É diverso. Ai tempi citati il milan incassava 30 miliardi di ricavi e 30 miliardi da Berlusconi. Se la societá decideva di fare spese extra e di spendere 70 invece di 60, si andava da Silviuccio e si diceva... “mi dai 10 miliardi in piú ?”.
Chiaro che i tifosi, l’unica cosa che facevano era gridare sotto casa di Silvio “Grande presidente! Caccia la grana!”.
Poi il calcio é passato da avere budget da 50-60 miliardi (30 milioni di euro) a 500-1.000 miliardi (500 milioni di euro) e i soldi non limpoteva piú mettere Silviuzzo, perché anche per lui 2-300 milioni (500 miliardi) l’anno di necessario lo mettevano fuori gioco.
Adesso le societá hanno un budget basato su quanti sono i loro ricavi. Tu il budget o lo soendi per una cosa o per l’altra.
Se il milan per gli ingaggi ha un budget di 120 milioni lordi, se ne dai 15 a Donnarumma, vuol dire che investi il 12% del budget per il portiere e te ne resta l’88% per tutti gli altri giocatori.
Inoltre gli altri potrebbero iniziare a dire: se ne dai 7 netti a lui perché non 5 netti a me?
Secondo me lamscelta corretta sarebbe estendere il contratto diminuendo lo stipendio base ma aumentandone la durata ed introducendo una parte variabile importante dipendente dal raggiungimento degli obbiettivi, inoltre andrei incontro a Raiola introducendo una clausola rescissoria il cui valore dipenda dagli obbiettivi.
In sintesi.
Nei prossimi 2 anni Donnarumma guadagnerebbe 12 milioni.
Io gli propongo un quinquennale da 4,5 netti all’anno di base piú 1 milione per la qualificazione in CL. Inserisco una clausola rescissoria di 50 milioni se non ci qualifichiamomper la CL e 80 se ci qualifichiamo.
In sostanza Donnarumma guadagna certamente 22,5 milioni nei prossimi 5 anni, 27,5 se ci qualifichiamomalla champions, é un bel plus rispetto ai 12. Raiola ha margine per muoversi liberamente con lamcessione se vuole. L’anno che gli va male e guadagna solo 4,5 ha una scappatoia per andarsene a costo di saldo. Il Milan risparmia sul costo annuale, ha esborsi collegati ai ricavi e mantiene il giocatore come asset societario almeno fino al 2023.