Pioli: punto debole secondo anno. Il Milan ci scommette.

Registrato
29 Ottobre 2017
Messaggi
8,341
Reaction score
5,947
E' il punto debole della stra grande maggioranza degli allenatori.
Non è questione di Pioli o non Pioli, se sei un allenatore mediocre, azzecchi i periodi in cui tutti ti osannano, ma poi alla lunga il bluff viene fuori. Come Pioli ce ne sono altri mille di allenatori in Italia passati dalle stelle alle stalle nel giro di una stagione.

noi stiamo valutando Pioli solo ed esclusivamente per un luglio (ripeto: luglio, calcio estivo) in cui si è giocato ogni 3 giorni con metà squadre avversarie in vacanza. E stiamo ignorando bellamente la storia calcistica di questo allenatore.
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Se avrà modo di lavorare sereno e con una rosa rinforzata, non ho alcun dubbio che faremo non bene ma benissimo anche nella prossima stagione.

Era sereno anche nelle altre società. Purtroppo è la sua storia che lo dice, al 2 anno fa sempre fatica. Lui stesso lo ha ammesso in conferenza stampa ad inizio anno.
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
E' il punto debole della stra grande maggioranza degli allenatori.
Non è questione di Pioli o non Pioli, se sei un allenatore mediocre, azzecchi i periodi in cui tutti ti osannano, ma poi alla lunga il bluff viene fuori. Come Pioli ce ne sono altri mille di allenatori in Italia passati dalle stelle alle stalle nel giro di una stagione.

noi stiamo valutando Pioli solo ed esclusivamente per un luglio (ripeto: luglio, calcio estivo) in cui si è giocato ogni 3 giorni con metà squadre avversarie in vacanza. E stiamo ignorando bellamente la storia calcistica di questo allenatore.

Purtroppo hai ragione. Speriamo per una volta vada bene
 

Pivellino

Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
2,072
Reaction score
252
Bah.
La storia che si ripete per giudicare la ritengo una fesseria, così come il fatto che possa essere un allenatore da solo l'artefice delle prestazioni di una squadra.
Lui, che ho anche criticato aspramente, ha sempre allenato squadre che storicamente hanno avuto alti e bassi, Fiorentina, Inter e Lazio.
Li è normale fare una volta bene e una male, le squadre vengono spesso rivoltate, ci sono sempre problemi di spogliatoio.
Il mestiere dell'allenatore, come quello di tutti noi nella vita, è frutto anche di notevole casualità e coincidenze, si lavora con materiale umano in ambiente sottoposto a forti pressioni.
Mi piace pensare a quanto sia stata casuale la carriera di tanti allenatori a posteriori osannati o considerati vincenti.
Dal Brian Clought esonerato a Leeds al nostro Ancelotti che ha vinto spesso con notevole fortuna (e perso per altrettanta) sono tanti gli snodi che possono farti salire o scendere definitivamente.
Per Ancelotti esonerato dalla Juventus avrebbe potuto prefigurarsi una carriera mediocre da "non adatto alle grandi piazze", e anche da noi ha avuto tanti momenti che c'è mancato un "capello", oppure al real quando sembrava che avesse mancato la decima a pochi secondi dalla fine.
E il fallimento di Pioli non è detto che sia suo, magari lo è delle società che si illudono di avere una stoffa migliore di quella che realmente hanno, e dunque non investono o investono male. Le falle si riesce a tenerle per brevi periodi ma alla fine la realtà torna sempre a galla.
Condivido il pensiero di quanti sostengono di fare un mercato scollegato da questi ultimi risultati, che servono titolari e non riserve (quelle forse ci sono già). Solo se diamo al tecnico una squadra coerente con le sue idee e i suoi progetti non falliremo.
Ma se non siamo disposti a questo avremmo fallito anche col tedesco.
L'organizzazione deve cominciare a remare da una parte sola.
 
