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Ai microfoni di Pietro Senaldi, vicedirettore di Libero, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha risposto a varie domande su svariati temi come: vittoria del NO al referendum, inizi nel partito e legge elettorale. Il leader del Carroccio non dà per finito l'ex premier Matteo Renzi perchè "è ancora sostenuto dai poteri forti, i grandi sconfitti del referendum". Sul come è riuscito a diventare segretario del partito ha affermato: "Tre anni fa, dopo gli scandali dei diamanti e il periodo delle ramazze, la Lega era ai minimi, al 3%. Se alle Europee non arrivavamo al 4% eravamo fuori...mi sono fatto avanti, senza trovare grande concorrenza". Nessun dialogo con il PD, non esclude una possibilità di farlo con il Movimento 5 stelle, anche se è perplesso sulle posizioni di "estrema sinistra" che il sindaco di Roma Virginia Raggi ha assunto su questioni come l'immigrazione, reddito di cittadinanza e lavoro e che la farebbero essere un "sindaco del PD". Per quanto riguarda la legge elettorale, Salvini preferisce il mattarellum, perchè punta al governo e non esclude un confronto con Silvio Berlusconi, che il leghista cercherà di convincerlo ad un'alleanza, parlandogli della Flat Tax, della sovranità monetaria e della stessa attenzione verso gli elettori avuta da Trump. Infine, Matteo spende due parole sulle prossime elezioni in Olanda e Francia dove a vincere, secondo lui, saranno le destre di Wilders e Le Pen.
L'intervista integrale è visualizzabile sul sito ufficiale di Libero Quotidiano.
L'intervista integrale è visualizzabile sul sito ufficiale di Libero Quotidiano.