Scaroni:"Preferisco un Milan in Champions che campione d'Italia".

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Si ma sono d'accordo con te eh. Quello che sto dicendo è che il discorso di Scaroni va inquadrata, non bisogna estrapolare la frase dal resto.

In ogni caso non competeremo con la Juventus ancora per molto tempoi, ha poco senso rodersi il fegato adesso.

Quando si parla troppo si fanno danni.
Sarebbe bastato dire che l'obiettivo primario è oggi tornare in champions.
Quel passaggio poi sui giovani da crescere e rivendere.... boh?!?
Quindi tra non molto venderemo kessie ( allora non era una voce infondata) e dopodomani venderemo paquetà?
Andiamo bene andiamo : modello monchi per un club monco.
 

Aron

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".


Mi sembrano mezze conferme pubbliche che non si investirà come i tifosi vorrebbero.
Ci saranno interventi mirati e occasioni, ma non aspettiamoci colpi di mercato da 80/90/100 milioni con ingaggi molto alti.
 

Milanforever26

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Sono parole razionali di un presidente che rappresenta un fondo di investimento che ha rilevato un club appena sanzionato con l'esculsione dalle coppe europee e pronti via ha versato 170 milioni per ripianare il buco e iscriversi alla Serie A.

E' naturale che tanti passaggi non piacciano ai tifosi, ma è puro realismo. Chi si aspettava (e tutt'ora si aspetta) di vedere ancora vagonate di milioni buttati in una società che fa buchi di 100 milioni di bilancio ogni anno, così a fondo perduto, chiaramente sogna d occhi aperti.

Parla di modello Arsenal, io qualche tempo fa ad esempio avevo preso il Dortmund, ma il concetto è lo stesso. La rinasciata passa da una crescita graduale e combinata di risultati sportivi e economici. la differenza è che noi sul lungo termine possiamo ovviamente crescere molto di più di un Arsenal, se il circolo virtuoso è costruito in modo stabile nel tempo noi punteremo al livello del Real o Barça chiaramente, ma questo significa anni. Chi si scandalizza per questo boh... secondo me dovrebbe togliersi il prosciutto dagli occhi.

Scusa però io non sono d'accordo su questi modelli..Il modello va anche bene ma deve essere finalizzato a tornare al vertice per rimanerci...non condivido per il Milan modelli di club che indovinano un lustro decente ogni 20 anni di mediocrità assoluta...
Il Milan deve avere a modello il Real, il Bayern etc..quel livello di vertice non club che hanno un milionesimo del nostro blasone
 

Lineker10

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Quando si parla troppo si fanno danni.
Sarebbe bastato dire che l'obiettivo primario è oggi tornare in champions.
Quel passaggio poi sui giovani da crescere e rivendere.... boh?!?
Quindi tra non molto venderemo kessie ( allora non era una voce infondata) e dopodomani venderemo paquetà?
Andiamo bene andiamo : modello monchi per un club monco.

Non so cosa vi aspettavate... basta vedere le cifre che girano e il nostro bilancio per farsi un'idea della situazione.

Comunque ha poco senso, ripeto, rodersi il fegato adesso. La situazione è quella che è e bisognerà fare bene un passo alla volta, senza i cialtronismi che purtroppo abbiamo avuto negli ultimi anni.

Per il futuro vale la pena preoccuparsi fino ad un certo punto. Tra Brexit e le riforme delle competizioni UEFA cambieranno molti scenari e i grandi club hanno tutto l'interesse a farci partecipare al gioco.
Certo tornare ad essere il grande Milan del passato non è scontato per niente, il Liverpool è il club più grande d'Inghilterra ma ha rivisto la luce a fasi alterne solo negli ultimi anni dopo un lungo periodo buio.

Noi preoccupiamoci da fare bene le cose importanti che devono essere fatte oggi.
 

Milanforever26

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Vero eh, però bisogna essere coerenti perchè neppure l'ottimismo ottuso falso e di facciata di Fassone andava bene.
Scaroni, questa è la mia impressione, è molto equilibrato e dice le cose come stanno, non cerca di raccontarci balle.
Almeno questo è quello che di positivo vedo nel personaggio.

