San Siro: turisti e gente che esulta ai gol degli avversari

Milanforever26

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stessa esperienza che ho avuto io con il baseball, andai a vedere a Pittsburgh la squadra locale (la piu scarsa della lega praticamente) affrontare il Los Angeles Dodgers. Non sapevo le regole, chi ci fosse in campo e quanto durava la partita. Ci siamo strafogati di chicken wings e patatine e siamo andati via prima che finisse. Degrado assoluto
È vero, vai a vedere lo sport giusto per goderti un evento..negli states spesso è così
 
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Ma li se non sbaglio c'è una ridistribuzione delle risorse, giusto?
E comunque il vero polmone degli sport americani spesso sono le squadre universitarie.

Magari li funziona pure il player trading perché puoi attingere a un settore giovanile che importa appartenenza e inserimento immediato.
Sì, le regole sono molto complesse, ci sono limiti al payroll, la fase di "draft" ovvero il nostro calciomercato, che permette agli ultimi di avere le prime scelte, eccetera. E' un discorso molto ampio e qui saremmo OT. Lo scouting conta tantissimo e l'istinto e la competenza delle dirigenze altrettanto. Ma chi ha le capacità per restare ai vertici ha sempre gli stadi stracolmi, gli altri che faticano no.
 

Swaitak

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Parliamo un pò di quest'altro degrado. Si fa passare San Siro sempre per tutto esaurito (coi tifosi del Milan) quando, si sa, é pieno di turisti. Ieri al gol della Cremonese hanno inquadrato due cinesi e un altro, con la maglia del Milan, che esultava così, senza senso. Una roba agghiacciante.
Bonazzoli trattato come Cristiano Ronaldo allo stadium in Juventus-Real
 

Maurizio91

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Il calcio come sport puro è in buona misura ufficialmente estinto. Le partite sono eventi esattamente pari a un concerto, uno spettacolo a teatro. Il Milan in questo senso è tra i club di punta.

Chi ancora non ha preso coscienza di questo continuerà a sentirsi stordito e confuso.

I giocatori e allenatori che vanno e vengono dall'Arabia rappresentano un tassello di un mosaico più grande che, in generale, sta di anno in anno trasformando il calcio in pura azienda con gente che va a lavorare per campare.
Ha fatto bene Milinkovic Savic a rispondere in un secondo alle domande idiote dei giornalisti. Basta con le prese per i fondelli sul romanticismo. Conta solo il grano.

La stessa situazione riguarda il mondo della musica.
 
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Quando l’interesse è solo fare soldi riempiendo lo stadio con chiunque,questi sono i risultati.
 

gabri65

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Il tifo.

Ci hanno rubato l'anima. Ci hanno stuprati, umiliati. Tutto per i loro porci interessi milionari.

Niente più passione, sentimento, ardore. Una volgare scatoletta da supermercato, inclusiva, ammiccante al guazzabuglio ideologico dei nostri tempi. Rasi al suolo la storia, le tradizioni, il carattere e l'orgoglio.

A me non frega quasi più niente, rimane una grande amarezza, la coscienza che i tempi cambiano e ciò che viene perso non torna.

Un autentico assassinio sportivo, mai si è verificata una cosa del genere, premeditata e pianificata con diabolica freddezza. Spero solo che qualcuno pagherà carissimo tutto ciò. Ma è una magra soddisfazione e non serve a salvare quella parte di vita e di cuore che non esiste più.
 

sampapot

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forse hanno comprato il primo gadget che hanno trovato (e alle bancarelle hanno solo i nostri) e poi hanno esultato senza neanche conoscere le squadre in campo
 
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Il calcio come sport puro è in buona misura ufficialmente estinto. Le partite sono eventi esattamente pari a un concerto, uno spettacolo a teatro.
Il Milan in questo senso è tra i club di punta.

Chi ancora non ha preso coscienza di questo continuerà a sentirsi stordito e confuso.

I giocatori e allenatori che vanno e vengono dall'Arabia rappresentano un tassello di un mosaico più grande che, in generale, sta di anno in anno trasformando il calcio in pura azienda con gente che va a lavorare per campare.
Ha fatto bene Milinkovic Savic a rispondere in un secondo alle domande idiote dei giornalisti. Basta con le prese per i fondelli sul romanticismo. Conta solo il grano.

La stessa situazione riguarda il mondo della musica.
Infatti. Ci sono già state proprietà americane prima della nostra, ma i cani che dirigono il Milan sono stati i primi a imporre quello che la curva in un comunicato della scorsa stagione ha giustamente definito il "Modello americano". Il problema è che - conta dei ricavi alla mano - indubbiamente funziona e sta prendendo campo un pò ovunque e il fatto che ad essere i pionieri di questo nuovo modo di vedere lo sport, totalmente privo di senso di appartenenza e completamente dedito alla ricerca del grano siano stati gli infami che abbiamo nella stanza dei bottoni a casa Milan, mi fa vergognare per loro. Ormai c'è più di un official store (potete andare a vedere) dove in sede di registrazione o accesso il termine "Fan" è stato ormai soppiantato da "Customer", cioè "Cliente". L'abbonato-tipo, come lo intendevamo noi, una volta si vedeva stendere il tappeto rosso dalla Società, in quanto il suo abbonarsi era un gesto di affetto e di fede che garantiva in partenza un incasso per tutte le partite a scatola chiusa, ovvero senza sapere se la stagione sarebbe stata esaltante o deludente. Adesso l'abbonato è visto quasi come fastidio, in quanto sottrae biglietti per le partite di cartello (mettetevi il cuore in pace, a breve verranno chiamate "Main event", come negli sport professionistici oltreoceano) che venduti singolarmente in "quella" partita porterebbero molti più quattrini. Non è un caso che tante squadre con grandi bacini di tifosi stiano riducendo drasticamente i modi e i tempi delle proprie campagne di abbonamento, proprio per vendere a peso d'oro più tagliandi possibili in occasione dei big-match. Non voglio neanche parlare dei biglietti venduti dalle agenzie di viaggio nei vari pacchetti, perchè mi viene il vomito: non so se avete sentito cosa ha detto Pacio nell'intervista della trasmissione di Serafini, ovvero, nel settore arancio non c'è più un italiano...
 
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