Nicola:"Milan qualitativo e di livello. Le squadre di Allegri...".

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Davide Nicola in conferenza :"Il nostro percorso dovrà portarci a essere competitivi per marzo e aprile, quando ci si giocherà l’obiettivo stagionale. Partiamo con entusiasmo anche per i nostri tifosi ma per me è se partisse adesso il ritiro perché siamo in continua evoluzione. La società sta lavorando con passione e voglia, a noi tocca subito una partenza di alto livello dopo la Coppa Italia. Il Mila punta ad altri tipi di obiettivi e le squadre di Allegri sono organizzate, hanno il giusto mix tra pragmatismo e gioco. Capiremo subito il livello a cui siamo arrivati perché troveremo altre 11 o 12 squadre come il Milan».



Sanabria sarà subito in campo?

«Sono felice che sia arrivato perché lo conosco personalmente, così come sono contento del gruppo che si sta formando. Dobbiamo solo completarlo con le ultime partenze e gli ultimi arrivi. La priorità è questa poi la prima sosta di settembre servirà per lavorare. In generale ho alcuni giocatori nella condizione di essere utili ma non per tutta la gara, quindi dovremo gestire bene le forze anche sfruttando i cinque cambi».



La Cremonese secondo Nicola deve ancora raggiungere il massimo del suo potenziale.

«Siamo solo all’inizio, anche dal punto di vista delle conoscenze fra noi. Il gruppo è stato ampiamente cambiato, attenderemo l'ultimo giorno di mercato per avere una rosa completa, ma chi è qua da tanto ha lavorato bene, a livello fisico abbiamo gente più avanti. Dei nuovi qualcuno è pronto e qualcun altro meno».



Anche il Milan è in fase di costruzione e non avrà Leao. Che squadra si aspetta?

«Molto qualitativa anche senza Leao, perché il Milan lotta per altri obiettivi . Ha capacità strutturali, fisiche e tecniche di spessore. Non so se i nuovi acquisti saranno pronti ma sono tutti di alto livello. Le squadre di Allegri sono difficili da affrontare: sanno costruire, sanno difendersi a quattro e a cinque. Noi dovremo avere coraggio ed equilibrio. Vale per qualunque avversario affronteremo».



La Cremonese si è imbottita di ragazzi esperti della categoria. Che cosa chiede in più a loro visto il compito che li aspetta?

«Finora ho potuto lavorare bene a livello difensivo perché i alcuni colpi in quel reparto sono arrivati presto. Altri, come Payero, devono inserirsi. Questo mi porterà a ripetere spesso gli stessi concetti per i nuovi arrivati ma mi piace perché in questo modo si allenerà meglio tutta la squadra. Chi conosce la categoria sa cosa lo aspetta e sa che dobbiamo costruire per essere competitivi fino alla fine».



Allegri ha definito la Cremonese una squadra rognosa.

«Mi fa piacere che le mie squadre siano definite rognose, perché lo si è sia quando hai tu la palla sia quando ce l’hanno gli altri. Allo stesso tempo, l’identità che abbiamo in mente non sarà visibile interamente perché dobbiamo lavorare su certe dinamiche. Qua c’era un modo di giocare e delle abitudini diverse, stiamo creando il giusto spartito come individualità e come reparti. La qualità di questo campionato ti obbliga a interpretare bene la fase difensiva ma anche la capacità di produrre gioco».



Saranno circa 4000 i tifosi grigiorossi nel settore ospiti.

«Ribadisco che per noi sarà un passaggio non facile e non breve, per cui servirà anche il supporto della gente. Ben venga che ci siano tanti tifosi, rappresentiamo al meglio la gente facendo bene sul campo. Ci saranno alti e bassi, dobbiamo essere coscienti che a volte le cose vengono e volte non vengono e che può accadere anche durante la stessa gara».



Cosa intende quando dice di non perdere l’equilibrio?

«Quando ho fatto riferimento alle ultime tre gare, non era importante dire che non abbiamo gol, ma che non abbiamo concesso molto agli avversari. I ragazzi si stanno applicando e mi danno dato risposte: non perdere l’equilibrio significa quando porti molti giocatori in attacco non scoprirsi troppo e ricostruire subito la linea difensiva quando perdi palla. Questa squadra arriverà a fare quello che abbiamo in testa, ma servirà tempo».



Dopo la gara contro il Palermo aveva detto che si doveva migliorare nell’ultimo terzo di campo: come si può colpire il Milan?

«Con il giusto coraggio nel proporre le tue giocate e con le relazioni di gioco offensivo. Occorre avere coraggio individualmente nei duelli singoli, cercando di portare gli uomini giusti in attacco e interpretare i momenti giusti per farlo. Cose che verranno bene con il tempo perché occorre conoscere bene le caratteristiche dei compagni in campo».

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