Scaroni:"Giampaolo? Stiamo riflettendo".

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La Stampa in edicola riporta una dichiarazione di Scaroni sul futuro di Marco Giampaolo:"Stiamo riflettendo", le parole del presidente rossonero.

Mentre Boban fa sapere che i dirigenti non hanno interferito nelle decisioni di Giampaolo, a inizio ripresa.

Il grande "presidente"...
 
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La Stampa in edicola riporta una dichiarazione di Scaroni sul futuro di Marco Giampaolo:"Stiamo riflettendo", le parole del presidente rossonero.

Mentre Boban fa sapere che i dirigenti non hanno interferito nelle decisioni di Giampaolo, a inizio ripresa.

Ottima dichiarazione così se rimane GP sarà sicuramente a suo agio :facepalm:
O lo cambi o lo difendi... come ha già scritto qualcuno solo gli specchi riflettono
 
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Parliamoci chiaro, io di tecnici non ci capisco molto, ma dico il primo dopo i top per "rispetto" delle gerarchie..

In realtà secondo me in questa fase storica, Spalletti lo preferirei anche ad Ancelotti a bocce ferme..Carletto mi pare ormai alla frutta, poco combattivo e affamato..per noi assolutamente da schifare..

Con gli stessi mezzi non sono nemmeno tanto sicuro che otterrebbe meno di Sarri o Conte..

Quindi per me è un tecnico Top, la sua carriera parla chiaro, ha conteso scudetti con la rometta, ha portato in CL ll'Udinese di Iaquinta e Di Natale, con lo Zenit ha ottenuto i risultati che doveva ottenere, torna in italia e con al rometa fa 3° e 2°..poi porta due volte i cugini in CL..

Mi pare non si possa non condividerne la scelta dal punto di vista tecnico

Quoto pure i secondi che ci hai messo a scrivere.
 
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Comunque Berluscaroni starebbe riflettendo?Ma mi faccia il piacere.Nel pomeriggio,dopo il consueto pranzo del lunedì in una nota Villa,verranno rese note le decisioni.
 

MarcoG

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Riassunto.

Partita decisiva, lui decide di presentare gli stessi giocatori, nonostante la società abbia a più riprese fatto capire che sbaglia.
Primo tempo indecente, in svantaggio e senza gioco.
Nel secondo tempo fa una grazia divina, mette qualche giocatore nuovo e la partita, anche grazie agli episodi, cambia (il gioco resta lo stesso).

Esattamente perché dovrebbe restare? Per il gioco che non si è visto? Perché ha dimostrato di essere cocciuto? Perché ha fatto dei cambi in corsa?

Boban si è sentito in dovere di chiarire che la società non ha fatto pressioni nell'intervallo. Questo la dice lunga su come siano le dinamiche all'interno del club, dove è chiaro che Giampaolo fa l'arrogante e il testardo.
Va cambiato, perché non è un atteggiamento che può far bene al nostro milan, che necessita di umiltà prima che di ogni altra cosa.

Non sono contro Giampaolo, ho difeso Rino, non sono mai a favore del cambio allenatore. Ma qui c'è un problema caratteriale che va risolto, perché è evidente che ci stanno dei limiti intellettuali e di capacità emotiva.
 

singer

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Ormai è chiaro che non si discute più del se ma del chi.

Spalletti forse è il migliore del lotto per la personalità che comunque ha: non è una mammoletta, sa litigare con i giornalisti, con gli arbitri, è bravo a caricare la squadra e a sostenere il peso delle polemiche.

Non è un Conte, però è anche vero che con uno spogliatoio di bravi ragazzi mozzarellosi come il nostro, ci vorrebbe una personalità come quella di Tom "Gunny" Highway.

Da un punto di vista tecnico, chiunque arrivi mi auguro che sappia riconoscere che Suso può giocare forse solo qualche scampolo di partita (auspicabilmente come falso 9, in modo da non fare danni sulla fascia) mentre il turco solamente a bocce, assieme al vecchierel Biglia.
 

Milanforever26

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A chi ti riferisci quando parli di galli nel pollaio? Perchè il nostro problema è che non c'è gente con le palle da noi, non vedo Galli in nessun pollaio e SPalletti lo vedo come unico in grado di cavari qualcosa. Ma ha già detto che farà un anno sabbatico, e non credo gli daremmo mai la cifra che vuole....

Intendo che Spalletti è uno che non vuole avere freni quando parla..da noi invece "a chiacchiere" ognuno vuol dire la sua..
 

A.C Milan 1899

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Arrivasse motivato e fallisse pure lui avremmo la conferma certa che la rosa fa letteralmente schifo

Esattamente.

Niente più gesti di silenzio...ahahahahah!!!

Dai non dire così, che c’è già chi dice che una volta andato via da noi (spero il più presto possibile) tornerà a fare il fenomeno, come Higuain.

Poco importa che Higuain da noi abbia fallito solo perché poco motivato e che tutti gli altri attaccanti che hanno fallito nel post-Ibra fossero dei cessi (che infatti anche andati via da noi hanno fatto ridere).

E poco importa anche che Click Click fosse uno in Polonia da 135 partite e 47 goal in cinque anni (dai 18 ai 23), media molto modesta in un campionato ridicolo al cui confronto la Serie A attuale è l’NBA. È un fenomeno per il “momento si” attraversato al Genoa e nei primi due mesi da noi. Che ci vuoi fare.

Cito dal Guerin Sportivo un articolo di quando Pippontek era ancora al Genoa

La vera domanda è comunque la seguente: come è possibile che fino a 23 anni questo giocatore sia rimasto fuori dai radar dei grandi club europei? Con tutto il rispetto per il Genoa, che grande club lo è stato ma un secolo fa e che la scorsa estate lo ha acquistato per meno di 5 milioni di euro che il KS Cracovia è stato ben lesto a prendere.

La domanda non è strampalata, visto che Piatek a giugno non è stato ritenuto degno di far parte dei 23 convocati da Nawalka per il Mondiale. Certo il Cracovia non è una squadra di primo piano (nono nell’ultimo campionato polacco con Piatek), ma Piatek era stato comunque il terzo marcatore del torneo. Di più: fino a un paio d’anni fa questo attaccante non faceva certo gridare al miracolo, era insomma qualcosa di molto lontano dai tanti, troppi ‘predestinati’ del calcio giovanile, con una carriera davvero trascurabile quanto a gol segnati e considerazione da parte dei grandi club polacchi. In altre parole,Piatek è diventato Piatek al Genoa. Quello contro il Portogallo in Nations League è stato infatti il suo primo gol in Nazionale, alla seconda presenza assoluta dopo l’esordio contro l’Irlanda. Insomma, l’esonerato Ballardini qualche merito l’avrà pure avuto nei 13 gol segnati da Piatek, fra campionato e Coppa Italia, senza contare quelli di un precampionato in cui sembrava indemoniato.

La risposta non è semplice, perché al netto delle ultime impressioni Piatek (che in polacco significa venerdì) non ha un talento che abbaglia. Segna molto, in tanti modi diversi, ma non è onestamente paragonabile al quasi coetaneo Milik e a Lewandowski, e finito il momento magico il suo status potrebbe tornare simile a quello del sampdoriano Kownacki (lui sì un predestinato, sia pure con qualche stop di troppo) e dell’udinese Teodorczyk, convocati invece in Russia. E quindi? Boniek, quindi non il primo polacco incontrato per strada, dice che il vero valore di Piatek si vedrà appena il momento magico finirà. La speranza di Preziosi è quella di riuscire a venderlo prima.

Preziosi ha fatto l’affare della vita, ci ha visto lungo.
 
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