Registrato
26 Febbraio 2018
Messaggi
5,945
Reaction score
2,748
Bah.
La storia che si ripete per giudicare la ritengo una fesseria, così come il fatto che possa essere un allenatore da solo l'artefice delle prestazioni di una squadra.
Lui, che ho anche criticato aspramente, ha sempre allenato squadre che storicamente hanno avuto alti e bassi, Fiorentina, Inter e Lazio.
Li è normale fare una volta bene e una male, le squadre vengono spesso rivoltate, ci sono sempre problemi di spogliatoio.
Il mestiere dell'allenatore, come quello di tutti noi nella vita, è frutto anche di notevole casualità e coincidenze, si lavora con materiale umano in ambiente sottoposto a forti pressioni.
Mi piace pensare a quanto sia stata casuale la carriera di tanti allenatori a posteriori osannati o considerati vincenti.
Dal Brian Clought esonerato a Leeds al nostro Ancelotti che ha vinto spesso con notevole fortuna (e perso per altrettanta) sono tanti gli snodi che possono farti salire o scendere definitivamente.
Per Ancelotti esonerato dalla Juventus avrebbe potuto prefigurarsi una carriera mediocre da "non adatto alle grandi piazze", e anche da noi ha avuto tanti momenti che c'è mancato un "capello", oppure al real quando sembrava che avesse mancato la decima a pochi secondi dalla fine.
E il fallimento di Pioli non è detto che sia suo, magari lo è delle società che si illudono di avere una stoffa migliore di quella che realmente hanno, e dunque non investono o investono male. Le falle si riesce a tenerle per brevi periodi ma alla fine la realtà torna sempre a galla.
Condivido il pensiero di quanti sostengono di fare un mercato scollegato da questi ultimi risultati, che servono titolari e non riserve (quelle forse ci sono già). Solo se diamo al tecnico una squadra coerente con le sue idee e i suoi progetti non falliremo.
Ma se non siamo disposti a questo avremmo fallito anche col tedesco.
L'organizzazione deve cominciare a remare da una parte sola.

Quoto tutto, non c'è niente d'aggiungere.
 

Ruuddil23

Senior Member
Registrato
27 Gennaio 2017
Messaggi
7,790
Reaction score
2,380
Purtroppo hai ragione. Speriamo per una volta vada bene

E' il punto debole della stra grande maggioranza degli allenatori.
Non è questione di Pioli o non Pioli, se sei un allenatore mediocre, azzecchi i periodi in cui tutti ti osannano, ma poi alla lunga il bluff viene fuori. Come Pioli ce ne sono altri mille di allenatori in Italia passati dalle stelle alle stalle nel giro di una stagione.

noi stiamo valutando Pioli solo ed esclusivamente per un luglio (ripeto: luglio, calcio estivo) in cui si è giocato ogni 3 giorni con metà squadre avversarie in vacanza. E stiamo ignorando bellamente la storia calcistica di questo allenatore.

Purtroppo, è la verità, ci stiamo prendendo un grosso rischio. Il punto è che l'alternativa Rangnick era ancora più rischiosa. Ogni anno, chiissà perché, ci piace complicarci la vita...
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Bah.
La storia che si ripete per giudicare la ritengo una fesseria, così come il fatto che possa essere un allenatore da solo l'artefice delle prestazioni di una squadra.
Lui, che ho anche criticato aspramente, ha sempre allenato squadre che storicamente hanno avuto alti e bassi, Fiorentina, Inter e Lazio.
Li è normale fare una volta bene e una male, le squadre vengono spesso rivoltate, ci sono sempre problemi di spogliatoio.
Il mestiere dell'allenatore, come quello di tutti noi nella vita, è frutto anche di notevole casualità e coincidenze, si lavora con materiale umano in ambiente sottoposto a forti pressioni.
Mi piace pensare a quanto sia stata casuale la carriera di tanti allenatori a posteriori osannati o considerati vincenti.
Dal Brian Clought esonerato a Leeds al nostro Ancelotti che ha vinto spesso con notevole fortuna (e perso per altrettanta) sono tanti gli snodi che possono farti salire o scendere definitivamente.
Per Ancelotti esonerato dalla Juventus avrebbe potuto prefigurarsi una carriera mediocre da "non adatto alle grandi piazze", e anche da noi ha avuto tanti momenti che c'è mancato un "capello", oppure al real quando sembrava che avesse mancato la decima a pochi secondi dalla fine.
E il fallimento di Pioli non è detto che sia suo, magari lo è delle società che si illudono di avere una stoffa migliore di quella che realmente hanno, e dunque non investono o investono male. Le falle si riesce a tenerle per brevi periodi ma alla fine la realtà torna sempre a galla.
Condivido il pensiero di quanti sostengono di fare un mercato scollegato da questi ultimi risultati, che servono titolari e non riserve (quelle forse ci sono già). Solo se diamo al tecnico una squadra coerente con le sue idee e i suoi progetti non falliremo.
Ma se non siamo disposti a questo avremmo fallito anche col tedesco.
L'organizzazione deve cominciare a remare da una parte sola.

