Post-elezioni: Salvini all'attacco.

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gabri65

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Prevedibilmente, il responso delle urne ha generato le prime reazioni all'interno della politica italiana.

Come riportato da Il Primato Nazionale, Salvini è passato all'attacco, dichiarando guerra a Draghi e Letta sul tema della fiscalità.
"Non voteremo mai la patrimoniale sulla casa. La Lega resta al governo, semmai escano Letta e Conte."
Il Matteo leghista picchia abbastanza forte su IRAP, IRPEF e abbassamento IVA, oltre che sulla tassazione della casa.

Sembra apparentemente abbastanza chiaro che il leader vuole dare segnali al suo elettorato per tentare di recuperare un gradimento che si va sempre più assottigliando. Ma PD e governo non staranno a guardare.

La mossa può essere vista anche come un out-out per aver inizialmente appoggiato il governo anche su scelte non interamente condivise dall'universo padano.

Tutti sembrano negare, ma è probabile che ne esca fuori un'ennesima crisi a meno che la Lega non rimanga compatta dentro al governo. La situazione rimane, vista dall'esterno, estremamente complicata.

Salvini, incontro di un'ora con Draghi: "Tutto bene, c'è stima e lealtà."
 
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morokan

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stà perdendo consensi in tutta Italia, nonostante non sia leghista, nel suo partito ci sono elementi più validi di lui sicuramente, lui ha dimostrato solo chiacchere
 
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Prevedibilmente, il responso delle urne ha generato le prime reazioni all'interno della politica italiana.

Come riportato da Il Primato Nazionale, Salvini è passato all'attacco, dichiarando guerra a Draghi e Letta sul tema della fiscalità.
"Non voteremo mai la patrimoniale sulla casa. La Lega resta al governo, semmai escano Letta e Conte."
Il Matteo leghista picchia abbastanza forte su IRAP, IRPEF e abbassamento IVA, oltre che sulla tassazione della casa.

Sembra apparentemente abbastanza chiaro che il leader vuole dare segnali al suo elettorato per tentare di recuperare un gradimento che si va sempre più assottigliando. Ma PD e governo non staranno a guardare.

La mossa può essere vista anche come un out-out per aver inizialmente appoggiato il governo anche su scelte non interamente condivise dall'universo padano.

Tutti sembrano negare, ma è probabile che ne esca fuori un'ennesima crisi a meno che la Lega non rimanga compatta dentro al governo. La situazione rimane, vista dall'esterno, estremamente complicata.
Un uomo alla frutta.
Mi auguro che al congresso lo facciano fuori e diano il partito in mano a Zaia e Giorgetti, per fare un bel repulisti generale di tutta la feccia salviniana.
Chissà, se se la giocano bene potrei pure pensare di votarli: per adesso sto con FdI, vedremo poi.
 

Toby rosso nero

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Comunque sull'ultima polemica ha ragionissima, sebbene lo dica per convenienza elettorale.
Adesso è di moda prendere per scema oggi cosa che dice (come prima era di moda osannare ogni parola che usciva dalla sua bocca), ma bisogna anche imparare a ragionare con la propria testa.

Bella truffa di Draghi che gioca con le parole.
"Questo governo non aumenta le tasse sulla casa". Sì, questo governo non fa in tempo. ma con questa norma tra cinque anni ci saranno le condizioni, come confermato dal ministro Franco.
Salvini ha detto le stesse identiche cose del Ministro dell'Economia, ma non in politichese.
 
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Un uomo alla frutta.
Mi auguro che al congresso lo facciano fuori e diano il partito in mano a Zaia e Giorgetti, per fare un bel repulisti generale di tutta la feccia salviniana.
Chissà, se se la giocano bene potrei pure pensare di votarli: per adesso sto con FdI, vedremo poi.

Beh,per tornare al 4% quella da te indicata è proprio la strada giusta :asd:
 
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Prevedibilmente, il responso delle urne ha generato le prime reazioni all'interno della politica italiana.

Come riportato da Il Primato Nazionale, Salvini è passato all'attacco, dichiarando guerra a Draghi e Letta sul tema della fiscalità.
"Non voteremo mai la patrimoniale sulla casa. La Lega resta al governo, semmai escano Letta e Conte."
Il Matteo leghista picchia abbastanza forte su IRAP, IRPEF e abbassamento IVA, oltre che sulla tassazione della casa.

Sembra apparentemente abbastanza chiaro che il leader vuole dare segnali al suo elettorato per tentare di recuperare un gradimento che si va sempre più assottigliando. Ma PD e governo non staranno a guardare.

La mossa può essere vista anche come un out-out per aver inizialmente appoggiato il governo anche su scelte non interamente condivise dall'universo padano.

Tutti sembrano negare, ma è probabile che ne esca fuori un'ennesima crisi a meno che la Lega non rimanga compatta dentro al governo. La situazione rimane, vista dall'esterno, estremamente complicata.
Vai a lavorare per davvero, Salvini, i campi.
 

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Un uomo alla frutta.
Mi auguro che al congresso lo facciano fuori e diano il partito in mano a Zaia e Giorgetti, per fare un bel repulisti generale di tutta la feccia salviniana.
Chissà, se se la giocano bene potrei pure pensare di votarli: per adesso sto con FdI, vedremo poi.
Zaia il migliore governatore e uno dei migliori ministri. Giorgetti è quello che si è messo a dire di abbattere Conte perché la bellanova era uscita dal governo e non potevamo fare a meno della sua competenza oltre ad essere un fedelissimo di Formigoni (pur non essendo di Di) e fautore di impunità e Cartabia. Insieme si scannerebbero.
 
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