- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 219,523
- Reaction score
- 35,356
Tuttosport: sarà dura, durissima per il Torino sperare ancora di cedere Singo al Milan: l’intransigenza di Pioli è netta, a quanto risulta. I nuovi dirigenti del Milan avevano apparecchiato la tavola insieme a Cairo e Vagnati, diversi giorni fa la doppia operazione sembrava prossima alla fumata bianca. Uno scambio con conguaglio a carico del Milan: di mezzo c’erano l’esterno destro difensivo Singo, 22 anni, e il trequartista brasiliano Messias, 32, anche lui in scadenza nel 2024. Vagnati aveva già trattato a lungo Messias (in uscita dal Crotone) nell’estate del 2021, d’intesa con Juric: salvo poi arrendersi di fronte all’assalto del Diavolo. Ma nella seconda stagione in rossonero il brasiliano non ha più trovato molto spazio. E anche l’età non lo aiuta in questo nuovo Milan dell’algoritmo. E pure la notevole concorrenza in rosa ha ormai spinto Messias lontano dai nuovi progetti rossoneri. Ma nel Torino continua a essere stimato, apprezzato. Inoltre guadagna cifre da... Toro (un milione netto più premi).
Sull’altro fronte, la dirigenza rossonera era intrigata dall’idea di ingaggiare uno stantuffo come Singo, così giovane, di buone potenzialità, nonché equiparabile nelle liste a un italiano in quanto (in base alle norme) “formatosi” nel Torino entro i 21 anni di età. Le due società avevano anche trovato un accordo sostanziale sulle valutazioni economiche: il Milan avrebbe ceduto Messias e versato 8 milioni al Toro in cambio del cartellino di Singo, che, come è noto, non ha alcuna intenzione di rinnovare il contratto in granata oltre la scadenza del ‘24. Davvero la tavola sembrava apparecchiata, insomma. Ma poi Pioli ha ripetuto il suo «no, grazie» ai dirigenti rossoneri: con ferma chiarezza, più volte. Il motivo? Innanzi tutto tattico: i rossoneri giocano a 4 in difesa e (comprensibilmente) il tecnico considera Singo uno stantuffo ideale per il 3-5-2, cioè da quinto esterno. Inoltre a destra il Milan ha già 3 terzini, in questo momento: Calabria, Florenzi e Kalulu. Con determinazione, Pioli ha anche ricordato a suoi dirigenti di aver bisogno di un terzino sinistro quale riserva di Theo Hernandez, più che di un destro. E Singo è portato ad agire con efficacia quasi soltanto a destra. A quel punto, di fronte ai ripetuti «niet» di Pioli, i vertici del Milan han lasciato cadere l’operazione intavolata col Torino. Che, a sua volta, si è immediatamente raffreddato su Messias: per prenderlo, ma a questo punto slegato da Singo, il Torino dovrebbe pagare, adesso.
In questo scenario sempre più complicato per il club granata si è infilato da ieri il Besiktas, manco a dirlo: piombato anche su Messias, mentre sta per chiudere per Rebic con i rossoneri. Ma l’offerta per il brasiliano è stata giudicata troppo bassa. Per oggi, in ogni caso, sono già in programma nuove trattative. E Messias dovrà comunicare se sia disposto o meno a trasferirsi in Turchia, eventualmente. A proposito di turchi: dopo un potenziale interesse iniziale, il Fenerbahce non ha poi mostrato grande entusiasmo per Vojvoda, anche lui in scadenza già nel ‘24 e offerto dal Torino tanto in Italia quanto all’estero. Il succo: il kosovaro costa e non è considerato una priorità dal club turco.
