Scaroni:"Preferisco un Milan in Champions che campione d'Italia".

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La Roma è stata otto anni senza lo sponsor principale, va in semifinale di Champions e ottiene il contratto più ricco della sua storia a livello di main sponsor.

È normale che a livello manageriale Scaroni se ne infischi dello scudetto e punti tutto sulla Champions per tornare grande aumentando il fatturato, tra vincere lo scudetto e uscire ai gironi e arrivare quarti e arrivare ai quarti o semifinale di coppa non c'è paragone a livello di incassi e ritorno d'immagine

Del resto non vedo il problema, lo stesso Milan di Berlusconi ha sempre guardato alle coppe e andava bene allora oggi invece no

Va da sé che se hai una squadra tra le prime quattro in Europa puoi anche vincere lo scudetto, mica lo schifano nel caso

Nel calcio di oggi il trading è fondamentale, non piacerà ai tifosi ma le cessioni sono inevitabili per tutte le squadre, il che non significa cedere i pezzi migliori ma quelli sacrificabili come la Juventus che cede Higuain per avere Ronaldo o Pogba per un pacchetto di giocatori, o il Real Morata.

Se vendono Suso e Cutrone per arrivare a giocatori più forti ben venga, non puoi tenerti Cutrone e acquistare Eriksen, devi sacrificare qualcosa per arrivare a uno step successivo, i tempi di Futre e Papin in tribuna sono finiti per tutti, la necessità sta nel vendere ed acquistare bene, cedere giocatori senza sentirne la mancanza rafforzando la squadra con chi arriva
 

Aron

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Scaroni ha fatto una dichiarazione ridicola perché ha detto queste cose parlando della Juve e dicendo "bello il record dei 7 scudetti ma preferisco andare tre volte in champions che vincerne uno" ma cosa centra coi gobbi questo? Loro in champions ci vanno eccome..e ci andranno in eterno ormai grazie alla mentalità come questa manifestata da scaroni che OGGI hanno tutti i club italiani meno la Juve

Da un punto di vista economico quello che dice Scaroni è sensato (cioè quello degli introiti economici da Champions).

Però viene naturale fare il paragone tra queste dichiarazioni di Scaroni e l'intento di Andrea Agnelli che vuole arrivare a dieci scudetti di fila.

Lo scudetto conta eccome. La Juventus macinando scudetti su scudetti oltre a farsi un'immagine prestigiosa che ha un ritorno economico enorme con gli sponsor, si sta creando un esercito gigantesco di tifosi del futuro che fra qualche anno da maggiorenni andranno allo stadio per conto loro, si abboneranno, e compreranno magliette e gadget.

Quello che dice Scaroni in sottofondo è che con Elliott arriveremo a vedere un Milan da quarto posto, ma di competere per lo scudetto (e quindi di vincere in Italia e in Europa) non se ne parla proprio.
 

Casnop

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Io DIVENTO MATTO.

Basterebbe leggere l'intervista in ottica "presidente del Milan ", è ovvio che dica quello che ha detto.

Punto 1

"Gne gne non dice che dobbiamo vincere lo scudetto " si ma ragazzi capiamoci , quando il nano diceva che la nostra rosa era all altezza della Giuve lo ammazzavamo perchè viveva su un altro pianeta . Questo dice la verità , secondo voi questo Milan può fare 90 punti per battere la Giuve di CR7 ? dai su un po' di schiettezza e sincerità

Punto 2

"Gne gne non dice che compreremo giocatori da 100 milioni " è grazie al pazzo ci credo che non possiamo prenderli con questo bilancio. E' ovvio che senza introiti non puoi permetterti certi giocatori e da li è collegato il discorso " faccio crescere i giovani che rivendo a 40 milioni e mi compro i giocatori " forti.

Punto 3

"Gne gne lo stadio con l'inter " , ragazzi ELLIOT non è Yogurt Li se hanno fatto un business plan e hanno sintetizzato che uno stadio condiviso con le M porta introiti maggiori che stare a San Siro ben venga. Non capisco tutto questa diffidenza nella cosa.


Bisogna che tutti ci mettiamo in testa che il Milan che alzava le champions NON ESISTE PIU' . Ora c'è un percorso ambizioso che ci accingiamo a fare per risalire la china. Bisogna smetterla di criticare sempre tutto e tutti, non siamo più quel Milan .

Accettiamo qualche compromesso e se il fato ci dirà bene ( cosa che adesso non sta succedendo ) con una qualificazione Champions il volano si metterà in moto.

Forza e coraggio
Totalmente condivisibile, caro Lollo, con un'unica osservazione: per battere questa Juventus, di punti ci vorranno almeno 110. Evidentemente si pensa che, con una bella bacchetta magica, sia possibile realizzare il prossimo anno una simile squadra. Qui non basta la fiducia, ci vuole l'atto di fede. :sisi:
 

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Da un punto di vista economico quello che dice Scaroni è sensato (cioè quello degli introiti economici da Champions).

Però viene naturale fare il paragone tra queste dichiarazioni di Scaroni e l'intento di Andrea Agnelli che vuole arrivare a dieci scudetti di fila.

