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La vendita dello stadio San Siro dall'Amministrazione comunale ai club di Inter e Milan è stata contestata con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), presentato dal Gruppo Verde San Siro, un'associazione di residenti del quartiere.
L'azione legale mira all'annullamento della delibera del Consiglio comunale (approvata a fine settembre 2025) che ha autorizzato la cessione dello stadio Meazza e delle aree annesse.
Il ricorso chiede innanzitutto la sospensione immediata degli effetti della delibera per impedire la stipula del contratto di vendita prima del giudizio di merito. L'urgenza dei residenti si scontra con quella di Inter e Milan, i quali vogliono chiudere l'affare entro il 10 novembre.
Questa data è cruciale a causa del vincolo culturale: la Sovrintendenza ritiene che il 10 novembre 2025 scatti il 70° anniversario dal collaudo del secondo anello (1955). Se la struttura fosse ancora di proprietà pubblica a quella data, scatterebbe automaticamente un vincolo che renderebbe estremamente difficile la demolizione.
Diventando proprietà privata prima del 10 novembre, il vincolo automatico verrebbe aggirato, permettendo ai club di procedere con l'abbattimento di circa l'80% del Meazza per la costruzione del nuovo impianto e delle aree commerciali previste.
I residenti hanno già annunciato che questa è solo la prima mossa e che prepareranno ulteriori ricorsi basati su presunte violazioni procedurali e normative ambientali. Il futuro di San Siro si deciderà, pertanto, tra le aule del TAR e le stringenti scadenze temporali.
L'azione legale mira all'annullamento della delibera del Consiglio comunale (approvata a fine settembre 2025) che ha autorizzato la cessione dello stadio Meazza e delle aree annesse.
Il ricorso chiede innanzitutto la sospensione immediata degli effetti della delibera per impedire la stipula del contratto di vendita prima del giudizio di merito. L'urgenza dei residenti si scontra con quella di Inter e Milan, i quali vogliono chiudere l'affare entro il 10 novembre.
Questa data è cruciale a causa del vincolo culturale: la Sovrintendenza ritiene che il 10 novembre 2025 scatti il 70° anniversario dal collaudo del secondo anello (1955). Se la struttura fosse ancora di proprietà pubblica a quella data, scatterebbe automaticamente un vincolo che renderebbe estremamente difficile la demolizione.
Diventando proprietà privata prima del 10 novembre, il vincolo automatico verrebbe aggirato, permettendo ai club di procedere con l'abbattimento di circa l'80% del Meazza per la costruzione del nuovo impianto e delle aree commerciali previste.
I residenti hanno già annunciato che questa è solo la prima mossa e che prepareranno ulteriori ricorsi basati su presunte violazioni procedurali e normative ambientali. Il futuro di San Siro si deciderà, pertanto, tra le aule del TAR e le stringenti scadenze temporali.
