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Comunque arrivati ad un certo punto penso che una cosa l'abbiamo capita, Paolo dal gg 1 della cessione e poi dopo lo scudetto vinto ha mandato messaggi a vuoto, senza capire a chi indirizzarli, Aivan? RedBird? Elliott? Aivan potrebbe lasciare presto, Elliott ha scritto una lettera di addio tempo fa, RediBird è arrivato ma non l'abbiamo visto operativo, con chi sta trattando Paolo?É lui che ha rilasciato l’intervista.
Senza quella restano normali contrasti su cui si cerca di conciliare.
Con l’intervista Maldini ha cercato di arruolare i tifosi al suo fianco contro la dirigenza (con il senno dei fatti).
Che pó l’abbia fatto perché convinto che questo facesse il bene del Milan non sto a sindacarli.
Ma é stato un arruolamento in piena regola al fine di combattere una guerra interna.
Senza eserciti le guerre non scoppiano, se arruoli gli eserciti…..
Secondo me c'è stato un tentativo di stanare il proprietario e le volontà dello stesso una volta concessa quella intervista di fine stagione, perché ad oggi il nostro proprietario non lo conosce nessuno, sembra una specie di grande famiglia con 3 salotti 20 camere da letto e un presidente che non vale niente e non rappresenta nessuno, né i proprietari, né lo stile Milan né altro, la situa è un po' strana, c'è poca chiarezza, questo Milan è un giocattolino che è stato capito da pochi ma nessuno sembra volerlo lasciare, lo scudetto vinto ha semplicemente aggravato delle situazioni societarie incerte.
Elliott ha valorizzato il club e gli ha dato un valore di 1,3 mlrd, RedBird ha "comprato" il Milan, Scaroni non rappresenta Elliott, Aivan è in uscita ed è un uomo di Elliott, ad oggi non si capisce quale sia la squadra "dei portaborse coi soldi" dietro la squadra di Maldini, lo staff, chi sono gli uomini forti? sono loro che stanno trattando? quali sono le intenzioni? qual è il giochino a cui stiamo giocando? perché Aivan è ancora qui? perché Scaroni non lo hanno lanciato sulla luna? se non capiamo 'ste cose come possiamo tenere l'uomo forte, l'eroe di turno, Maldini? c'era quasi più chiarezza societaria ai tempi di Galliani, modus operandi che Maldini non ha mai apprezzato e si è sempre tenuto alla larga da gente capace solamente di usare il giocattolino senza sfruttare le potenzialità.