Perdonami, ma queste sono banalità. Si sanno già e le si dice sempre, come se non sapessero che i direttori di gara fanno cavolate. Per fortuna che sembrano pensarla come me e che non si fanno condizionare dalla prestazione.
Paolo sarà uscito tutto indemoniato come noi, forse di più, ma non ha perso la lucidità di dirsi che non fosse il momento di parlare davanti alle telecamere in quel momento come perdenti, ma di stringere i denti ed imparare senza giudicare l’episodio. Ripeto,
trovatemi dei vincenti che si mettano a piangere e a fare vittimismo dopo la partita.
Che poi questa è una scelta di comunicazione ben precisa, per non dare mai alibi ai ragazzi e farli crescere anche mentalmente. Vatti a vedere su YouTube l’intervista di Donati, chief communcation di AC Milan. Parla proprio di questo e spiega il perché, se vuoi ti passo il link