicurezze.
 

fabri47

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Si consolerà quando guarderà le gesta del suo successore Ringhio.
 
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Spalletti a Repubblica

"Non mi passa mai. Mi toglie il sonno, mi condiziona in tutto, perché il pensiero torna sempre lì

Certe volte mi sembra di essere felice, poi però dopo un attimo mi torna in testa quella cosa lì. Non sono riuscito a far capire ai ragazzi che gli volevo bene
Quando mi hanno proposto di guidare la Nazionale non ci ho dormito due giorni: la cicatrice sarà dolorosa anche quando avrà fatto il suo percorso di guarigione

Il mio errore è stato, all’inizio, pigiare troppo su questo senso di appartenenza, di identità. Chiedere di cantare l’inno. Di fare un grido di battaglia prima di ogni allenamento. Volevo stimolare quell’orgoglio che provavo io, ma è stato troppo

Non credo che accettare l'incarico sia stato un errore. Anche perché la Nazionale non chiede, la Nazionale chiama. Non si sceglie se accettare, non c’è una riflessione razionale da fare. Quando la Nazionale chiama, deve gonfiarsi il petto e devi metterti a piena disposizione... Ecco, forse questo è uno dei concetti che stiamo perdendo

No, l’ho detto anche a loro: non vi fate fregare da chi dice che siete scarsi: siete di alto livello. Anche se è finita così e la responsabilità è solo mia, non mi priverei mai di Bastoni, Barella, Dimarco: del mio gruppo storico, insomma.
Dopo l’Europeo eravamo tornati a fare le cose giuste, ho pensato che avessimo trovato la via. Ma, come succede a volte nelle nostre campagne, tu scavi il solco per l’acqua, ma quella prende una strada sua. E scava, e scava e alla fine si crea una voragine".

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E quando ti sbagli...non era ovvio citasse tre calciatori a caso di una squadra a caso?
 
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Alla fine è stato esonerato per una partita, arrivata in un momento sbagliato per la stagione e per i nostri, ma ha anche sbagliato totalmente formazione. Non so cosa gli sia passato per la testa ma l'ha pagata a carissimo prezzo.
Ma sinceramente Gattuso mi da tate ma proprio tante insicurezze.
Ma va...era al capolinea. Non è mica colpa di Spalletti, che è una vittima del sistema calcio italiano, e che ha pagato per tutti.

Per me questa nazionale è mediocre, non ha talento, soprattutto davanti.
Facciamo una fatica del diavolo a formare giocatori di caratura tecnica soprattutto dal centrocampo in su, e i pochi che abbiamo quando sono giovani rimangono intrappolati nelle loro realtà di provincia e tenuti in ostaggio dalle società mediocri in cui giocano.
Se un big club italiano vuole acquisire un giocatore da un altro club italiano i prezzi vengono gonfiati a dismisura, senza motivo apparente. Col risultato che molti ragazzi non fanno il salto quando dovrebbero (potrei fare decine e decine di esempi).

Purtroppo paghiamo due decadi di scelte sbagliate a livello di organizzazione dei campionati nazionali, una visione del calcio ancora novecentesca in tantissime sue componenti (club, dirigenti federali, procuratori, ecc.), e uno sviluppo dei settori giovanili mediocre e decadente che viene gestito male da tutti i club e dalla federazione.

I pochi giocatori di talento che vengono formati fino alla primavera in Italia, poi, o sono inglobati in realtà nate senza uno scopo (tipo il Milan Futuro) oppure diventano merce di scambio per fare le plusvalenze e salvare i bilanci (Juve Next Gen).
Ormai possiamo solo sperare che vengano formati dei ragazzi di cittadinanza italiana all'estero o di naturalizzare qualche altro calciatore che non c'entra nulla con l'Italia.
Tanti altri ragazzi poi, come Tonali o Zaniolo, di grandissimo talento, non rendono quanto dovrebbero per via di scelte sbagliate extracampo, oppure perché si rompono in mille pezzi fisicamente.

Potrei continuare, ma mi fermo qui.
 
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P.S. Io peraltro ho il sospetto che ci sia stato un momento preciso in cui è stato fuori dalla cupola. La polemica con Acerbi. Lo spogliatoio da lì secondo me lo ha abbandonato.
 

Djici

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Ma va...era al capolinea. Non è mica colpa di Spalletti, che è una vittima del sistema calcio italiano, e che ha pagato per tutti.

Per me questa nazionale è mediocre, non ha talento, soprattutto davanti.
Facciamo una fatica del diavolo a formare giocatori di caratura tecnica soprattutto dal centrocampo in su, e i pochi che abbiamo quando sono giovani rimangono intrappolati nelle loro realtà di provincia e tenuti in ostaggio dalle società mediocri in cui giocano.
Se un big club italiano vuole acquisire un giocatore da un altro club italiano i prezzi vengono gonfiati a dismisura, senza motivo apparente. Col risultato che molti ragazzi non fanno il salto quando dovrebbero (potrei fare decine e decine di esempi).

Purtroppo paghiamo due decadi di scelte sbagliate a livello di organizzazione dei campionati nazionali, una visione del calcio ancora novecentesca in tantissime sue componenti (club, dirigenti federali, procuratori, ecc.), e uno sviluppo dei settori giovanili mediocre e decadente che viene gestito male da tutti i club e dalla federazione.

I pochi giocatori di talento che vengono formati fino alla primavera in Italia, poi, o sono inglobati in realtà nate senza uno scopo (tipo il Milan Futuro) oppure diventano merce di scambio per fare le plusvalenze e salvare i bilanci (Juve Next Gen).
Ormai possiamo solo sperare che vengano formati dei ragazzi di cittadinanza italiana all'estero o di naturalizzare qualche altro calciatore che non c'entra nulla con l'Italia.
Tanti altri ragazzi poi, come Tonali o Zaniolo, di grandissimo talento, non rendono quanto dovrebbero per via di scelte sbagliate extracampo, oppure perché si rompono in mille pezzi fisicamente.

Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Ovviamente concordo su tutto.
Però possiamo comunque dire che siamo stati sfortunati.
Cioè non saranno Baggio e Totti... Ma Chiesa e Zaniolo si sono distrutti le ginocchie.
Probabilmente che con loro 2 sani, non avremo avuto tutti questi problemi.

Però è chiaro ed incontrovertibile che manca qualità davanti.
Cito a caso qualche giocatore che era solo uno dei tanti nella sua epoca mentre oggi sarebbe venerato in azzurro come se fosse Gesù Cristo :
Di Vaio, Miccoli, Quagliarella...
Mi fermo subito, ne potrei citare facilmente una trentina.
 
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