- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 50,095
- Reaction score
- 38,245
Enrico Ruggeri intervistato dal Corriere si scaglia contro Fiorella Mannoia, che da qualche anno ha modificato la sua canzone “Quello che le donne non dicono"
La Mannoia ha cambiato il finale in "Ti diremo ancora un altro… no”, invece di "sì".
“Un errore. Mi sembra una forzatura dettata dalla cultura woke. Questa è una canzone sulle speranze disattese. Le donne parlano ai loro uomini: non sei più come all’inizio del nostro amore, torna a essere com’eri e ti diremo ancora un altro sì. L’incertezza è già nel testo."
La Mannoia ha cambiato poi un altro passaggio del testo:
“Cambia il vento, ma noi no e se ci confondiamo un po’” che diventa “Cambia il vento, ma noi no e se ci trasformiamo un po’”.
Così si giustifica la Mannoia: "Sicuramente a volte saremo confuse, a tutti gli esseri umani capita, ma ci leggo come un’ammissione di una sorta di inferiorità; è come se dicessimo: “Scusate se ci siamo ribellate, ma è perché non riusciamo a comunicare più con voi” e il mio orgoglio si è ribellato
La Mannoia ha cambiato il finale in "Ti diremo ancora un altro… no”, invece di "sì".
“Un errore. Mi sembra una forzatura dettata dalla cultura woke. Questa è una canzone sulle speranze disattese. Le donne parlano ai loro uomini: non sei più come all’inizio del nostro amore, torna a essere com’eri e ti diremo ancora un altro sì. L’incertezza è già nel testo."
La Mannoia ha cambiato poi un altro passaggio del testo:
“Cambia il vento, ma noi no e se ci confondiamo un po’” che diventa “Cambia il vento, ma noi no e se ci trasformiamo un po’”.
Così si giustifica la Mannoia: "Sicuramente a volte saremo confuse, a tutti gli esseri umani capita, ma ci leggo come un’ammissione di una sorta di inferiorità; è come se dicessimo: “Scusate se ci siamo ribellate, ma è perché non riusciamo a comunicare più con voi” e il mio orgoglio si è ribellato