Vagnati vorrebbe cederli prima possibile tutti e due, Singo e Vojvoda, entrambi fuori dal progetto, per incassare ben più di 15 milioni complessivamente, poi da reinvestire su un paio di rinforzi. Due nomi non certo a caso: il trequartista Vlasic e l’esterno difensivo di spinta Mazzocchi, solitamente impiegato a Salerno a destra, ma altrettanto abile anche sulla fascia sinistra. E Juric, che lo voleva già un anno fa, appunto come terzino sinistro lo immagina nel suo Toro: col cosiddetto piede “invertito”. Ma, come svelato già da un paio di giorni, anche il Milan, proprio il Milan ha cominciato a muoversi sull’esterno 28enne: appunto perché Mazzocchi sa giocare efficacemente tanto a destra quanto a sinistra. E così gli incroci tra il Torino e il Diavolo proseguono, seppur su scenari ribaltati rispetto a due settimane fa.
Sull’altro fronte, la dirigenza rossonera era intrigata dall’idea di ingaggiare uno stantuffo come Singo, così giovane, di buone potenzialità, nonché equiparabile nelle liste a un italiano in quanto (in base alle norme) “formatosi” nel Torino entro i 21 anni di età. Le due società avevano anche trovato un accordo sostanziale sulle valutazioni economiche: il Milan avrebbe ceduto Messias e versato 8 milioni al Toro in cambio del cartellino di Singo, che, come è noto, non ha alcuna intenzione di rinnovare il contratto in granata oltre la scadenza del ‘24. Davvero la tavola sembrava apparecchiata, insomma. Ma poi Pioli ha ripetuto il suo «no, grazie» ai dirigenti rossoneri: con ferma chiarezza, più volte. Il motivo? Innanzi tutto tattico: i rossoneri giocano a 4 in difesa e (comprensibilmente) il tecnico considera Singo uno stantuffo ideale per il 3-5-2, cioè da quinto esterno. Inoltre a destra il Milan ha già 3 terzini, in questo momento: Calabria, Florenzi e Kalulu. Con determinazione, Pioli ha anche ricordato a suoi dirigenti di aver bisogno di un terzino sinistro quale riserva di Theo Hernandez, più che di un destro. E Singo è portato ad agire con efficacia quasi soltanto a destra. A quel punto, di fronte ai ripetuti «niet» di Pioli, i vertici del Milan han lasciato cadere l’operazione intavolata col Torino. Che, a sua volta, si è immediatamente raffreddato su Messias: per prenderlo, ma a questo punto slegato da Singo, il Torino dovrebbe pagare, adesso.
In questo scenario sempre più complicato per il club granata si è infilato da ieri il Besiktas, manco a dirlo: piombato anche su Messias, mentre sta per chiudere per Rebic con i rossoneri. Ma l’offerta per il brasiliano è stata giudicata troppo bassa. Per oggi, in ogni caso, sono già in programma nuove trattative. E Messias dovrà comunicare se sia disposto o meno a trasferirsi in Turchia, eventualmente. A proposito di turchi: dopo un potenziale interesse iniziale, il Fenerbahce non ha poi mostrato grande entusiasmo per Vojvoda, anche lui in scadenza già nel ‘24 e offerto dal Torino tanto in Italia quanto all’estero. Il succo: il kosovaro costa e non è considerato una priorità dal club turco.
Vagnati vorrebbe cederli prima possibile tutti e due, Singo e Vojvoda, entrambi fuori dal progetto, per incassare ben più di 15 milioni complessivamente, poi da reinvestire su un paio di rinforzi. Due nomi non certo a caso: il trequartista Vlasic e l’esterno difensivo di spinta Mazzocchi, solitamente impiegato a Salerno a destra, ma altrettanto abile anche sulla fascia sinistra. E Juric, che lo voleva già un anno fa, appunto come terzino sinistro lo immagina nel suo Toro: col cosiddetto piede “invertito”. Ma, come svelato già da un paio di giorni, anche il Milan, proprio il Milan ha cominciato a muoversi sull’esterno 28enne: appunto perché Mazzocchi sa giocare efficacemente tanto a destra quanto a sinistra. E così gli incroci tra il Torino e il Diavolo proseguono, seppur su scenari ribaltati rispetto a due settimane fa.