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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola:"l Milan cresce nel momento del bisogno, questo conferma che è diventata una squadra da campionato. Decidono 7 punti, quelli in più del Milan, quelli in meno dell’Inter rispetto a un anno fa. Si può cercare a piacere dove trovarli, non è stata una stagione omogenea, entrambe hanno dato e sprecato molto. Ora resta poco. Ora sono belle entrambe le avversarie, giocano con leggerezza e contro avversari che non ci sono più. Anche l’Atalanta ha resistito un tempo, ma il Milan non si è innervosito. Era un lungo aspettare, come un prologo sofferto, un po’ noioso come tutti i prologhi, ma la differenza era già evidente. Leao è il cannoniere del Milan con 11 gol. L’ultima volta che capitò, questo numero e lo scudetto, fu con Massaro in uno dei Milan di Capello. Che era un po’ nella parte di Pioli perché portava la sua idea di calcio dopo l’energia di Sacchi. Ma poi vinse Capello molto di più. Sia con pochi gol, 38, che con il doppio l’anno dopo. Cioè un tecnico che sapeva molto meglio adattare la squadra al necessario. A me che sono vecchio, questo Milan delle sorprese ricorda invece quello anomalo di Liedholm, con Chiodi cannoniere, poi tanti fantasisti, Antonelli, Bigon, Novellino e Rivera capo banda. Era il ’79, vinse la diversità del buon gioco di Liedholm come oggi sta vincendo il giovane patriarcato di Pioli. Quando manca chi segna molto il gioco è sempre privilegiato, ma si fatica il doppio. Per questo sono sempre rimasti dubbi sul cammino del Milan.
Da Sotheby’s l’Inter sarebbe stata battuta a un prezzo nettamente superiore, ma alla fine, senza ingiuria, molto onestamente, è mancato Conte. La squadra ha giocato nel complesso bene, ma ha perso punti che con il fondamentalismo contiano non sarebbero stati persi. Inzaghi ha fatto il massimo, ha cambiato ruolo e trovato un nuovo Lautaro, ma sta perdendo per poche distrazioni. Intanto il campionato si conclude. Venezia e Genoa sono già in B. Il Venezia degli americani era un percorso diverso dalla solita neopromossa, ha perfino prestiti dal Chelsea, perché Venezia è il mondo. Ma c’ è stato un vuoto lungo 10 partite che non è stato resistibile. Il Genoa degli altri americani ha cercato in Blessin qualcosa che poteva dargli ancora Ballardini. Sembrava banale, ma era mestiere. E con quello ancora ci si salva, era già successo tante volte. Due note finali sui due tecnici più applauditi: Mourinho, sei giocatori dopo, ha 1 punto meno di Fonseca; Lo Spezia è salvo come un anno fa con Italiano. Ma non ditelo a nessuno.
Sconcerti a Pressing:"Il Milan non ha grandi individualità, pur avendo ottimi giocatori. La vera forza è il gruppo e il merito è del suo allenatore”.
Da Sotheby’s l’Inter sarebbe stata battuta a un prezzo nettamente superiore, ma alla fine, senza ingiuria, molto onestamente, è mancato Conte. La squadra ha giocato nel complesso bene, ma ha perso punti che con il fondamentalismo contiano non sarebbero stati persi. Inzaghi ha fatto il massimo, ha cambiato ruolo e trovato un nuovo Lautaro, ma sta perdendo per poche distrazioni. Intanto il campionato si conclude. Venezia e Genoa sono già in B. Il Venezia degli americani era un percorso diverso dalla solita neopromossa, ha perfino prestiti dal Chelsea, perché Venezia è il mondo. Ma c’ è stato un vuoto lungo 10 partite che non è stato resistibile. Il Genoa degli altri americani ha cercato in Blessin qualcosa che poteva dargli ancora Ballardini. Sembrava banale, ma era mestiere. E con quello ancora ci si salva, era già successo tante volte. Due note finali sui due tecnici più applauditi: Mourinho, sei giocatori dopo, ha 1 punto meno di Fonseca; Lo Spezia è salvo come un anno fa con Italiano. Ma non ditelo a nessuno.
Sconcerti a Pressing:"Il Milan non ha grandi individualità, pur avendo ottimi giocatori. La vera forza è il gruppo e il merito è del suo allenatore”.
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