Le sanzioni per le violazioni al CDS potrebbero aumentare in base al reddito. Ad annunciarlo il viceministro delle infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami il quale ha dichiarato che - nell’ambito della revisione del codice la strada annunciato da Salvini - sarà svolto un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni per le violazioni al CDS.
Tale sistema è - con modalità diverse - in vigore in diversi Paesi europei.
È difficile dare un'opinione completa senza che vi sia il piano dettagliato.
Ad ogni modo, io sono dell'idea che qualunque tipo di fenomeno correlato in maniera proporzionale al reddito debba essere preso con le pinze nel nostro paese.
Il reddito reale è quasi sempre differente da quello che emerge sulle carte, quindi queste sanzioni andrebbero, paradossalmente, a penalizzare coloro che dichiarano il giusto.
Se nel nostro paese i controlli venissero effettuati come succede altrove e si riuscisse a colmare quel gap esistente tra reddito reale e reddito dichiarato (visto che si parla di una norma in vigore in altri paesi europei), l'idea sarebbe anche comprensibile, ma in Italia non è così.
Come dico sempre, anche la torre più bella crollerebbe su un castello fatto di sabbia.
I problemi da risolvere sono sempre alla base.