Guarda ieri dicevo un po’ le stesse cose.
Oggi parlavo della questione con un amico. Il che mi ha portato a riflettere un po’ di più.
In Italia si scommette con la stessa facilità con cui si prende un caffè. Nel mio paesino della bassa Modenese scommettevano letteralmente tutti. Gruppi facebook tra i più disparati per mostrare le proprie schedine, e ci sono cascato anche io in preda alla frenesia ed alla voglia di soldi facili.
Spesso trovavamo i nostri professori alla Snai. Questo la dice lunga. Uno sguardo d’intesa ed ognuno per la propria strada.
Con l’amico in questione abbiamo cominciato a 17 anni, ma molti conoscenti le facevano da quando avevano 13/14 anni. Dopo un inizio disastroso siamo riusciti a farci 1000€ a testa, che per un ragazzino sono molti soldi. Dopo un paio di centoni persi e la pausa estiva abbiamo smesso per fortuna. Ma ad un certo punto eravamo diventati malati.
In altre circostanze e magari con una testa diversa sarei ancora nel giro. Immagina un ragazzino di 18 anni che guadagna 1M o giu di li, che senso può dare al denaro? Sono soldi facili ed è una sorgente praticamente infinita.
Aggiungo che io ormai sono lontano dal mio paesino, spesso torno a visitare gli amici o i miei genitori, ma so di altri amici che si sono inguaiati.
Tutto questo per dire che il gioco d’azzardo è un problema serio e poco controllato nel nostro paese. Nessuno fa domande e si é lasciati a se stessi da giovanissima età.
Questi personaggi rimangono dei perfetti imbecilli, perché avevano/hanno letteralmente tutto dalla vita e si rovinano per delle scommesse. Però dopo la chiacchierata con l’amico d’infanzia ora un po’ li compatisco