Rangnick:"Ibra? Io formo campioni. Non li compro già fatti".

Aron

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Rangnick, al CorSera, per l'ennesima volta sul Milan:"Credo che il Covid è stato decisivo. Il Milan mi aveva contattato ad ottobre, mi hanno sorpreso per la conoscenza del mio lavoro passato. Poi c’è stata l’interruzione e con la ripresa hanno ottenuto grandi risultati, 9 vittorie e 3 pareggi. Confermare Pioli è stata la scelta più logica, abbiamo concordato fosse saggio non fare cambiamenti generali. Sul medio-lungo termine non so se si rivelerà azzeccata, è una risposta più complessa. Di sicuro non ho cambiato convinzioni e filosofia. Ammiro Ibra, che a 39 anni è ancora in grande forma fisica. Ma la mia filosofia prevede di formare i campioni, non di comprarli già fatti. I calciatori vanno cercati quando non li conosce quasi nessuno e quelli più esperti, che sono già nel club e hanno atteggiamento e mentalità convincenti, possono comunque migliorare attraverso il lavoro dello staff. Alla Red Bull abbiamo lavorato di continuo con e sugli scout. Sanno quali sono le caratteristiche che cerchiamo. Può capitare che un procuratore mi proponga un giocatore interessante, ma se è bravo davvero dovevamo già averlo notato noi”.

Si sta facendo un sacco di pubblicità
 

Masanijey

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Hai ancora voglia di aspettare che vengano formati giovani di belle speranze,
o di giocarti le chance si entrare in CL il prox anno?

Chiedo per un amico

La tua è una domanda chiaramente provocatoria. Ma ci sta. Però ti rispondo dicendo: se avessimo iniziato un percorso come questo all'era Mirabelli forse oggi non saremmo in una posizione diversa?
Sarà l'euforia Tonali, ma non dimentichiamoci in che condizioni siamo oggi, e che se anche quest'anno gli investimenti non ci porteranno in Champions poi hai voglia ad aspettare.. O no?
 
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Secondo me questo sta rosicando non poco. Forse abbiamo schivato una pallottola fatale per noi.

Sempre pensato che Ragnarok sarebbe stata una disgrazia ai livelli di Hodgson all' Inter (il guru del momento che sacrificò Roberto Carlos per Pistone in nome di non si sa bene cosa).
Che poi tutto sto pistolotto Red Bull è una Udinese più glamour e Ragnarok un Guidolin che ci crede di più
 
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Questa discussione è la dimostrazione di come gli stessi tifosi possano talvolta essere distruttivi.
Tutti ad inveire contro le parole rilasciate in questa intervista quando nei concetti espressi fatico a vedere qualcosa da criticare.
Arrivare sui giovani talenti prima che ci arrivino gli altri: è forse un concetto sbagliato? È più ammirevole arrivarci dopo e pagare il triplo?
Tra l'altro anche nei toni trovo enorme rispetto.
Però inspiegabilmente arrivano valanghe di letame. Vabbè..

si chiama "andare a simpatia" e qui sta simpatica "certa gente".

ovviamente chi non è "certa gente" spara solo cavolate.
 

Ruuddil23

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Rangnick, al CorSera, per l'ennesima volta sul Milan:"Credo che il Covid è stato decisivo. Il Milan mi aveva contattato ad ottobre, mi hanno sorpreso per la conoscenza del mio lavoro passato. Poi c’è stata l’interruzione e con la ripresa hanno ottenuto grandi risultati, 9 vittorie e 3 pareggi. Confermare Pioli è stata la scelta più logica, abbiamo concordato fosse saggio non fare cambiamenti generali. Sul medio-lungo termine non so se si rivelerà azzeccata, è una risposta più complessa. Di sicuro non ho cambiato convinzioni e filosofia. Ammiro Ibra, che a 39 anni è ancora in grande forma fisica. Ma la mia filosofia prevede di formare i campioni, non di comprarli già fatti. I calciatori vanno cercati quando non li conosce quasi nessuno e quelli più esperti, che sono già nel club e hanno atteggiamento e mentalità convincenti, possono comunque migliorare attraverso il lavoro dello staff. Alla Red Bull abbiamo lavorato di continuo con e sugli scout. Sanno quali sono le caratteristiche che cerchiamo. Può capitare che un procuratore mi proponga un giocatore interessante, ma se è bravo davvero dovevamo già averlo notato noi”.

"Abbiamo concordato....ecc", secondo me c'è comunque una mezza parola per il futuro, ho questa sensazione (speriamo sbagliata)
 

Chrissonero

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Si certo, tutto molto bello.

Ma un conto è avere come prima squadra e come prima città un club e un posto dimenticato da Dio e dall'uomo , dove si può programmare in santa pace, e altri 4 club satellite sparsi per il mondo per scovare talenti e lanciarli nel momento giusto..... altro conto è portare i leao al milan.

Perchè non riporta poi quanto costava e quanto costa il giochino red bull???

Raccontare le verità a metà crea distorture.

Rangnick non ha scoperto gli upamecano e i manè, semplicemente la red bull ha cresciuto migliaia di ragazzi e in mezzo a migliaia qualcuno buono fuori esce.
I due citati infatti arrivano dal salisburgo, società satellite del lipsia.
Non esiste il genio della lampada nel calcio.

Esatto! Con Rangnick ho finito quando ha detto che dovevamo lavorare in stile Atalanta..
 

Aron

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Rangnick, al CorSera, per l'ennesima volta sul Milan:"Credo che il Covid è stato decisivo. Il Milan mi aveva contattato ad ottobre, mi hanno sorpreso per la conoscenza del mio lavoro passato. Poi c’è stata l’interruzione e con la ripresa hanno ottenuto grandi risultati, 9 vittorie e 3 pareggi. Confermare Pioli è stata la scelta più logica, abbiamo concordato fosse saggio non fare cambiamenti generali. Sul medio-lungo termine non so se si rivelerà azzeccata, è una risposta più complessa. Di sicuro non ho cambiato convinzioni e filosofia. Ammiro Ibra, che a 39 anni è ancora in grande forma fisica. Ma la mia filosofia prevede di formare i campioni, non di comprarli già fatti. I calciatori vanno cercati quando non li conosce quasi nessuno e quelli più esperti, che sono già nel club e hanno atteggiamento e mentalità convincenti, possono comunque migliorare attraverso il lavoro dello staff. Alla Red Bull abbiamo lavorato di continuo con e sugli scout. Sanno quali sono le caratteristiche che cerchiamo. Può capitare che un procuratore mi proponga un giocatore interessante, ma se è bravo davvero dovevamo già averlo notato noi”.

Questa intervista comunque non è farina del sacco di Rangnick, ma da portavoce di Gazidis oltre che sintomo delle ennesime lotte intestine al club. Rangnick si fa pubblicità in cambio delle esternazioni di una certa corrente della società.
 
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