diciamo che il tuo discorso è pure condivisibile, ma stai trascurando alcune cose fondamentali a mio avviso.
Partiamo da un punto di base, non sono io a dirlo, né tu o altri,ma è stato Pioli stesso ad ammettere questa cosa in una conferenza prepartita. Ha ammesso che le sue squadre fanno molto bene in un primo momento per poi calare drasticamente, e ha confermato questa cosa dando pure una chiave di lettura, ovvero che lui stesso tende col tempo a mollare la presa, a rilassarsi e questo la squadra lo percepisce e ne risente. Ora considerando che la nostra è una rosa fatta per lo più di gente senza attributi e giovanissimi, se non fosse per Ibra e qualche altro, la preoccupazione dovrebbe essere alle stelle, invece vedo tutti sicuri che con Pioli sarà quarto posto in carrozza ( qui non parlo di te nello specifico).
Detto questo, i dubbi su Pioli sono anche di altro tipo:
1)Abbiamo rinnovato Pioli basandoci su un periodo anomalo di giugno-luglio, ce ne rendiamo conto no? perché è verissimo che abbiamo fatto incredibilmente bene, ma è anche vero che lui è lo stesso allenatore di atalanta milan 5 0, derby perso per 4 2, e così via ( non mi va di elencarle una per una), non a caso gazidis aveva chiuso con Rangnick in quel periodo. Ora se si vuole essere onesti intellettualmente, andrebbe giudicato tutto il suo percorso e non solo la fine, soprattutto considerando che è abbastanza anomala, e molto probabilmente Ibra è stato fondamentale per la svolta.
2)rinnovandolo il pericolo maggiore sarà che vorrà tenere tutti i giocatori che lo hanno sostenuto, ovvero praticamente quasi tutti, sia per una questione di rispetto, che probabilmente per il fatto che magari sono convinti che questa rosa sia da primissima fascia.
Errore madornale. Questo periodo anomalo poteva servirci per valorizzare qualche giocatore ed approfittarne per venderli, facendo un mercato finalmente più intelligente e provando a prendere titolari, visto che come giustamente dici, le riserve le abbiamo. Anche questa cosa, sarà un'arma a doppio taglio.
3)Mi sembra palese che Gazidis sia stato "costretto" per una serie di motivi a tenere pioli, questo significa una cosa sola, se non dovessimo fare bene nel primo periodo, o comunque non come adesso, ci sono tutti i presupposti per creare una nuova spaccatura interna, con due linee di pensiero. Verrà messo di nuovo sulla graticola, e chissà che non rispunteranno voci su Rangnick ( siamo sicuri sia sfumato? o forse rimandato?).

In conclusione, io riconosco a pioli questo ottimo periodo, anche se qualche errore l'ha commesso( vedi impostazione tattica contro il napoli) ma ci sta. Quello che non mi piace è che la società si sia basata molto su questo. L'unico senso di continuare con lui è soltanto perché ci sarà pochissimo tempo per preparare la nuova stagione. Altri motivi validi non ne vedo francamente. Era un traghettatore e quello doveva essere. Attenzione, questo discorso lo faccio non perché volessi a tutti i costi Rangngick, non me ne frega nulla, ma perché speravo in un allenatore di maggior sicurezza, non per forza un Allegri, ma anche uno spalletti poteva andare molto bene. Vedremo. Mi auguro di sbagliarmi e che riusciremo ad arrivare quarti, perché se non dovessimo farlo nemmeno l'anno prossimo, possiamo metterci il cuore in pace.
 

