Ad un mese da tale stupidata, al secolo green pass o certificato verde per gli italiani, possiamo fare un bilancio.
Non ha dato vantaggi particolari, se non per il fatto che qualcuno ha dovuto fare il tampone rapido che altrimenti probabilmente non avrebbe fatto e quindi hai avuto qualche dato in più nella sorveglianza.
A dire il vero da quando si è aperto un po' il mercato privato con prezzi calmierati trovi piuttosto di frequente persone sottoporsi ad un test rapido per il solo fatto di avere un raffeddore o un mal di gola temendo il covid, senza alcuna necessità di green pass.
Il problema è che questo surplus di tamponi più o meno facoltativi si inserisce in quadro generale dove i tamponi molecolari sono pochi ed hai inserito anche i rapidi meno certi, comunque insufficienti ad avere il polso della situazione in un paese dove il tracciamento dal primo giorno è una chimera.
Ieri in Regno Unito secondo il bollettino covid sono stati effettuati 1,15 milioni di tamponi mentre qui meno di 300.000
E questo spread enorme continua a non essere spiegato dalle autorità sanitarie e politiche.
Ogni sabato sera e domenica vedo le chiese piene di vecchi, presumibilmente anche fragili, perchè per andare in chiesa al chiuso non serve il green pass.
Nessun problema personalmente anzi, tuttavia il fatto che si possano radunare decine di persone con questo profilo a rischio assoluto covid in una chiesa medio-piccola e centinaia in quelle più grandi o in cattedrale lascia alquanto dubbiosi.
Tre-quattro in una panca vedo comunemente.
Limitare la mobilità e le attività dei giovani mentre vecchi e malati possono ammassarsi al chiuso non ha nulla di logico.
Abbiamo visto che nessuno ha sollevato la questione ed è passato sotto silenzio.
Ai tempi di Conte c'è voluta la protesta della Chiesa per far tornare indietro l'esecutivo, per cui fuori alle chiese vedete il numero di persone come capienza massima, invece stavolta tutto liscio.
Siccome anche oggi leggo di estensione di green pass, non sappiamo chi saranno i malcapitati nella morsa a breve magari qualche categoria del pubblico impiego visto il collaborazionista Brunetta, allora lancio una riflessione-provocazione
Qual è l'appuntamento più importante nel prossimo autunno per la politica ?
Dato che l'Italia è tra i pochissimi paesi al mondo democratici che da un anno e mezzo subordina le elezioni al covid, ci sono le elezioni amministrative rinviate per il secondo anno consecutivo.
Il mio timore, visto che abbiamo al governo autentici pluripregiudicati nel crimine di fottere la gente e potrebbero tenere master in tal senso, è che più di qualcuno utilizzi il covid anche per discriminare le persone nei propri diritti politici.
Potrebbero esserci partiti che introducono, anche arbitrariamente senza una legge in merito, la vaccinazione come criterio per candidarsi in lista o per fare gli attivisti.
In futuro potrebbero esserci primarie aperte solo a chi ha green pass o addiruttura proprio il vaccino, chi le ha fatte quest'estate magari sarà per l'ultima volta.
Chiaramente mi riferisco a chi le fa, perchè storicamente certi partiti non le fanno figuiamoci con il covid in stato di emergenza.
Infine gran finale, il mio timore maggiore francamente, cioè arrivare al punto che ai seggi si va solo con la vaccinazione mentre per gli altri ci saranno forme alternative cartaceee oppure online del tutto manipolabili.
E non parliamo di quattro gatti, ma di parecchi milioni che possono tranquillamente orientare l'esito di ogni elezione anche se basterebbero poche migliaia come abbiamo visto in molti esiti incerti.
Voi che dite ?
Fantasia eccessiva oppure qualcosa potrebbe accadere realmente ?