Dal 24 febbraio ad oggi, da allfemminile a geopolitical center, è sempre la stessa tiritera (forse su allfemminile con Conte al governo qualcosa di diverso si sarebbe letto

)
Al momento la situazione mi sembra questa:
- gli ucraini hanno un netto attuale vantaggio, la controffensiva sta funzionando, ma il tempo stringe, non possono andare avanti per molto via terra dato che "winter is coming", anche se immagino sia possibile via aria, dove l'aviazione russa ha dato la peggior prova di se, infatti dopo i primi fallaci tentativi è partita in ritirata, giustificata dalla propaganda russa che ha esordito con il suo potenziale non utilizzato. Hanno incastrato molti professionisti malequipaggiati verso Lyman, ma il buono è riuscito a rinchiudersi nelle due repubbliche.
- i russi hanno salvato il salvabile, cercando di tenere botta e ritirandosi nei territori di vero interesse. Devono riassettare l'intero esercito, rifornirsi ed armarlo decentemente, cosa che ad oggi sembra improbabile, ma le vie (della seta) del Signore sono infinite. C'è l'inverno di mezzo, il malcontento c'è ma non mi sembra così esagerato, soprattutto finché le notizie possono arrivare in un modo a San Pietroburgo ed un altro a Vladivostok. Si sono creati un debole casus belli diplomatico con il referendum, ma sembra troppo labile per ottenere aiuti meno ufficiosi. Non sottovalutare neanche le operazioni di guerriglia locale, a meno che non vogliano veramente credere che il 97% della zona sia dalla loro parte.
- lato economico è veramente una guerra tra poveri, non c'è una nazione che sia una che sta per implodere, usa lato finanziario, Cina lato finanza reale. UE e Russia neanche le metto in conto, perchè fanno a gara per chi fa scelte più scellerate. In tutto questo, bolle sociali stanno nascendo un po' ovunque, paradossalmente UE e Russia, quelle con più "diritti", sono le più mansuete, forse è la calma prima della tempesta.
- non so davvero come si faccia a parlare di pace, cioè, non c'è una singola fazione, UE, Cina, Russia, Usa che si sia mossa in quella direzione, i toni, i finanziamenti, gli armamenti, sono tutti indirizzati verso l'escalation, se si voleva la pace si trovava dal giorno 1, non si vuole. È stato fatto il referendum più scemo della storia, è crollata un'infrastruttura importante europea, non passa giorno che una fazione non parli di atomica, e c'è ancora chi crede nella pace. Non sono stati reclutati 300k di militari o inviati Himars per cercare la pace, se ne parlerà dalla primavera con i nuovi rifornimenti russi, quando si spera che una fazione prevarrà sull'altra (ndr, io volente o nolente, tifo occidente, è un ottimo slogan

. Ci ha rinunciato Macron a chiamare tutti, e lui ha la Iliad..