Ruuddil23

Senior Member
Registrato
27 Gennaio 2017
Messaggi
7,790
Reaction score
2,380
Bah.
La storia che si ripete per giudicare la ritengo una fesseria, così come il fatto che possa essere un allenatore da solo l'artefice delle prestazioni di una squadra.
Lui, che ho anche criticato aspramente, ha sempre allenato squadre che storicamente hanno avuto alti e bassi, Fiorentina, Inter e Lazio.
Li è normale fare una volta bene e una male, le squadre vengono spesso rivoltate, ci sono sempre problemi di spogliatoio.
Il mestiere dell'allenatore, come quello di tutti noi nella vita, è frutto anche di notevole casualità e coincidenze, si lavora con materiale umano in ambiente sottoposto a forti pressioni.
Mi piace pensare a quanto sia stata casuale la carriera di tanti allenatori a posteriori osannati o considerati vincenti.
Dal Brian Clought esonerato a Leeds al nostro Ancelotti che ha vinto spesso con notevole fortuna (e perso per altrettanta) sono tanti gli snodi che possono farti salire o scendere definitivamente.
Per Ancelotti esonerato dalla Juventus avrebbe potuto prefigurarsi una carriera mediocre da "non adatto alle grandi piazze", e anche da noi ha avuto tanti momenti che c'è mancato un "capello", oppure al real quando sembrava che avesse mancato la decima a pochi secondi dalla fine.
E il fallimento di Pioli non è detto che sia suo, magari lo è delle società che si illudono di avere una stoffa migliore di quella che realmente hanno, e dunque non investono o investono male. Le falle si riesce a tenerle per brevi periodi ma alla fine la realtà torna sempre a galla.
Condivido il pensiero di quanti sostengono di fare un mercato scollegato da questi ultimi risultati, che servono titolari e non riserve (quelle forse ci sono già). Solo se diamo al tecnico una squadra coerente con le sue idee e i suoi progetti non falliremo.
Ma se non siamo disposti a questo avremmo fallito anche col tedesco.
L'organizzazione deve cominciare a remare da una parte sola.

Non si può dire che tu dica cose sbagliate. L'unico problema è quello menzionato dall'utente che ha scritto sopra, cioè il decidere sulla scorta di un mese giocato in condizioni totalmente anomale. Anche se devo dire che io vedevo dei cambiamenti nell'atteggiamento della squadra rispetto all'anno prima già a dicembre, prima dell'arrivo di Ibra. Anche la storia della "crisi del secondo anno" per me c'entra poco in effetti. Pioli, dopo il terzo posto con la Lazio, è uno che è sempre stato lì lì per raggiungere il livello di uno Spalletti ma non c'è mai riuscito. Non è la sicurezza di cui avevamo bisogno ma è ovviamente molto meglio degli ultimi allenatori, basti vedere come ha migliorato il rendimento di certi giocatori rispetto ai due precedenti allenatori. Ora, dato che il merito su questi giocatori è in buona parte suo, anche per aver azzeccato la preparazione e per la serenità che ha dato all'ambiente, sono concorde sul mercato: non dobbiamo farci ingannare dal momento e fare un mercato che risolva i nostri punti deboli atavici. Perché se no questi torneranno a galla al primo calo di condizione.

In parole povere, per me avremmo bisogno da anni della classica sicurezza alla Spalletti, ma se l'alternativa era Rangnick, la conferma di Pioli, che almeno una volta in carriera in Champions è arrivato a differenza degli ultimi nostri allenatori, è sacrosanta.
 

A.C Milan 1899

Bannato
Registrato
7 Aprile 2019
Messaggi
21,708
Reaction score
1,446
E' il punto debole della stra grande maggioranza degli allenatori.
Non è questione di Pioli o non Pioli, se sei un allenatore mediocre, azzecchi i periodi in cui tutti ti osannano, ma poi alla lunga il bluff viene fuori. Come Pioli ce ne sono altri mille di allenatori in Italia passati dalle stelle alle stalle nel giro di una stagione.

noi stiamo valutando Pioli solo ed esclusivamente per un luglio (ripeto: luglio, calcio estivo) in cui si è giocato ogni 3 giorni con metà squadre avversarie in vacanza. E stiamo ignorando bellamente la storia calcistica di questo allenatore.

