Sul piano tattico ci sono molte somiglianze invece. Sanches come Seedorf è una mezzala atipica che unisce tecnica a grande forza atletica, oltre a giocare con una sfrontatezza che un po' ricorda Clarence davvero. D'altronde Sanches è sempre stato paragonato proprio a Seedorf fin dai suoi esordi.
Per il resto, Clarence era Clarence, immenso e non paragonabile a nessuno, pure se tutti dimenticano che quando è arrivato al Milan lo ha fatto tra la contestazione dei tifosi che lo ritenevano un bidone nello scambio con Coco. Quando lo abbiamo preso noi era in una fase molto complicata della carriera, finito in panchina all'Inter dove Cuper gli preferiva addirittura Dalmat

Poi oggi al solito, rigorosamente col senno di poi come sempre, Seedorf è ritenuto una leggenda ma la verità è che al momento del suo arrivo nessuno lo voleva, fu una vera scommessa voluta soprattutto da Ancelotti che credeva ciecamente in lui.
Per certi versi, la parabola di Sanches gli somiglia in alcuni passaggi, visto che il portoghese, non dimentichiamolo, ha vinto un Europeo da titolare a 18 anni, tanto da riserva al Bayern in stagioni da alti e bassi e l'anno scorso un campionato francese da outsider. Di Sanches vedo che proprio tutti o quasi ignorano il fatto che sia un giocatore con molta esperienza e già alcune grandi vittorie in carriera.
Entrambi trovo siano giocatori che un po' dividono, che non piacciono a tutti gli allenatori, che hanno bisogno di sentirsi leader e avere la fiducia incondizionata dell'ambiente per rendere al massimo, all'interno di un sistema di gioco che un po' debba essere su misura per loro.