Secondo me non è ciclica. Non sono d'accordo.. ti spiego
Secoli fa si nasceva o ricchi o "poveri"/"Medi" (escludiamo schiavo). I ricchi non diventavano ricchi perché la gente comprava prodotti.. non c'era tutto il consumismo sfrenato. Semplicemente si era fortunati e basta. Il povero/medio dall'altra parte aveva come scopo sopravvivere e non vivere. Alla persone media bastava finire la giornata con un tozzo di pane in bocca.. La differenza di oggi è che si cerca di godersi la vita.. per carità è giusto cosi però tutta questa gente che è diventate ricca lo è grazie a noi che consumiamo. Il problema è che poi ti dicono. "Bene Vi rifiutate di consumare? Allora meno domanda meno consumo e scattano i licenziamenti". In un modo o nell'altro la disoccupazione toccherà anche a te.. In parole povere, inconsciamente, siamo costretti a mantenere questo status Detto ciò C'è sicuramente gente che muore di fame in Italia come ovunque nei paesi "ricchi".. ma è un circuito ben strutturato
Però è destinato a terminare.
Non può reggere, non matematicamente.
È difficile da vedere lo schema totale, perché complicato da spiegare a parole, uno ci deve arrivare da solo ( non che tu non l' abbia già chiaro eh).
Ma non può durare per sempre e finirà al 100%, quando non lo so.
Ma un sistema che per rimanere stabile ha bisogno di crescita perpetua non può aritmeticamente funzionare e infatti non lo farà.
In un mondo finito la crescita infinita non è contemplabile.
Si è partiti dalle nazioni, poi ai continenti, ora al globo.
A meno che si inizi il commercio interstellare questo sistema imploderà su se stesso quando si arriverà all' apice della curva, quando non ci sarà più alcun modo per "crescere".
Il nostro benessere è dovuto al continuo debito, che necessita di continua crescita per poter essere ripagato, si vive sempre sperando che quelli che verranno dopo pagheranno il nostro benessere, finché si resterà strozzati.
Non so quando, certo, ma prima o poi si arriverà li.
Ogni povero in meno sulla terra, è un passo in più verso la fine del nostro modello economico.
Non esiste, non è concepibile il benessere diffuso, come in tutte le cose c è un equilibrio da rispettare.
Il benessere, per come viene perseguito, necessita di una persona che vive sotto media per ognuno che vive sopra, questa regola non può cambiare, mai.
Come ho detto, siamo in una realtà finita, non infinita.