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Continua la querelle contro Ea Sport e il presunto abuso dei diritti d'immagine sul videogioco Fifa.
Addirittura Gianni Rivera ora scende in campo in difesa di Ibra, e annuncia una forte presa di posizione attraverso un comunicato ufficiale:
"Ho letto in questi giorni le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic che condivido, perché come me, ha constatato che all’interno del popolare videogioco “FIFA”, EA Sports, venduto in tutto il mondo dalla Electronic Arts, si è fatto e si fa utilizzo del proprio nome e della propria immagine senza osservare delle specifiche regole previste. Ho per anni chiesto conto degli utilizzi riguardanti il mio nome e la mia immagine alla Electronic Arts all’interno dei videogiochi senza ricevere risposta. Non solo, le numerose diffide non hanno minimamente mutato la condotta della Electronics Arts. Non è giusto, sia per il calciatore che per il suo fan e noto che il problema coinvolge calciatori in attività e non. Ho chiesto allo Studio Segreto in Roma di dare corso al mandato giudiziale per risolvere in tribunale questa spiacevole vicenda che oramai perdura da troppi anni”.
Addirittura Gianni Rivera ora scende in campo in difesa di Ibra, e annuncia una forte presa di posizione attraverso un comunicato ufficiale:
"Ho letto in questi giorni le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic che condivido, perché come me, ha constatato che all’interno del popolare videogioco “FIFA”, EA Sports, venduto in tutto il mondo dalla Electronic Arts, si è fatto e si fa utilizzo del proprio nome e della propria immagine senza osservare delle specifiche regole previste. Ho per anni chiesto conto degli utilizzi riguardanti il mio nome e la mia immagine alla Electronic Arts all’interno dei videogiochi senza ricevere risposta. Non solo, le numerose diffide non hanno minimamente mutato la condotta della Electronics Arts. Non è giusto, sia per il calciatore che per il suo fan e noto che il problema coinvolge calciatori in attività e non. Ho chiesto allo Studio Segreto in Roma di dare corso al mandato giudiziale per risolvere in tribunale questa spiacevole vicenda che oramai perdura da troppi anni”.