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Editoriale di pochi minuti fa su Calciomercato.com
Ecco una parte:
"La sensazione è che nessuno voglia Conte perché se vince è merito suo, se non vince è colpa della società.
In altre parole: l’allenatore piace, la persona anche, il personaggio no.
Se prendi un Allegri o un Pioli, qualsiasi società se la cava assecondando qualche #out sul web.
Ecco il paradosso Conte: ha gioco, fa risultati, lo spogliatoio lo segue.
Non ha difetti, almeno in partenza.
Quindi: chi se lo mette in casa un allenatore che la prima battuta d’arresto sarà colpa della società?
Il paradosso Conte è che ha una (meritata) etichetta troppo immacolata per Milan o Juventus, in cui i gli attuali dirigenti hanno anche bisogno di un allenatore che poi domani verrà agevolmente lasciato indifeso se lo accuseranno di non conoscere il campionato italiano (magari Sergio Conceiçao).
Oppure, con la stessa disinvoltura, lo attaccheranno per non avere esperienza internazionale in panchina (tipo Thiago Motta).
Conte non dà questa exit strategy alle società.
Ecco perché va bene solo per il Napoli.
Perché De Laurentiis, dopo Spalletti, si è già giocato tre jolly di “colpa dell’allenatore”, da Garcia a Calzona passando per Mazzarri. Adesso che a Napoli insorgono “tutta colpa del presidente” se non ingaggia un tecnico top, gli tocca prendere Conte.
Napoli è l’unica piazza dove la sua reputazione verrà confrontata con Spalletti dello scudetto, più che con il disastro di quest’anno.
Alla Juve e al Milan, no.
Perché con i prossimi allenatori Juve e Milan potranno ancora giocarsi i jolly: non ha gioco, non fa risultati, non lega con lo spogliatoio."
Ecco una parte:
"La sensazione è che nessuno voglia Conte perché se vince è merito suo, se non vince è colpa della società.
In altre parole: l’allenatore piace, la persona anche, il personaggio no.
Se prendi un Allegri o un Pioli, qualsiasi società se la cava assecondando qualche #out sul web.
Ecco il paradosso Conte: ha gioco, fa risultati, lo spogliatoio lo segue.
Non ha difetti, almeno in partenza.
Quindi: chi se lo mette in casa un allenatore che la prima battuta d’arresto sarà colpa della società?
Il paradosso Conte è che ha una (meritata) etichetta troppo immacolata per Milan o Juventus, in cui i gli attuali dirigenti hanno anche bisogno di un allenatore che poi domani verrà agevolmente lasciato indifeso se lo accuseranno di non conoscere il campionato italiano (magari Sergio Conceiçao).
Oppure, con la stessa disinvoltura, lo attaccheranno per non avere esperienza internazionale in panchina (tipo Thiago Motta).
Conte non dà questa exit strategy alle società.
Ecco perché va bene solo per il Napoli.
Perché De Laurentiis, dopo Spalletti, si è già giocato tre jolly di “colpa dell’allenatore”, da Garcia a Calzona passando per Mazzarri. Adesso che a Napoli insorgono “tutta colpa del presidente” se non ingaggia un tecnico top, gli tocca prendere Conte.
Napoli è l’unica piazza dove la sua reputazione verrà confrontata con Spalletti dello scudetto, più che con il disastro di quest’anno.
Alla Juve e al Milan, no.
Perché con i prossimi allenatori Juve e Milan potranno ancora giocarsi i jolly: non ha gioco, non fa risultati, non lega con lo spogliatoio."

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