Il discorso ci sta, ma non concordo sulla metà di squadre avversarie in vacanza. Abbiamo affrontato nella maggioranza dei casi squadre che di obiettivi ne avevano eccome, quindi non sminuirei il tutto in questo modo, anche perché gli anni scorsi quando facevamo gironi di ritorno simili (nei punti, non nel gioco, quest’anno nettamente migliore. E sarei stato curioso di vedere che campionato avremmo fatto con questa rosa fin dall’inizio, senza dover perdere mezza stagione dietro a Suso e Piatek, perché molti dimenticano che questi 60 punti attuali, che verosimilmente saranno 64/66 a fine campionato, li abbiamo fatti avendo giocato un MEZZO campionato senza attacco, letteralmente senza attacco) non c’erano le scuse dello stadio vuoto o del calcio estivo.

Perlomeno mi risulta che il girone di ritorno da 39 punti del 2017/2018 e quello da 37 punti del 2018/2019 siano stati fatti in condizioni normali. E anzi, con rose decisamente inferiori a questa (pensiamo a Chala esterno sinistro, Suso esterno destro, punta Cutrone/Kalinic,Andrè Silva/Pitalek o il cadavere di Piguain, tutti cessi uno peggiore dell’altro, Rodriguez al posto di Theo, sia Kessie che Chala fuori ruolo ed enormemente depotenziati, Musacchio titolare invece di Kjaer... pensiamo a tutte queste cose e sarà difficile non essere d’accordo sul fatto che ora abbiamo una rosa molto superiore). Semplicemente non abbiamo la squadra da salvezza tranquilla che molti pensavano di avere e alla lunga questa cosa è venuta fuori, come normale che sia in un campionato.

Poi che servano alcuni titolari è pacifico, specie la fascia destra, sia terzino che esterno, ma che non serva l’epurazione che a Dicembre sembrava sacrosanta (e anzi, adesso sarebbe dannosa) è altrettanto pacifico.

Faccio inoltre notare che tre anni di fila con gironi d’andata pietosi e gironi di ritorno da Champions facile (perché è la stessa storia negli ultimi tre anni, 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020, è andata così in tutti e tre), oltre a non poter essere un caso, indicano due cose:

1. La squadra le potenzialità le ha, altrimenti non fai questi risultati per tre gironi di ritorno in tre anni di seguito. Puoi fare un anno in cui ti va tutto bene per metà annata, non tre.

2. La squadra parte sempre a rilento perché ha bisogno di continuità. Nel 2017 cambiammo tutta la rosa, la proprietà, la dirigenza e poi anche l’allenatore. Nel 2018 cambiammo nuovamente proprietà e dirigenza. Nel 2019 nuovamente cambio di dirigenza e di allenatore. Quest’anno sarà il primo anno che inizierà nel segno di una continuità che nell’ultimo triennio non c’è mai stata, e questo dovrebbe fare la differenza nel non avere il solito problema di impiegarci mezza annata per ingranare.

Infine, per quanto riguarda Pioli, è vero che al secondo anno ha sempre fallito, il che è preoccupante. Ma è altrettanto vero che non ha mai avuto Ibra né qualcuno di minimamente paragonabile in rosa. Ecco, non rinnovassimo Ibra sarei parecchio preoccupato.
 

