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Arrigo Sacchi critica il gioco del Milan, in un'intervista a Rai Radio 2. Un breve estratto dell'intervista:
"Forse ho cambiato il modo di giocare a calcio nel mondo, ma in Italia sicuro non hanno appreso niente. In Italia c’è un rifiuto culturale al cambiamento. In Italia si gioca meglio rispetto al passato, alcune squadre giocano un calcio ottimistico, ma altre invece scelgono sempre una strategia difensiva.
Tra le squadre in questa categoria c'è il Milan, che non ha ancora uno stile. A me piace chi cerca di vincere con merito, regalando emozioni. "
A margine, giova ricordare, al contrario delle credenze popolari, che Sacchi dedicava tantissima attenzione alla fase difensiva, molta di più che all'attacco. Semplicemente la fase difensiva partiva dalla 3/4 avversaria con i nostri attaccanti. E per dirla tutta, il giocatore che lui riteneva più importante era Colombo, un medianaccio di contenimento (magari averlo oggi!). Tutto ciò per dire che il calcio spettacolare non nasce necessariamente con il voto inconsulto alla fase offensiva, basta avere idee chiare e saper indottrinare i giocatori con un progetto convincente ed appassionante.
Per ora il nostro gioco è invece di sbarrare la strada nella nostra area di rigore, regalando 60 metri di terreno agli avversari. Poi ovviamente diventano 120 anda e rianda per ritornare all'attacco, facendo cadere abissalmente la nostra efficienza.
Ma tant'è, probabilmente sono concetti da capire ancora più complicati delle più avanzate teorie cosmogoniche.
