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Secondo me non ci capiamo bene. O forse abbiamo un concetto diverso di collettivo. Per me un giocatore come Tonali o lo stesso Leao non potrebbero mai crescere in un collettivo debole, fallaceo e che non sia letteralmente una squadra. Squadre di nome sono tutte, di fatto nessuno le é come noi. Questa é la nostra forza più grande, questo per me permette la crescita dei singoli, che altrimenti non si avrebbe o non in questo modo.Sono cresciuti dei singoli, questo sto dicendo. Il Milan dipende dalla crescita dei suoi giocatori giovani, ma è innegabile che siano cresciuti e non volerlo riconoscere e attribuire i soli meriti al collettivo è secondo me quanto più lontano dal vero vi possa essere. E ripeto non concordo sul fatto che la Juve sia oggi più forte del Milan: non importa cosa si è detto a inizio stagione, perché nessuno poteva prevedere una crescita di Leao del genere o un Tonali così o un Kalulu di questo tipo...Ma durante la stagione le cose son cambiate, oggi il Milan ha dei giocatori nei ruoli chiave più forti delle altre. Dalla mediana in giù ogni giocatore del Milan è tra i primi tre del ruolo in serie A... Leao, Theo e Maignan sono i più forti nei loro ruoli. Incensiamo tanto il centrocampo della Lazio con Milinkovic Savic, ma dati alla mano la Lazio le ha prese in mezzo al campo ogni volta che ci ha affrontato. Secondo me c'è solo una tendenza a sottovalutare i singoli, elogiando un gruppo che per carità è coeso, ma non bisogna dimenticare la crescita e il miglioramento anche dei singoli.
Nello sport é sempre il contesto a determinare il futuro di un giocatore, in ogni sport. Da grande fan di NBA non posso non vedere come undrafted players che finiscono nel posto giusto (che oggi sono i Golden State (purtroppo