Pivellino

Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
2,072
Reaction score
252
diciamo che il tuo discorso è pure condivisibile, ma stai trascurando alcune cose fondamentali a mio avviso.
Partiamo da un punto di base, non sono io a dirlo, né tu o altri,ma è stato Pioli stesso ad ammettere questa cosa in una conferenza prepartita. Ha ammesso che le sue squadre fanno molto bene in un primo momento per poi calare drasticamente, e ha confermato questa cosa dando pure una chiave di lettura, ovvero che lui stesso tende col tempo a mollare la presa, a rilassarsi e questo la squadra lo percepisce e ne risente. Ora considerando che la nostra è una rosa fatta per lo più di gente senza attributi e giovanissimi, se non fosse per Ibra e qualche altro, la preoccupazione dovrebbe essere alle stelle, invece vedo tutti sicuri che con Pioli sarà quarto posto in carrozza ( qui non parlo di te nello specifico).
Detto questo, i dubbi su Pioli sono anche di altro tipo:
1)Abbiamo rinnovato Pioli basandoci su un periodo anomalo di giugno-luglio, ce ne rendiamo conto no? perché è verissimo che abbiamo fatto incredibilmente bene, ma è anche vero che lui è lo stesso allenatore di atalanta milan 5 0, derby perso per 4 2, e così via ( non mi va di elencarle una per una), non a caso gazidis aveva chiuso con Rangnick in quel periodo. Ora se si vuole essere onesti intellettualmente, andrebbe giudicato tutto il suo percorso e non solo la fine, soprattutto considerando che è abbastanza anomala, e molto probabilmente Ibra è stato fondamentale per la svolta.
2)rinnovandolo il pericolo maggiore sarà che vorrà tenere tutti i giocatori che lo hanno sostenuto, ovvero praticamente quasi tutti, sia per una questione di rispetto, che probabilmente per il fatto che magari sono convinti che questa rosa sia da primissima fascia.
Errore madornale. Questo periodo anomalo poteva servirci per valorizzare qualche giocatore ed approfittarne per venderli, facendo un mercato finalmente più intelligente e provando a prendere titolari, visto che come giustamente dici, le riserve le abbiamo. Anche questa cosa, sarà un'arma a doppio taglio.
3)Mi sembra palese che Gazidis sia stato "costretto" per una serie di motivi a tenere pioli, questo significa una cosa sola, se non dovessimo fare bene nel primo periodo, o comunque non come adesso, ci sono tutti i presupposti per creare una nuova spaccatura interna, con due linee di pensiero. Verrà messo di nuovo sulla graticola, e chissà che non rispunteranno voci su Rangnick ( siamo sicuri sia sfumato? o forse rimandato?).

In conclusione, io riconosco a pioli questo ottimo periodo, anche se qualche errore l'ha commesso( vedi impostazione tattica contro il napoli) ma ci sta. Quello che non mi piace è che la società si sia basata molto su questo. L'unico senso di continuare con lui è soltanto perché ci sarà pochissimo tempo per preparare la nuova stagione. Altri motivi validi non ne vedo francamente. Era un traghettatore e quello doveva essere. Attenzione, questo discorso lo faccio non perché volessi a tutti i costi Rangngick, non me ne frega nulla, ma perché speravo in un allenatore di maggior sicurezza, non per forza un Allegri, ma anche uno spalletti poteva andare molto bene. Vedremo. Mi auguro di sbagliarmi e che riusciremo ad arrivare quarti, perché se non dovessimo farlo nemmeno l'anno prossimo, possiamo metterci il cuore in pace.

Sei un po' prolisso per la mia età ma va bene. ^_^

Ti premetto che non sono un fan di Pioli, semplicemente mi baso sul fatto che è il nostro futuro allenatore.
Sulle sue presunte dichiarazioni non so che dirti, mai sentite. Prendo atto.

1) Come non do tutte le colpe all'allenatore nemmeno gli do tutti i meriti. La cosa più difficile fatta da Pioli in questi mesi è stata costruire un senso di squadra, per arrivarci si è partiti da una situazione veramente drammatica in cui ci sono stati alti e bassi, operazioni di mercato, casini interni vari. Succede così in tutti i percorsi organizzativi ma quello che conta sono i risultati complessivi e sotto la sua gestione il trend è stato sicuramente migliorativo. Merito del Covid? Non lo so, ma se fosse andata male e avesse dato la colpa al Covid gli avremmo dato del mentecatto.
2) Il tuo è un processo alle intenzioni e tuttavia non dipende da lui ma dal budget della società: se gli dessero 250mila euro di bdg sul mercato secondo te risponderebbe va bene così? Più logico che le operazioni siano mediate dal FPF che dalla sua riconoscenza.
3) Ci sta, come si diceva prima serve coesione e questa sicuramente manca.

Concludo ribadendo quello che ho scritto, dalla qualità dei giocatori che prenderemo dipenderanno le nostre fortune.
 
Alto