Lo scudetto conta eccome. La Juventus macinando scudetti su scudetti oltre a farsi un'immagine prestigiosa che ha un ritorno economico enorme con gli sponsor, si sta creando un esercito gigantesco di tifosi del futuro che fra qualche anno da maggiorenni andranno allo stadio per conto loro, si abboneranno, e compreranno magliette e gadget.

Quello che dice Scaroni in sottofondo è che con Elliott arriveremo a vedere un Milan da quarto posto, ma di competere per lo scudetto (e quindi di vincere in Italia e in Europa) non se ne parla proprio.

Perfetto.

Aggiungo: facendo questi discorsi che razza di giocatori puoi attirare? I campioni si muovo per soldi, ma anche per vincere o quantomeno per lottare per i massimi traguardi. Un top che sente il presidente del Milan parlare in questo modo, che può pensare?

Poi ci meravigliamo delle dichiarazioni di De Jong...
 
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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

Voglio sperare che sia tutta una facciata in vista dell'imminente incontro con l'uefa, della serie manteniamo un profilo basso/mediocre e magari ci cascano altrimenti sono dolori.
 

Super_Lollo

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Anche il discorso sui giovani ma che vuol dire? Che se scopro un Kakà invece di godermi un pallone d'oro lo devo cedere per fare plusvalenza? e Dove lo trovo DOPO un altro Kakà??
Confido che Leo e Paolo abbiano le idee più chiare..Senno a fine anno cedano Romagnoli e Cutrone..ci facciamo 80-90 milioni di plusvalenza facili facili...sai poi che festa sotto Casa Milan?!?!

Io immagino che il suo discorso sia :

Se trovo il nuovo Kakà me lo coccolo e lo faccio diventare un campioncino al Milan ma diversamente è giusto creare una base di giocatori pronti per la Serie A ( e magari non da Milan ) da utilizzare come "contante" per fare delle belle plusvalenze.

Il discorso come ha scritto qualcuno in termini manageriali non fa una piega.

Per il resto concordo con te, bisogna sempre nella vita porsi obbiettivi alti ma che però siano reali e realizzabili.
 

Lineker10

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Perdonami Lollo..se hai letto qualche mio intervento sai bene come io sia assolutamente realista sul percorso obbligato e lungo che serve per tornare al vertice e sai anche che fino ad oggi ho in pieno sostenuto il modus operandi di Elliott a partire dalla pianificazione aziendale prima che sul campo etc...

Ma queste dichiarazioni io non le mando giù, sono imbarazzanti proprio perché pronunciate dal "presidente del Milan" e non della Lazio...

Il grande Milan non esiste più ma se gli obbiettivi che ci poniamo sono questi..nemmeno più lo vedremo!

Anche il discorso sui giovani ma che vuol dire? Che se scopro un Kakà invece di godermi un pallone d'oro lo devo cedere per fare plusvalenza? e Dove lo trovo DOPO un altro Kakà??
Questo è il modus della Rometta...

Io cresco un giovane e lo cedo se parliamo di un Locatelli qualunque, di uno che si può avere un valore ma che non mi cambia certo la rosa..sennò al vertice non ci torno mai e poi mai..come la Roma, appunto..

Confido che Leo e Paolo abbiano le idee più chiare..Senno a fine anno cedano Romagnoli e Cutrone..ci facciamo 80-90 milioni di plusvalenza facili facili...sai poi che festa sotto Casa Milan?!?!

Veramente è esattamente quello che abbiamo fatto con Kakà. E' arrivato a 21 anni come un signor nessuno, è cresciuto con noi e raggiunto l'apice della sua carriera (aveva 27 anni) lo abbiamo ceduto al Real facendo un'importante plusvalenza per l'epoca, soprattutto quando le sue richieste di ingaggio erano andate fuori dai parametri.

Fare una politica simile non significa essere necessariamente la Roma. Si può acquistare e vendere giocatori facendo del buon trading, migliorando la qualità della rosa anno dopo anno e magari anche vincere, o andarci vicino.
 

Davidoff

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Come dico da un pezzo, il grande Milan è morto definitivamente. Ci restano solo le maglie e il nome, nulla più. Abbiamo perso l'ambizione di arrivare primi, di vincere. Mi incavolavo come una iena già quando Galliani diceva di puntare alla Champions e accontentarsi del quarto posto, quella non è mentalità vincente, bisogna vincere sempre, tutto.
Questi qua creeranno una Roma 2.0, società con i conti in ordine che sistema il bilancio con il player trading, pregando ogni anno che il giocattolo riassemblato funzioni per arrivare in CL e mandare avanti il ciclo, fino a che non troveranno un compratore e si ripartirà da zero per l'ennesima volta.
La Juventus farà 20 e passa scudetti di fila perché, oltre ad uno strapotere economico/politico assoluto, ha una mentalità che noi non abbiamo più e che non c'è modo di recuperare se non vinci mai, specialmente se non hai nemmeno l'ambizione di farlo. Mi tocca ammettere che i cugini, che ho perculato per la maggior parte della mia vita, hanno più ambizione e voglia di vincere di noi e saranno loro a provare a scalzare i gobbi dal trono.
 
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