Si ma non li allena mica i giocatori. Ne atleticamente ne tatticamente, deve fare con quello che c'è in base al lavoro che durante la stagione fanno altri.
Non li allena atleticamente ma può e deve scegliere quelli più in forma. In queste tre partite abbiamo visto gente che non si reggeva in piedi, che arrivava in ritardo sempre e comunque anche contro l’Albania.
Inoltre i giocatori neanche li sceglie. In attacco abbiamo Scamacca e Retegui e con quelli si deve arrangiare.
Il lavoro del CT dovrebbe essere anche quello di andarseli a trovare i giocatori. Le convocazioni che ha fatto le avremmo potute fare anche tu e io. Chiami quelli più noti e ciao. Che se quelli più noti sono anche forti ci sta, altrimenti…
Infine è un gruppo di giocatori che proviene da squadre diverse, sistemi di gioco diversi, e non automaticamente si adattano al volo.
Non mi sembra che in serie a ci sia chissà quale varietà tattica. Si prende il modulo più comune e si usa quello.
Poi comunque parliamo di calcio, non di fisica quantistica. E, tra l’altro, tutte le nazionali sono nella stessa situazione da sempre, eppure qualcosa di meglio si è visto.
Le critiche ai CT io le trovo al 99% delle ca..te e spesso e volentieri sono fatte da persone/giornalisti che non ci capiscono veramente nulla (ieri in trasmissione TV ho sentito una tipa in studio dire "premetto che la partita non l'ho vista tutta, pero credo che", che dice tutto del livello delle discussioni attorno alla nazionale).
Se uno segue il calcio, lo fa sempre, guarda tante partite, sa benissimo come funziona. Sarebbe come se si volesse giudicare un allenatore di club alla terza giornata di campionato.
Ma a Spalletti danno fastidio proprio le critiche di chi il calcio lo segue. È una persona intelligente e non penso prenda in considerazione le opinioni di chi di calcio non sa nulla.
Poi quello che dici tu è la retorica che vale per qualunque cosa riguardi il calcio. Siccome guadagnano tanto, allora vale tutto e devono subire qualunque cosa.
Non è retorica. È la vita. Anche se in Italia spesso ce ne dimentichiamo perché non siamo abituati alla meritocrazia. Se uno occupa una posizione di vertice e prende uno stipendio di un certo tipo ha determinate responsabilità, con tutti gli oneri e gli onori che ne derivano.
Nel calcio, poi, la cosa è amplificata perché quegli stipendi esistono per la grande popolarità che ha. Gli scacchi sono n-mila volte più complessi di quelle quattro nozioni tattiche che servono nel calcio, ma non se li fila quasi nessuno e nessuno si mette a massacrare i giocatori quando sbagliano mossa. Oneri e onori.