Curiosità: quale giocatore uscito dall’Atalanta negli ultimi anni ha poi continuato a fornire grandi prestazioni? Non intendo solo quelli che dall’Atalanta sono venuti da noi, parlo in linea generale. Sono appassionato di fatti strani e coincidenze, io credo molto alle coincidenze (le stesse coincidenze che fanno si che la Rube in Italia sia come il Real e in Europa sia come il Benfica, cosa che secondo juventini e filojuventini è solo dovuta a congiunzioni astrali particolari nonostante sia una cosa unica nella storia del calcio e non ci siano altri esempi simili di superiorità netta in patria sulle rivali nazionali e inferiorità clamorosa fuori dai confini con un quinto dei titoli delle stesse rivali che in patria nemmeno unendosi raggiungono il tuo palmares) e la memoria mi fa difetto, perciò datemi una mano.
La domanda è sincera e non retorica, eh, perché davvero non me ne vengono in mente. Si c’è Donadoni, pure Inzaghi se vogliamo, solo che è un po’ di annetti fa, io intendo negli ultimi anni, nell’ultimo quinquennio per essere chiari.
Io più le coincidenze sono strane e inspiegabili più ci credo, sono fatto così. Andreotti non aveva capito un quarzo quando diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, perciò prima di abbracciare my little pony e andare a farmi un volo in sella al mio splendido unicorno rosa volevo aggiornare il mio piccolo diario personale su coincidenze e fatti tanto strani e inspiegabili quanti genuini, sicché sarei grato sinceramente a chiunque dovesse aiutarmi.
Anche perché non basta dire che l’Atalanta “è ben allenata”, magari Gasp è il premio Nobel del calcio perché altrimenti non corri 95 minuti anche due volte a settimana da settembre a maggio (peraltro parliamo di una squadra di corazzieri, grandi e grossi) con cali al massimo di una partita ogni due mesi, attaccando e correndo sempre, senza mai aspettare l’avversario o tirare il fiato. E se Gasp fosse un premio nobel della panchina è imperativo che non rimanga a marcire a Bergamo ma che trovi palcoscenici dove il suo talento possa brillare come merita. Per “il bene del calcio italiano” cit. Sauro Muma.