- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 236,575
- Reaction score
- 42,428
Ennesima intervista di Scaroni, a Il Foglio:"La nostra Serie A è diventata una Serie B se comparata con gli altri grandi campionati europei. Ci hanno superato tutti, o quasi, negli ultimi vent’anni"
"Stadio? Il primo che ci dà il via libera, noi lo prendiamo. Sulla zona di San Siro sono abbastanza ottimista. Il calcio richiede uno stadio bello e ben illuminato, sempre pieno di tifosi, moderno, né troppo grande né troppo piccolo".
"Ci hanno superato tutti o quasi negli ultimi vent'anni. Il risultato è che il prodotto che offriamo è scarso, senza i Messi e i Mbappé, semplicemente perché non possiamo permetterceli. Se continuiamo così ci allontaneremo sempre più dall'eccellenza del calcio. E poi c’è il guaio dei diritti televisivi venduti all’estero: incassiamo 200 milioni l'anno, la Premier due miliardi. È un circolo vizioso”.
"Il calcio è sì uno sport, ma è uno spettacolo e uno spettacolo richiede uno stadio bello e possibilmente ben illuminato, sempre pieno di tifosi, moderno, né troppo grande né troppo piccolo. Fare infrastrutture in Italia è un problema drammatico. Adesso avrà luogo la nuova consultazione popolare per il nuovo San Siro, un procedimento che richiederà un anno. Ci capiamo? Ci sono tutte le approvazioni, tutti sono d'accordo e bisogna fare anche la consultazione popolare. Il primo che ci dà il via libera, noi lo prendiamo. Sulla zona di San Siro sono abbastanza ottimista".
"Lo spettacolo dev'essere fatto di tanto gioco e poche interruzioni: a febbraio Milan-Udinese si è conclusa con 48' e 38'' di gioco effettivo contro i 97 complessivi. Così è tutto noioso. Anche gli arbitri devono contribuire".
"Stadio? Il primo che ci dà il via libera, noi lo prendiamo. Sulla zona di San Siro sono abbastanza ottimista. Il calcio richiede uno stadio bello e ben illuminato, sempre pieno di tifosi, moderno, né troppo grande né troppo piccolo".
"Ci hanno superato tutti o quasi negli ultimi vent'anni. Il risultato è che il prodotto che offriamo è scarso, senza i Messi e i Mbappé, semplicemente perché non possiamo permetterceli. Se continuiamo così ci allontaneremo sempre più dall'eccellenza del calcio. E poi c’è il guaio dei diritti televisivi venduti all’estero: incassiamo 200 milioni l'anno, la Premier due miliardi. È un circolo vizioso”.
"Il calcio è sì uno sport, ma è uno spettacolo e uno spettacolo richiede uno stadio bello e possibilmente ben illuminato, sempre pieno di tifosi, moderno, né troppo grande né troppo piccolo. Fare infrastrutture in Italia è un problema drammatico. Adesso avrà luogo la nuova consultazione popolare per il nuovo San Siro, un procedimento che richiederà un anno. Ci capiamo? Ci sono tutte le approvazioni, tutti sono d'accordo e bisogna fare anche la consultazione popolare. Il primo che ci dà il via libera, noi lo prendiamo. Sulla zona di San Siro sono abbastanza ottimista".
"Lo spettacolo dev'essere fatto di tanto gioco e poche interruzioni: a febbraio Milan-Udinese si è conclusa con 48' e 38'' di gioco effettivo contro i 97 complessivi. Così è tutto noioso. Anche gli arbitri devono contribuire".