Poi in ogni caso, alla fine dei conti, contano i lilleri... perchè senza lilleri non si lallera.

Si si ma ripeto non è il problema del realismo ma delle ambizioni..
I passaggi sono obbligati e li sappiamo bene ma un Presidente del Milan deve avere una visione ampia del progetto e sapere che è finalizzato alla vittoria (spero) non a diventare una squadretta che punta al 3°-4° posto
 

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Fino a una decina di anni fa il dibattito era: "Meglio lo scudetto o la Champions?". Adesso è diventato: "Meglio lo scudetto o la PARTECIPAZIONE alla Champions?". Come siamo capitati male....

.

Per quanto mi riguarda, questo non è manco più Milan. E mi auguro fortemente che a brevissimo alla Champions, o quello che ne sarà, possa accedere solo la squadra campione d'Italia. Perché questi posti Champions servono solo a giustificare mediocrità su mediocrità.
 

Lineker10

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Scusa però io non sono d'accordo su questi modelli..Il modello va anche bene ma deve essere finalizzato a tornare al vertice per rimanerci...non condivido per il Milan modelli di club che indovinano un lustro decente ogni 20 anni di mediocrità assoluta...
Il Milan deve avere a modello il Real, il Bayern etc..quel livello di vertice non club che hanno un milionesimo del nostro blasone

Ma infatti. Scaroni parla di un modello a 3-5 anni, lo ha detto in modo esplicito. In questo lasso di tempo non arriveremo al livello del Real o Bayern o chi ti pare nemmeno nei nostri sogni più bagnati...

Ci vuole tempo ragazzi, parecchio. Abbiamo buttato via dieci anni. So che non piace sentirselo dire (anche io sono tifoso) ma le cose stanno in questi termini.

Io apprezzo che Scaroni non stia cercando di prenderci per il ****, visto che è almeno dieci anni appunto che i nostri presidenti lo fanno.
 

Lineker10

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Si si ma ripeto non è il problema del realismo ma delle ambizioni..
I passaggi sono obbligati e li sappiamo bene ma un Presidente del Milan deve avere una visione ampia del progetto e sapere che è finalizzato alla vittoria (spero) non a diventare una squadretta che punta al 3°-4° posto

Visione ampia... Scaroni è lì per i prossimi 3-5 anni o fino a quando Elliott non troverà un compratore alla cifra giusta.
 
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Non so cosa vi aspettavate... basta vedere le cifre che girano e il nostro bilancio per farsi un'idea della situazione.

Comunque ha poco senso, ripeto, rodersi il fegato adesso. La situazione è quella che è e bisognerà fare bene un passo alla volta, senza i cialtronismi che purtroppo abbiamo avuto negli ultimi anni.

Per il futuro vale la pena preoccuparsi fino ad un certo punto. Tra Brexit e le riforme delle competizioni UEFA cambieranno molti scenari e i grandi club hanno tutto l'interesse a farci partecipare al gioco.
Certo tornare ad essere il grande Milan del passato non è scontato per niente, il Liverpool è il club più grande d'Inghilterra ma ha rivisto la luce a fasi alterne solo negli ultimi anni dopo un lungo periodo buio.

Noi preoccupiamoci da fare bene le cose importanti che devono essere fatte oggi.

Mi aspetto fame , orgoglio, voglia di primeggiare e tornare ai vertici e invece tra giocatori e allenatore che scendono in campo consci di aver già perso e nel post gara dichiarano la resa per manifesta inferiorità tecnica, giovani che si fanno commossi i selfie con gli avversari, femminucce che partecipano in rete alle manifestazioni di giubilo gobbe e presidente che dichiara la mediocrità non so nemmeno io cosa siamo e stiamo diventando.
Forse il tanto criticato higuain è l'unico vincente che avrà anche perso la testa e ci ha arrecato un danno ma ha sbroccato perchè non sa e non vuole perdere.
Si prenda da esempio la sua ira se si vuole crescere.
Il potere altrui e la forza altrui devono farci incaxxare.
 

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

Aggiungo che da queste dichiarazioni si capisce perché hanno preso Gazidis e non Marotta.
 
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