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Ricci a MTV:"Il ruolo del mediano a tre è quello che sento più mio, ma nel corso degli anni ho imparato a fare anche altri tipi di ruoli. Sono partito mezz’ala in Serie B, con Juric sono arrivato a giocare in una mediana a due, dove ti vengono chieste più cose e devi fare tutto in maniera perfetta. Poi sono tornato a giocare mediano davanti alla difesa… Il ruolo che sento più mio forse è quello”.
Di questo club hanno fatto parte tanti centrocampisti importanti. C’è qualcuno che hai seguito più da vicino o a cui ti sei ispirato?
“Il primo che mi viene in mente è Pirlo, ovviamente il maestro in quel ruolo. Vedevo un po’ di video quando ero piccolo. Magari non sono riuscito a vedere moltissime partite ma me lo ricordo molto bene”.
Perché hai scelto la maglia numero 4?
“È un numero che ho vestito anche in passato in alcune nazionali. Mi piace molto, si addice molto a quello che sono io dentro e fuori dal campo. È un numero che da molta stabilità ed equilibrio: è quello che sono io e quindi ho scelto il 4”.
Cosa ci puoi dire di te? Cosa ti piace fare fuori dal contesto calcistico?
“Passo molto tempo con la famiglia. Durante l’anno sono sempre concentrato su quello che devo fare in campo: faccio di tutto per fare qualcosina in più per poi stare meglio all’interno del campo”.
Abbiamo visto che sei stato in vacanza in Uganda, non una delle mete classiche per le vacanze di un calciatore. La ragione di questo viaggio è un po’ il tuo modo per evadere che è la solita realtà?
“Penso che evadere sia la parola giusta. Vado in Africa da quattro anni, chi è stato la cosa vuol dire ogni volta che torni da un viaggio del genere: ti porti sempre dietro qualcosa che ti arricchisce. Persone che rispetto a tutti noi non hanno praticamente niente, però riescono sempre ad avere il sorriso stampato sulla faccia. Questo penso sia l’insegnamento più bello che ti porti dietro”.
Un messaggio per i tifosi del Milan?
“Ci tenevo a mandare un grosso saluto ed un abbraccio a tutti i tifosi. Ci vediamo presto, forza Milan! Ciao!”.
Di questo club hanno fatto parte tanti centrocampisti importanti. C’è qualcuno che hai seguito più da vicino o a cui ti sei ispirato?
“Il primo che mi viene in mente è Pirlo, ovviamente il maestro in quel ruolo. Vedevo un po’ di video quando ero piccolo. Magari non sono riuscito a vedere moltissime partite ma me lo ricordo molto bene”.
Perché hai scelto la maglia numero 4?
“È un numero che ho vestito anche in passato in alcune nazionali. Mi piace molto, si addice molto a quello che sono io dentro e fuori dal campo. È un numero che da molta stabilità ed equilibrio: è quello che sono io e quindi ho scelto il 4”.
Cosa ci puoi dire di te? Cosa ti piace fare fuori dal contesto calcistico?
“Passo molto tempo con la famiglia. Durante l’anno sono sempre concentrato su quello che devo fare in campo: faccio di tutto per fare qualcosina in più per poi stare meglio all’interno del campo”.
Abbiamo visto che sei stato in vacanza in Uganda, non una delle mete classiche per le vacanze di un calciatore. La ragione di questo viaggio è un po’ il tuo modo per evadere che è la solita realtà?
“Penso che evadere sia la parola giusta. Vado in Africa da quattro anni, chi è stato la cosa vuol dire ogni volta che torni da un viaggio del genere: ti porti sempre dietro qualcosa che ti arricchisce. Persone che rispetto a tutti noi non hanno praticamente niente, però riescono sempre ad avere il sorriso stampato sulla faccia. Questo penso sia l’insegnamento più bello che ti porti dietro”.
Un messaggio per i tifosi del Milan?
“Ci tenevo a mandare un grosso saluto ed un abbraccio a tutti i tifosi. Ci vediamo presto, forza Milan! Ciao!”.
