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La GDS, anche alla luce dell'ultima positività di Giroud, fa il punto sul protocollo Covid in Serie A:
Il gruppo squadra viene diviso in tre categorie differenti. Da una parte c’è chi si è sottoposto al vaccino, completando le due dosi (ovviamente il discorso vale anche in caso di vaccino monodose), oppure quando sono passati 15 giorni dalla prima somministrazione (nel protocollo si sottolinea l’auspicio che il ciclo sia completato al più presto). Dall’altra ci sono i «guariti», i soggetti che hanno avuto il Covid entro un arco temporale di sei mesi. Infine i «suscettibili», coloro che non appartengono alle prime due categorie. Sono loro che devono sottoporsi a tampone, antigenico—rapido o molecolare, con una frequenza di sette giorni, un obbligo che non c’è per le prime due categorie per le quali l’esame è facoltativo. Restano, invece, in vigore tutte le regole che riguardano i casi di positività con l’accertamento dei contatti stretti, che devono osservare la quarantena ma possono continuare ad allenarsi e a giocare, concordando le modalità con le autorità sanitarie locali.
Il gruppo squadra viene diviso in tre categorie differenti. Da una parte c’è chi si è sottoposto al vaccino, completando le due dosi (ovviamente il discorso vale anche in caso di vaccino monodose), oppure quando sono passati 15 giorni dalla prima somministrazione (nel protocollo si sottolinea l’auspicio che il ciclo sia completato al più presto). Dall’altra ci sono i «guariti», i soggetti che hanno avuto il Covid entro un arco temporale di sei mesi. Infine i «suscettibili», coloro che non appartengono alle prime due categorie. Sono loro che devono sottoporsi a tampone, antigenico—rapido o molecolare, con una frequenza di sette giorni, un obbligo che non c’è per le prime due categorie per le quali l’esame è facoltativo. Restano, invece, in vigore tutte le regole che riguardano i casi di positività con l’accertamento dei contatti stretti, che devono osservare la quarantena ma possono continuare ad allenarsi e a giocare, concordando le modalità con le autorità sanitarie locali.