Ricciardi conferma:"Scuole ok, attività commerciali possono chiudere

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Franceschini:"Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d'intesa con le Regioni".

Ho capito va , pomeriggio vado a ritagliare i capelli prima che si torna alla fase scimmia/fai da te.
Tanto ormai è chiaro : quando esce una notizia la smentiscono e poi dopo due giorni la situazione è peggio di quella paventata.
 
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Ma lo sport a 6-7-8 anni non è meno importante della scuola.
Come Mancini e pochissimi altri hanno fatto notare.
Lo sport poi si fa all'aperto e addirittura i protocolli prevedono distanziamenti e rispetto delle norme.
Ci sarebbe la partitella , vero, ma non credo in classe dei bambini di 6-7-8 anni(senza mascherina) tengono distanze dai coetanei.
Non lo credo nemmeno se lo vedo perchè conosco i bambini e so come socializzano.

Di questi tempi si farebbe meglio a prestare attenzione a quando si definisce un settore essenziale rispetto ad altri.


Io sono tra quelli che pensa che la scuola è fondamentale ma parliamo sempre di 15 bambini in una stanza chiusa e non areata per 4-8 ore e senza mascherine in un periodo storico in cui la mascherina la si indossa sempre.
Tanto normale non è.
Il punto che sfugge a tanti è che la scuola è un punto di incontro di una miriade di “vite sociali” differenti. In una classe ci saranno il ragazzino che gioca a calcio nella squadra A, il ragazzino che gioca a calcio nella squadra B ecc. Idem per il basket, la pallavolo, gli altri sport e le altre attività extra-scolastiche.
Ora, se il ragazzino che gioca a calcio/basket/pallavolo nella squadra A viene trovato positivo, se fa didattica a distanza è sufficiente il tracciamento dei contatti legati al “mondo” che ruota intorno alla squadra A, se va a scuola buonanotte.

A me sembra un concetto talmente banale che mi pare assurdo che molti nemmeno ci pensino. È come se ci fosse una strada con un incrocio in cui si verificano molti incidenti e si dicesse “eh mica è colpa dell’incrocio, le macchine prendono velocità prima di arrivare all’incrocio”.
 

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Il punto che sfugge a tanti è che la scuola è un punto di incontro di una miriade di “vite sociali” differenti. In una classe ci saranno il ragazzino che gioca a calcio nella squadra A, il ragazzino che gioca a calcio nella squadra B ecc. Idem per il basket, la pallavolo, gli altri sport e le altre attività extra-scolastiche.
Ora, se il ragazzino che gioca a calcio/basket/pallavolo nella squadra A viene trovato positivo, se fa didattica a distanza è sufficiente il tracciamento dei contatti legati al “mondo” che ruota intorno alla squadra A, se va a scuola buonanotte.

A me sembra un concetto talmente banale che mi pare assurdo che molti nemmeno ci pensino. È come se ci fosse una strada con un incrocio in cui si verificano molti incidenti e si dicesse “eh mica è colpa dell’incrocio, le macchine prendono velocità prima di arrivare all’incrocio”.

Anche io trovo incredibile che molti non ci arrivino, a partire da chi ci governa. Ma quelli hanno ben altri interessi...
 

Toby rosso nero

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Franceschini:"Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d'intesa con le Regioni".

Pericolosissimo Franceschini, falsissimo catto-comunista profondamente anti-nazionale nonostante si dichiari protettore della cultura italiana.
A livelli Napolitano, come personaggio.

Se si muove lui bisogna veramente temere qualcosa di molto poco democratico.
 

danjr

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La scuola è una priorità assoluta, io la metto al secondo posto solo dopo il lavoro.
Ma veramente tu la consideri una cosa secondaria? Sono sconvolto, eppure sei uno di quelli che ragionano meglio di tutti, posso forse forse tollerare le scuole superiori, ma per i bambini più piccoli togliere la scuola fino a data da destinarsi è fargli un danno enorme e probabilmente irreparabile a livello di socialità, buttarli davanti a uno schermo tutto il giorno a 6-7 anni li devasta psicologicamente

operazioni che andrebbero fatte:
1) dividere tra attività che contribuiscono al contagio e attività ininfluente ai fini del contagio;
2) all'interno delle attività che contribuiscono al contagio dividere tra essenziali e superflue.

Quello che il governo vuole fare:
Chiudere cose a caso solo per dare una sorta di segnale, senza alcun criterio logico. Lo so anche io che chi mi taglia i capelli è meno essenziale della scuola, ma perché chiuderlo se non contribuisce? utilizza gli stessi DPI presenti a scuola con la differenza che incontra un cliente alla volta e non duecento contemporaneamente (stesso discorso per mille altre attività, anche commerciali che verrebbero chiuse).
Poi quando i contagi continueranno comunque a salire si dovrà lo stesso passare ad altri interventi, ma quelli che intendono prendere ora risulteranno del tutto ininfluenti
 
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Io pure sono nella tua stessa situazione lavorativa ma se si continua con le chiusure rischio il posto come tanti altri. Capisco il tuo discorso sui rischi ma davvero non riesco a pensarla come te neanche per un secondo. Forse dipende da come si guardano le cose..io non riesco a pensare solo al mio orticello...

mah in realtà per come la vedo io sono io che non penso solo al mio orticello... non mi piace la retorica, ma non sono io che se ne frega dei morti in questo caso.
 
