Da quello che scrivi è più che evidente che tu stia cercando di buttarla in caciara non avendo argomenti per controbattere e sconfini nelle offese personali. Dici che non denigri la scelta degli altri, ma non hai fatto altro nei precedenti post. Parli di "fidarsi di chi ha studiato", ma al tempo stesso dovresti sapere visto che ti professi conoscitore di questi aspetti che qui di rigore scientifico c'è poco o nulla, dal momento che un farmaco deve essere sottoposto a test svariati e le stesse aziende nei loro assessment reports esplicitano che mancano completamente sperimentazioni su soggetti immunocompromessi (pertanto i medici con cui hai parlato ti avranno detto che non è sconsigliata, usando una litote per indorare la pillola). Il farmaco è approvato in via condizionata, la parola stessa presuppone che vi siano delle condizioni per inocularlo e una di queste è che vi sia una prescrizione medica. Non si tratta di farsela sotto, ma di ragionare e scegliere in modo consapevole e convinto, tutelando la propria salute e i propri diritti che non devono essere calpestati da nessuno.
Ok, abbi pazienza, ma sinceramente non so dove tu veda le "offese personali", e né tantomeno è mia intenzione buttarla in caciara.
Permettimi di dire che un conto è denigrare, un conto è disapprovare.
Anche perché inoltre, le situazioni sono le più disparate, e non si può mai fare di ogni erba un fascio.
Una cosa è che uno dica che non vuole vaccinarsi perché sennò gli iniettano il grafene in modo tale che poi col 5g lo controllano, una cosa ben diversa è che un altro abbia timore per ragioni di tutt'altra natura, come potrebbe essere nel tuo caso.
Resta il fatto, comunque, che il grave e atavico limite di internet, purtroppo, è quello di generare fraintendimenti ed equivoci proprio perché non si può discutere a quattr'occhi, che sarebbe tutta un altra cosa.
Detto ciò, se tu hai delle problematiche particolari che ti portano ad avere diversi dubbi sul fatto dello sottoporti alla vaccinazione hai tutto il mio appoggio, dal momento che parli di immunocompromissione.
Anche un mio collega, con cui ci conosciamo da quasi vent'anni è in questa condizione, abbiamo parlato spesso di questa cosa.
Lui non si è fidato a vaccinarsi, ed io non mi sono mai permesso di criticare la sua scelta.
Adesso è a casa col covid, per fortuna non sta troppo male.
Sono stra d'accordo col concetto del diritto a tutelare la propria salute, ci mancherebbe altro.
Valutando, se possibile, sempre il rapporto tra rischio e beneficio, come per qualunque farmaco venga assunto.
Spero di aver fatto un minimo di chiarezza.
E ti saluto cordialmente.