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La mia ragazza lavora nell'estetica, si è fatta il di dietro per arrivare ad avere il suo negozio. Ha un ottimo giro, glielo stanno per rovinare questi criminali e quasi gli tieni la parte? Pagargli tu quasi mille euro di mutuo, visto che la obbligheranno a chiudere. Mi viene il vomito. Ed io devo vederla piangere per colpa di questi figli di pu.


cosa ti posso dire oltre al fatto che mi dispiace? se tu stessi parlando con qualcuno che ha perso dei cari ti risponderebbe che è meglio perdere il lavoro che la vita.
io non son mica qua a farvi la morale, sto parlando della definizione delle attività non essenziali.
io ho perso dei conoscenti ma non ci tengo a perdere dei cari.
ce la fate a valutare tutti i punti di vista o esiste solo il vostro?
te sei giovane, ami le feste e la tua morosa ha il negozio. dei vecchi te ne freghi. io ho i genitori vecchi e non me ne frego se permetti e preferisco che chiudano i negozi.
ciò vuol dire che sono "senza cuore"? pensatela un po' come vi pare a questo punto.
sembra che sia colpa mia se c'è il virus.

per come la vedo io la vita, se uno perde il lavoro può recuperare. se perde i genitori è peggio.
 
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mah in realtà per come la vedo io sono io che non penso solo al mio orticello... non mi piace la retorica, ma non sono io che se ne frega dei morti in questo caso.

Non credo ci sia persona qui che non se ne frega dei morti. Ma i morti purtroppo rimangono morti e i vivi devono pur vivere e non si vive senza lavoro e senza nulla. Capisci il controsenso?
Non sono sicuro che avresti la stessa idea se tu fossi dall’altra parte della barricata. Almeno così sembra willie
 
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attività non essenziali significa che sono attività che non servono a garantire i beni ed i servizi essenziali alla collettività. almeno su questo non c'è margine di opinione. è una definizione.

se stai ai singoli, qualsiasi attività è essenziale. pure spacciare per lo spacciatore è essenziale, se no non guadagna...

che poi la scuola probabilmente non rientri in questo campo sono d'accordo anche io.

Come il mondo della musica, chi vive con le manifestazione e con gli sport, insomma, tutto ció che é legato alla socializzazione.

C’é differenza tra definire una cosa inutile e non essenziale.
Sono attivitá utili alla socializzazione, ma non essenziali per la collettivitá in questa fase.
Lo sono Peró per chi ci campa.
Quanto ancora si puó chiedere a questi di tirare la cinghia senza una prospettiva di uscirne.

Devono dire adesso quale sia il piano... aspettare il vaccino a febbraio?
Aspettare un nuovo calo dell’epidemia a giugno?

Per quanto mi stai chiedendo di stringere la cinghia e hai intenzione di supportarmi in qualcosa o siamo al “rangives”?

É fondamentale questo
 
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Si ma oltre ad essere una attiva essenziale o no, a mio avviso, deve avere anche un impatto sul contagio. Loro dicono che le scuole non hanno un impatto, facciamo finta di crederci, allora secondo le loro disposizioni è tutta colpa del calcetto, del parrucchiere, dell’estetista, della palestra! Beh, bastava dirlo prima. Ovvio che sono cose di cui si può fare a meno, ma secondo me incidono poco sul virus. Anche il guardiano del faro è un lavoro superfluo, ma che senso avrebbe chiuderlo? Chi contagia? Qualcuno pensa davvero che una partita di calcetto al mese con amici fidati sia più pericolosa di un ambiante dove girano centinaia di persone?

É una giusta considerazione.
In veritá le cose non sono messe a caso. Esistono tabelle condivise sull’impatto in termini di Rt delle singole attivitá.

Sappiamo che l’obbiettivo é portare l’Rt o R0 sotto l’1 e tenercelo.

Ogni attivitá ha un costo, ad esempio la scuola costa ad esempio 0,3. Mentre magari i parrucchieri costano 0,05.. (i numeri adesso li sto inventando)

Se sei a 1,2 e non vuoi spendere lo 0,3 della chiusura delle scuole, una possibile opzione é chiudere parrucchieri (0,05) palestre (0,05) saloni di bellezza (0,05), sport amatoriali (0,1) totale fanno 0,25 che mi portano a 0,95 senza chiudere le scuole.

É ovvio che la singola attivitá non impatta di piú della scuola, ma é una specie di budget da spendere.

Se poi spendendo, rimani sopra l’1 devi chiudere altre cose. Lo ha spiegato bene a giugno Merkel.

Queste analisi Peró andrebbero fatte localmente e non a livello nazionale.
 
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